Fifty one.

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Era passata poco più di una settimana dall'arresto di Caleb, le cose in città sembravano essere tornate alla normalità, c'era il vecchio seduto sulla panchina a leggere il suo giornale nell'attesa di un chissà quale miracolo che gli avrebbe cambiato la vita, c'erano i ragazzini che avevano saltato scuola per divertirsi in piazza con gli amici, gli adulti troppo di fretta per notare ciò che succedeva sotto il loro stesso naso, i bambini che correvano felici verso il gelataio più vicino accompagnati dai loro nonni che li guardavano sorridendo consapevoli che quel momento non sarebbe durato in eterno, c'era il bar all'angolo del ragazzo con il sorriso più bello che la gente di quella città avesse mai visti, con gli occhi tanto limpidi da far impallidire il cielo, del ragazzo che nonostante tutto continuava a sorridere e continuava la sua vita normalmente e poi per ultimo, ma non meno importante, c'era il solito negozio di musica tanto amato dai compaesani di tutte le età che ignoravano che dietro i sorrisi dei ragazzi che lavoravano lì ci fosse  tristezza, sorpresa, rabbia per quello che era successo al ragazzo del capo che nessuno aveva potuto evitare.

-"Mi scusi." Una cliente sulla settantina si avvicinò zoppicando a Benjamin e richiamò la sua attenzione.
-"Mi dica signora." Rispose cortese il ragazzo sorridendo alla signora davanti a lui.
-"Sto cercando questi CD, li avete?" La donna passò al moro un foglietto con dei nomi di alcuni CD forse troppo difficili per lei da pronunciare.
-"Si, certo."
-"Oh, grazie al cielo, li ho cercati ovunque, i miei nipoti impazziscono per quei cantanti." Disse la vecchietta.
Benjamin sorrise, quella signora gli ricordava tanto la sua nonna che non vedeva da tanti anni e che non avrebbe mai più rivisto perché una brutta malattia gliel'aveva strappata via troppo presto.
-"Mi segua." Disse il ragazzo iniziando a camminare nella direzione in cui si trovavano quei dischi.
La vecchietta lo seguì lentamente zoppicando, faceva fatica a camminare data l'età, Benjamin notandolo si fermò e l'andò ad aiutare.
-"Grazie mille giovanotto." Sorrise.

Mentre Benjamin aiutava i vari clienti presenti nel negozio sentì le campanelle poste sopra l'entrata suonare.
-"BENJAMINN!!" Urlò il ragazzo appena entrato, nonostante Benjamin si trovasse dall'altro lato del negozio non perse tempo nel riconoscere la voce, quella voce, Federico era appena entrato nel negozio.
-"Ehi, Federico." Lo salutò Josh.
-"Ehi Josh, come va?" Sorrise Federico, non aveva ancora avuto l'occasione di ringraziarlo.
-"Bene, grazie, tu piuttosto come stai?" Improvvisamente il tono di Josh cambiò, era diventato molto più serio.
-"Sto bene." Sorrise il biondo come per convincerlo di stare davvero bene. "Voglio solo dimenticare." Aggiunse questa volta molto più sincero di prima.
-"E noi tutti saremo qui ad aiutarti." Sorrise il ragazzo dagli occhi verdi.
-"Josh." Lo chiamò il più piccolo.
-"Si?"
-"Volevo ringraziarti."
-"Ringraziarmi per cosa?" Chiese confuso il ragazzo.
-"Per quello che hai fatto, se tu non fossi andato a parlare con Benjamin lui non sarebbe mai venuto a casa mia e Caleb.." Il più piccolo rabbrividì a solo pronunciare quel nome, i ricordi di quella sera erano ancora vivi dentro di lui, sentiva costantemente le mani di quel viscido vagare sul suo corpo ma preferiva ignorare quel ricordo e andare avanti con la sua vita.
Josh notando il suo disagio nel ricordare decise di prendere lui la parola.
-"Ho fatto solo ciò che dovevo fare."
-"Piccolo!" Benjamin arrivò e interruppe la loro conversazione.
-"Amore mio." Federico gli andò in contro e lo baciò.
Ormai la gente del posto sapeva della relazione tra il proprietario del negozio di musica e il proprietario del bar quindi non attirarono l'attenzione dei clienti presenti nel negozio.

-"Che ci fai qui? Pensavo che oggi non saresti passato." Chiese Benjamin.
-"Al bar c'era poca gente, non avevo nulla da fare e allora sono passato." Sorrise il biondo. "Ti dispiace?" Aggiunse.
-"Cosa? No, certo che no."
Mentre i due continuavano a parlare sentirono delle chiacchiere poco gradite provenienti dall'esterno del negozio, alcune signore di mezza età si trovavano esattamente fuori la porta del negozio e parlavano di Caleb.
-"Però è da qualche giorno che al negozio non vedo quel ragazzo dai capelli rossi, come si chiama.." Disse una signora dal rossetto un pò troppo forte. "Caleb!" Aggiunse dopo alcuni instanti.
-"Nemmeno io l'ho visto, ora che ci penso, nemmeno in giro per la città l'ho visto." Rispose un'altra signora.
-"Voi non sapete?" Chiese la terza e ultima signora che fremeva al sol pensiero di rivelare ciò che sapeva.
-"Cosa?" Risposero in coro le due signore.
-"Voi non immaginate cosa è successo con quel povero ragazzo."
-"Dai Diletta, spiegaci." Disse la signora dal rossetto troppo forte.
La signora di nome Diletta si guardò intorno prima di iniziare a parlare.
-"Allora ho saputo che Caleb era un compagno di classe del fidanzato del proprietario."
-"Il proprietario del bar all'angolo?" La interruppe una.
-"Si, lui, comunque vi stavo dicendo, Caleb andava a scuola con Federico, penso si chiami così, poi si è trasferito e non si sono più sentiti fin quando lui non è tornato in Australia, una volta tornato qui ha scoperto che Federico è il ragazzo del suo capo, o meglio ex capo." Ci tenne a precisare la pettegola.
-"L'ha licenziato?!" Chiese sconvolta una delle due signore.
-"Si ma voi non potete mai immaginare il perché."
-"Su, parla."
-"Quando è tornato ha ripreso a frequentare Federico e una sera Benjamin ha trovato Caleb a letto con Federico proprio nel magazzino del suo negozio!"
Quella signora non sapeva cosa stava dicendo.
-"Oddio!" Esclamò sconcertata la signora dal rossetto troppo sgargiante.
-"Non ci posso credere.."
-"Infatti fa bene a non crederci." Disse Benjamin.
Nonostante Federico l'avesse pregato di lasciar stare, di non intromettersi e di lasciarle dire quello che volevano lui non potè resistere, non poteva permettere che la gente pensasse quelle cose di Federico.
-"Ragazzo ti serve qualcosa?" Chiese scorbutica la signora che fino a poco prima stava raccontando i fatti.
-"Ciò che lei ha detto non è assolutamente vero, Federico non è mai andato a letto con Caleb." Ci tenne a precisare il moro.
-"Cosa c'è giovanotto, ti dà fastidio che si parli delle tue corna?" Chiese la signora.
-"No signora, mi dà fastidio che voi vi inventiate storie sul mio ragazzo, voi non sapete cos'è successo eppure vi permettete di parlare."
-"Allora dicci tu cos'è successo."
-"Vi piacerebbe ma no, non ci tengo a rivelarvi la mia vita privata vi basti sapere che io non ho licenziato Caleb e che se non lo vedete è perché è stato arrestato." Con questa ultima affermazione Benjamin lasciò le donne e raggiunse all'interno il suo ragazzo che aveva assistito e ascoltato tutta la scena senza mai intromettersi.
-"Non dovevi Ben.." Sussurrò Federico.
-"Ti ho detto che ti avrei difeso sempre ed è proprio quello che farò."

-"Piccolo ti va di andare al cinema stasera?" Propose Benjamin mentre osservava il ragazzo davanti a lui che stava curiosando tra i nuovi arrivi.
-"Si, certo." Accettò lieto lui.

-"Sembra interessante questo film." Commentò Federico mentre osservava la locandina posta all'esterno del cinema.
-"Allora vediamo questo."
Benjamin si diresse verso la tabaccheria, seguito da Federico, e comprò due biglietti per il film che aveva scelta il biondo.
-"Ti vanno dei popcorn?" Chiese il moro.
Gli occhi del più piccolo si illuminarono, sembrava non aspettasse altro.
-"Assolutamente si! Il più grande che c'è!"
Benjamin rise e fece come il biondo voleva, prese la confezione più grande di popcorn che c'era e due coca-cola.

Il film sarebbe iniziato a minuti, i due giovani, dopo aver preso tutto il necessario, andarono a prendere posto nella sala, scelsero dei posti abbastanza in alto e abbastanza appartati, non che ci fosse chissà quanta gente, oltre loro c'erano all'incirca altre dieci persone tra cui tre coppie.
-"Fede mastica meno rumorosamente." Lo rimproverò Benjamin.
-"Scusa e che sono così buoni." Si giustificò Federico mentre prendeva un'altra manciata di popcorn. "Assaggia." Contrariamente a ciò che pensava il moro, Federico, non mangiò lui i popcorn appena presi ma bensì li diede a lui.
Benjamin masticò i popcorn mentre Federico lo guardava sorridendo.
-"Hai ragione, sono buoni." Sorrise il più grande.
Il biondo ricambiò il sorriso.

-"Dai Fede.." Ansimò leggermente Benjamin mentre Federico continuava a torturargli il collo.
Il film era iniziato da poco più di quindici minuti ma nessuno dei due gli stava prestando attenzione, erano troppo concentrati sull'altro.
-"Sei così buono." Disse Federico tra un bacio e l'altro.
Benjamin chiuse gli occhi per godersi meglio quella sensazione e si morse il labbro per evitare di emettere strani versi.
Le labbra del biondo continuavano a vagare sul suo collo senza mai fermarsi, era sicuro di avere più di una macchia violacea.
-"Guardami." Ordinò il più piccolo.
Benjamin aprì gli occhi e si girò verso di lui, prima ancora che potesse dire qualsiasi cosa Federico si avventò sulle sue labbra baciandone ogni singola parte, non trascurò nemmeno la più piccola parte di quelle magnifiche labbra che era diventate la sua droga.
Le mani di Benjamin finirono tra i suoi capelli, più il tempo passava più il bacio diventata passionale, avevano bisogno l'uno dell'altro.
Pian piano le mani di Benjamin scesero fino ad arrivare ai fianchi del biondo, senza mai smettere di baciarlo, lo prese di peso e lo fece mettere a cavalcioni su di lui.
Il più piccolo gli morse il labbro inferiore facendolo ansimare.

Dopo qualche minuto fu Benjamin a staccarsi con il fiatone, il biondo continuava a guardare le sua labbra sognando di farle ancora una volta sue e baciarle fino allo sfinimento, non ne aveva mai abbastanza.
-"Sei fantastico." Gli sussurrò Benjamin mentre  gli accarezzava dolcemente la guancia.
-"Mai quanto te." Rispose Federico prima di prendere nuovamente il viso di Benji e regalargli ancora una volta emozioni che non aveva mai provato prima.

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Ehi belli💕
Penso che ormai già vi immaginate cosa sto per dirvi ma vabbè, vi ringrazio per le ventimila visualizzazioni, lo sapete benissimo ormai, vi amo.
Le cose tra i due piccoli finalmente stanno andando per il verso giusto.
Allora, ho calcolato più o meno quanti capitoli restano e sono all'incirca altri 14 più l'epilogo, quindi questa storia finirà verso il 20 maggio.
Spero che il capitolo vi piaccia,
un bacio Michi❣

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora