Forty nine.

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Erano le nove del mattino, quella notte Benjamin non aveva chiuso occhio, aveva preferito passare il suo tempo a guardare il biondino che gli aveva rubato il cuore dormire beatamente stretto a lui.

Dopo la chiamata del poliziotto si era sentito subito più leggero, più sollevato, finalmente Caleb non era più un loro problema, ora l'unica cosa da fare era far superare a Federico quel brutto momento, doveva dimenticare ciò che era accaduto, non vedeva l'ora di dargli la bella notizia.

-"Mh..." Mugulò Federico mentre ancora dormiva.

Benjamin si girò a guardarlo, aveva ancora gli occhi ben chiusi, la bocca socchiusa, i capelli che gli ricadevano sulla fronte e continuava a stringerlo.

-"No.." Federico stava iniziando ad agitarsi nel letto e l'espressione rilassata che aveva fino a poco prima era del tutto sparita. "Fermati, fermati ti prego.."

Non ci volle un genio per capire cosa il biondo stesse sognando.

-"Piccolo.." Sussurrò Benjamin e lo strinse per provare a calmarlo.

-"Caleb basta.. ti prego.." Il più piccolo continuava ad agitarsi e Benjamin avrebbe voluto tanto avere il potere di entrare nel suo sogno per poterlo salvare ancora una volta.

Dopo dei minuti che a Benjamin parvero infiniti, in cui continuò a provare a calmarlo e a svegliarlo, Federico finalmente aprì gli occhi e si mise a sedere di scatto nel letto affannando, ancora agitato dal brutto sogno.

-"Piccolo mio.."

Benjamin si mise a sedere accanto a lui e lo attirò in un abbraccio, poteva sentire perfettamente il cuore del più piccolo battere all'impazzata.

Le lacrime iniziarono lentamente a scendere sul volto di Federico e dopo poco il suo corpo venne scosso da vari singhiozzi che non riuscì a trattenere.

-"È stato orribile Ben.." Singhiozzò il biondo. "Le sue mani sul mio corpo, i suoi baci.. ero un semplice oggetto per lui, poteva farmi tutto quello che voleva senza che io potessi liberarmi.."

-"È tutto finito piccolo mio, ci sono io ora con te e non permetterò che ti accada più nulla." Lo rassicurò Benjamin prima di dargli un bacio sui capelli.

Federico tirò su con il naso e cercò di tranquillizzarsi.

"La telefonata! Mi sono dimenticato di dirglielo." Si ricordò il moro.

-"Fede devo dirti una cosa."

Il più piccolo annuì incerto, era pronto al peggio ma non era sicuro di volerlo sentire.

-"Stamattina mi ha chiamato il poliziotto." Iniziò Benjamin e a sentire quelle parole gli occhi di Federico si riempirono nuovamente di lacrime.

-"No.. non dirmelo.. non l'hanno preso e il mio incubo continuerà all'infinito, no.." Il biondo era in piena crisi, si era portato le mani orecchie per non sentire la brutta notizia, continuava a singhiozzare e il suo volto era costantemente rigato dalle lacrime.

A Benjamin si strinse il cuore a vederlo in quella condizione, se non l'avesse lasciato andare via non sarebbe successo nulla ma ormai le cose erano andate così e dovevano andare avanti.

-"Ehi, nono, non è come pensi, ascoltami." Il moro gli scoprì le orecchie per far in modo che lo sentisse e Federico alzò la testa per guardarlo. "Mi ha chiamato per dirmi che l'hanno preso, è tutto finito Federico." Continuò.

Il più piccolo rimase in silenzio, immobile.

-"Federico?" Lo chiamò il ragazzo.

Senza dire parola il biondo gli saltò addosso e sorrise, era felice.

-"Ehi." Rise il più grande e lo strinse.

-"Quindi non ci darà più problemi?"

-"Nemmeno uno amore mio." Benjamin gli diede un bacio a stampo che lo fece sorridere.

-"Posso farti una domanda?" Chiese Federico.

-"Dimmi."

-"Come facevi a sapere che avevo bisogno di te? Perchè sei venuto a casa mia?"

-"Poco dopo che tu sei andato via è venuto Josh, doveva parlarmi, mi ha detto che sapeva delle cose su Caleb, che poco tempo fa avevano parlato e Caleb aveva giurato che era disposto anche a farmi del male pur di averti, che tu eri cosa sua." Spiegò Benjamin.

A sentirsi chiamare in quel modo Federico abbassò la testa, perchè non si era reso conto prima di quanto pazzo fosse il suo amico?

-"E poi mi ha detto anche che nei giorni che ha passato in America, non era con la sua famiglia ma era a cercare informazioni su Caleb." Continuò.

-"E cos'ha scoperto?"

-"Negli anni che è stato lontano dall'Australia ha passato il suo tempo in una clinica psichiatrica in America, è uscito due anni fa." Spiegò il moro.

-"Perchè era lì?"

-"Non ricordi Federico?"

-"Cosa dovrei ricordare?" Chiese confuso il biondo.

-"Non ricordi cosa ti faceva alle elementari e perchè è stato espulso da scuola?"

Quelle parole furono come un fulmine a ciel sereno per Federico, in men che non si dica migliaia di immagini di lui steso a terra nel giardino della scuola mentre Caleb era sopra di lui e continuava a ripetergli che sarebbe stato divertente prima di baciarlo e fare cose che un bambino di otto anni non dovrebbe subire e una volta finito gli ripeteva in continuazione di non dirlo a nessuno, che era una cosa loro, che gli altri non avrebbero capito e lui come uno stupido obbediva.

-"Piccolo?" La voce di Benjamin lo svegliò dai suoi ricordi.

-"Ero solo un bambino.." Singhiozzò Federico.

-"Shh, ti prego amore basta piangere, lui non ti farà più del male, ci sarò io a proteggerti." Benjamin lo abbracciò per l'ennesima volta in quella mattinata, lo vedeva così piccolo e fragile ai suoi occhi.


-"Che ore sono?" Chiese Federico tirando su con il naso, si era finalmente calmato.

-"Le dieci." Rispose Benjamin guardando l'ora.

-"Ma è tardi!" Disse agitato il biondo. "Dovresti essere già a lavoro da un pezzo!" Aggiunse.

-"Ehi calmo." Sorrise il moro. "Oggi passerò tutta la giornata con te."

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Salveeee,
allora vi chiedo scusa per la schifezza di questo capitolo, ma capitemi, l'ho scritto mezz'ora dopo essermi svegliata e in macchina, non ho nemmeno avuto tempo per riscriverlo ma vi giuro che mi farò perdonare❣
Voglio anche ringraziarvi per le diciottomila visualizzazioni, siete fantastici💕
Ho notato che non vi ho ancora mai detto come mi chiamo, faccio schifo ahahah, comunque per qualche assurdo motivo mi chiamo Michela ma chiamatemi pure Michi, per chi volesse parlare con me o qualsiasi altra cosa mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt e nulla, vi ho detto tutto ciò che dovevo.
Baci❤️

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora