Fifty five.

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Erano passati tre giorni dal trasferimento di Federico a casa di Benjamin, le cose sembravano andare per il meglio tra i due, nonostante fossero solo agli inizi della loro convivenza si erano già adattati alle abitudini dell'altro.
Ai due piaceva svegliarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte e vedere l'altro stretto a lui, a loro piaceva avere un posto che fosse tutto loro, il loro nido d'amore, potersi salutare dicendo 'Ci vediamo a casa.', avere un luogo dove nessuno poteva proibirgli di essere tutto ciò che volevano, un luogo dove ritrovarsi alla fine di una lunga giornata e nonostante i problemi ritornare ad essere felici e abbracciarsi senza lasciarsi mai.

-"Ben?" Lo chiamò Federico che era intento a sgranocchiare delle patatine.
-"Dimmi piccolo." Rispose Benjamin che gli dava le spalle perché stava cucinando.
-"Ti va di fare qualcosa oggi pomeriggio?"
-"Certo." Acconsentì lui. "Cosa?" Continuò.
-"Non lo so, quello che vuoi."
-"La città è in piena festa, troveremo sicuramente qualcosa da fare."
Benjamin finalmente si girò a guardare il suo ragazzo che continuava a mangiare le patatine davanti a lui.
-"Federico basta mangiare le patatine." Lo rimproverò.
-"Cosa? Perché?" Chiese il biondo ancora con la bocca piena.
-"Altrimenti ti rovini l'appetito ed è quasi pronto."
-"Uff.." Sbuffò Federico. "Sono così buone.." Guardò dispiaciuto le patatine davanti a lui che era stato costretto a lasciare.
-"Dai piccolo, le mangerai dopo pranzo."
A Benjamin dispiaceva rimproverarlo.
-"E va bene." Sospirò Federico prima di alzarsi e raggiungere il suo ragazzo accanto alla cucina.
-"Cosa cucini di buono?" Chiese il biondo poggiando la testa sulla spalla del più grande per riuscire a vedere meglio cosa stava cucinando.
-"Pollo." Rispose mentre versava del vino.
-"Con le patate?" Chiese sorridendo il più piccolo.
-"Si piccolo." Sorrise Benjamin. "Proprio come piace a te."
Nel tempo che avevano passato insieme, anche se non era molto, avevano imparato a conoscersi, a comprendersi e rispettarsi, entrambi conoscevano a memoria i gusti dell'altro, riuscivano quasi a capire cosa l'altro stesse pensando, tra di loro raramente servivano parole, lasciavano che fossero i loro occhi, il loro cuore, il loro amore, a parlare al posto loro.

-"Hai deciso dove andare?" Chiese Federico mentre indossava la giacca.
-"Si." Rispose Benjamin dall'altro lato della stanza.
-"Dove?"
-"È una sorpresa." Rispose il moro raggiungendo il suo ragazzo vicino alla porta.
-"Una sorpresa?" Ripeté il biondo.
-"Esatto." Sorrise il ragazzo.
-"Ma a me non piacciono le sorprese." Mentii Federico.
-"Si certo Federico, ci crediamo tutti." Lo prese in giro Benjamin.
-"Dai, dimmelo." Il biondo sfoderò la faccia più dolce che aveva per provare a convincerlo.
-"Ti fidi di me?" Gli chiese il moro.
-"Come non mi sono mai fidato di nessuno."
-"Allora seguimi e non fare domande."
Benjamin uscì di casa e si diresse verso la macchina seguito da Federico che ormai aveva capito che non gli avrebbe detto nulla

Dopo circa quindici minuti di macchina in cui, nonostante tutto, Federico aveva provato ad ottenere informazioni da Benjamin riguardo la loro destinazione erano finalmente arrivati.
-"Dove siamo?" Chiese Federico mentre continuava a guardare fuori dal finestrino alla ricerca di qualche particolare familiare.
-"Scendi e vedrai." Benjamin parcheggiò la macchina e scese.
-"Ma non c'è nulla qui?" Chiese il biondo una volta sceso dalla macchina e costatando che intorno a loro non c'era assolutamente nulla.
-"Seguimi." Ordinò il più grande mentre imboccava una stradina poco distante da loro che Federico prima non aveva notato.
Il più piccolo lo seguì in silenzio curioso di scoprire dov'erano diretti, nel passare per quella stradina tanto buia e tanto malandata migliaia di orribili scene, viste e riviste in telefilm e film, si fecero spazio nella sua mente e velocemente raggiunse Benjamin, che era di poco più avanti da lui, e si strinse a lui.
-"Va tutto bene?" Chiese il più grande notando lo sguardo preoccupato che Federico stava rivolgendo alla zona intorno a loro.
-"Non mi piace questo posto." Ammise il biondo. "Perché mi hai portato qui?"
-"Purtroppo questa è l'unica strada che si può percorrere per arrivare dove stiamo andando."
-"E dov'è che stiamo andando?" Chiese il biondo sperando di riuscire a scoprire qualcosa.
-"Tra poco lo scoprirai."
Poco più di un minuto dopo i due si ritrovarono davanti ad un enorme cancello e aldilà di esso c'era uno splendido parco che benché si notasse il suo non uso era molto curato, Federico riusciva a intravedere moltitudini di fiori colorati che davano molta allegria al posto abbandonato.
-"Vieni." Gli disse Benjamin mentre lo aiutava a scavalcare.
Una volta che Federico riuscì ad arrivare all'altro lato del cancello anche Benjamin fece la stessa cosa.
-"Ti piace?" Gli chiese il moro.
-"Si, molto ma non capisco perché mi hai portato qui."
-"Questo posto è molto importante per me."
-"Perché?"
-"Vieni Federico, ora ti racconto qualcosa del mio passato." Benjamin gli prese la mano e lo portò ai piedi di un grande albero.
Federico prese posto accanto a Benjamin mentre continuava a guardare quel posto.
-"Non ti ho mai parlato molto della mia vita in Italia." Prese la parola il più grande.
-"Beh sì ma se non vuoi fa nulla." Fece spallucce Federico.
-"Fino a questo momento non ho mai voluto parlare della mia vita in Italia quasi per paura, avevo paura che i ricordi mi avrebbero tormentato e avrei sentito troppo la mancanza della mia vecchia vita ma adesso che qui ho qualcosa, anzi qualcuno." Si prese una breve pausa per guardare negli occhi per Federico, quasi per fargli capire che parlava di lui. "Ora che ho qualcuno di tanto importante qui non mi fa più paura la mancanza di quel che era, che prima poteva spingermi a tornare, perché ho qualcosa di molto più importante qui che non mi permetterà di andare via."
Federico si morse il labbro per reprimere un sorriso, Benjamin non immaginava quanto le sue parole lo rendessero felice e quanto lo facessero sentire importante.
-"Quindi ora ti racconterò un po' della mia vecchia vita in Italia."
-"Sono pronto ad ascoltarti." Sorrise il più piccolo.
-"Sono nato a Modena, come già sai, mia madre è australiana mentre mio padre è italiano, si sono conosciuti ad una festa, erano gli unici due a non ballare." Rise Benjamin.
-"Che bello." Rise Federico.
-"Ho un fratello Alex ma questo già lo sai e lo hai anche conosciuto, lui si è trasferito qui due anni prima di me."
-"Come mai si è trasferito?"
-"Per la scuola, ha finito le superiori qui e ora studia all'università."
-"Anche tu per la scuola?"
-"Tutti pensando di sì ma in realtà a me non fregava minimamente di dove avrei finito le scuole, o in Italia, o in Australia o anche in Alaska a me non importava, io volevo solo essere libero." Spiegò il moro.
-"Libero?" Ripeté Federico.
-"Si, mi sentivo soffocare tra quelle quattro mura, mentre tutti i ragazzi della mia età si divertivano con quel poco che avevano io no, io vedevo i miei anni migliori passare davanti ai miei occhi senza approfittarne, non mi bastava quello che la mia città poteva offrirmi, volevo di più, molto di più, così ho parlato con i miei genitori, ho preparato la valigia e a 17 anni sono partito per questa grande avventura che ora è diventata la mia vita."
-"Ti dispiace aver abbandonato i tuoi genitori?"
Il biondo fece appoggiare la testa al più grande sulle sue gambe e iniziò a giocare con i suoi capelli.
-"Io non li ho abbandonati, sono sempre nel mio cuore e io nel loro, vado a trovarli regolarmente, ci sentiamo continuamente, l'unica cosa è che ci sono molti chilometri di distanza tra noi ma solo fisicamente."
Una domanda ronzava nella testa di Federico e non aveva intenzione di andare via, la curiosità lo stava mangiando ma si vergognava a parlarne con Benjamin.
-"Fede va tutto bene?" Chiese il moro notando lo sguardo assente del suo ragazzo.
-"Si e solo che.."
-"Che vuoi sapere se avevo una fidanzata lì?" Disse Benjamin come se l'avesse letto nella mente.
Federico abbassò la testa e annuì.
-"Si, avevo una ragazza e ci stavo anche bene insieme." Queste parole colpirono il più piccolo molto più di quanto dava a vedere. "Come si sta bene con una sorella."
-"Cosa?"
-"Tra noi non c'è mai stato nulla più di qualche bacio, sembravamo più fratello e sorella che fidanzati."
-"L'amavi?"
-"Cosa? No, certo che no." Negò prontamente Benjamin.
-"E allora perché ci stavi insieme?"
-"Era la mia migliore amica, tutti ci dicevano che stavamo bene insieme e quindi abbiamo deciso di provare ma non è andata bene." Spiegò il moro.
-"Capito." Rispose il biondo mentre si guardava intorno. "Però non ho capito perché mi hai portato qui."
-"Perché questo posto mi ricorda molto il parco in cui passavo il tempo da piccolo, anche lì c'erano così tanti fiori colorati che davano allegria al posto." Sorrise Benjamin. "E ti ho portato qui perché volevo condividere questo posto con te." Aggiunse.
Federico gli prese il viso tra le mani e lo baciò.
In quel prato così colorato ma così vuoto loro erano quel che mancavano, più raggianti del solo, più innamorati che mai.
-"Vuoi tornare in Italia?" Chiese Federico anche se aveva paura di sapere la risposta, se gli avesse detto di si, lui cosa avrebbe fatto?
-"Si, perchè no, mi piacerebbe tornare in Italia." Rispose Benjamin.
-"Oh." Si limitò a dire il biondo che si stava mordendo il labbro per cercare di trattenere le lacrime, odiava il solo pensiero di doversi separare dall'unica persona che aveva mai amato in vita sua.
-"Ma solo con te al mio fianco."
-"Co-cosa?" Balbettò il più piccolo che non si aspettava quelle parole.
-"Si Federico, solo con te tornerei in Italia, in realtà con te andrei ovunque.
Non ti lascio, non posso e non voglio farlo."

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Ehi💕
Come avete potuto leggere questo è un capitolo di ricordi, Benjamin parla al suo Federico della sua vecchia vita.
Sto scrivendo gli ultimi capitoli della storia ormai sta per finire, si ve lo sto dicendo da un mese quasi ma stavolta ci siamo davvero, meno di dieci giorni alla fine.
E per ultimo ma non meno importante voglio ringraziarvi per le ventiquattro mila visualizzazioni, ve lo ripeto sempre e lo farò anche questa volta, vi amo❣

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora