Fifty eight.

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Le giornate in città erano un continuo susseguirsi di azioni fatte e ripetute all'infinito, sveglia presto, lavoro sognando la domenica per poi tornare a casa e aspettare il nuovo giorno.
Il sabato era finalmente arrivato, una nuova estenuante settimana di lavoro stava per finire, al negozio di Benjamin c'era sempre più lavoro da fare, ogni giorno diventata sempre più pesante gestire il tutto e affrontare la giornata di lavoro era sempre più stressante, la sua unica forza, l'unica motivazione che aveva per affrontarla era il sorriso di Federico, sapere che come ricompensa per il suo duro lavoro avrebbe avuto il meraviglioso sorriso del suo ragazzo che faceva invidia anche alle stelle gli dava forza, per tutto il giorno non faceva altro che aspettare con impazienza il momento in cui sarebbe tornato a casa e avrebbe trovato il suo ragazzo intento a preparargli qualcuno dei suoi piatti preferiti e a stringerlo quando ne aveva bisogno.
Da quando Federico era entrato nella sua vita era felice, da quando aveva conosciuto lui era tutto diverso, nelle cose faceva metteva molta più passione, solo per rendere felice quel ragazzo dal ciuffo biondo che gli aveva rubato il cuore.

-"A Lunedì Benjamin." Lo salutò Josh.

-"Ciao Josh, buona Domenica." Ricambiò il saluto lui mentre chiudeva la serranda del negozio.

-"Buona serata." Lo salutarono anche gli altri due ragazzi prima di andare via.

Benjamin sospirò.

"Un'altra settimana di lavoro è finita, finalmente." Pensò.

Mentre guardava la pioggia scendere fitta e bagnare ogni palmo di terra della città rimpiangeva di aver scelto di andare a lavoro a piedi quella mattina, il cielo sembrava promettere così bene che si era lasciato ingannare e ora doveva pagarne le conseguenze e rimpiangeva anche di aver rifiutato i passaggi che gli erano stati offerti dai ragazzi.

Dopo essersi finalmente deciso ad avviarsi verso casa vide dei fari poco distanti da lui.

"Ma chi è l'idiota che accende questi cosi?!" Pensò Benjamin dato che lo stavano accecando.

La macchina si avvicinava sempre di più a lui e una volta riconosciuta la macchina si rese conto che l'idiota era quell'idiota del suo ragazzo.

-"Federico?"

Quasi come se l'avesse sentito Federico abbassò il finestrino e sporse leggermente la testa.

-"Dai sali o ti bagnerai tutto."

Benjamin non si aspettava di trovarlo lì, la mattina gli aveva detto che quella sera avrebbe fatto tardi perché essendo sabato al bar ci sarebbe stato il pienone ma nonostante questo non perse tempo a salire in macchina, non voleva correre sotto la pioggia fin casa.

-"Ma ciao piccolo pulcino bagnato." Gli sorrise Federico.

Nonostante fossero passate poche ore dall'ultima volta che l'aveva visto gli sembrava ancora più bello se era possibile, la maglia nera leggermente aderente a coprirgli il fisico scultoreo e a mettere ancora di più in evidenza la macchia violacea che gli colorava il collo e che gli aveva lasciato lui la sera prima, i jeans stretti, troppo stretti a detta di Benjamin, leggermente strappati che lasciavano intravedere la pelle abbronzata delle sue gambe e poi c'era il suo sorriso... Dio Benjamin avrebbe passato la vita a vederlo sorridere.

-"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Continuò lui notando che il moro non faceva altro che fissarlo senza dire parola.

-"Oh, si, scusami." Benjamin scosse la testa quasi come se volesse cacciare i pensieri dalla sua testa. "Cosa ci fai qui?"

-"Non sei felice di vedermi?" Si finse offeso il biondo.

-"Certo, certo che si!" Si affrettò a rispondere. "Solo pensavo che saresti rimasto al bar fino a tardi questa sera." Aggiunse il moro.

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora