16 anni prima.
Era il suo primo giorno di scuola, era davvero felice, avrebbe iniziato la prima elementare, avrebbe conosciuto nuovi amichetti e avrebbe imparato a leggere, scrivere e fare tante altre cose, era quella la parte che più lo emozionava, per vari motivi personali aveva iniziato la scuola con qualche settimana di ritardo.
Si trovava fuori la porta emozionato dall'idea che presto la maestra avrebbe detto il suo nome e l'avrebbe presentato ai suoi nuovi compagni di classe, quella scuola già gli sembrava bellissima e non vedeva l'ora di conoscere tutti.
-"Bene bambini, ora calmatevi, è il momento di presentarvi il vostro nuovo amichetto di classe." Sentì la voce della maestra proveniente dall'interno della classe.
-"È arrivato il momento!" Pensò il piccolo bimbo mentre stringeva nervosamente il suo grembiulino azzurro con il marchio della scuola stampato sul petto.
-"Date il benvenuto al vostro nuovo amichetto, Caleb Ryan!" Lo annunciò la maestra e lui entrò sorridente in classe.
"Sembrano tutti così carini." Pensò Caleb guardando i suoi nuovi amichetti sorridenti.
-"Allora Caleb vuoi dirci qualcosa?" Gli chiese la maestra che gli ricordava tanto la sua mamma.
Caleb annuì timido.
-"C-ciao a tutti, io sono Caleb, ho 6 anni e sono nuovo qui, spero di fare amicizia con tutti voi e di trovarmi bene." Disse Caleb guardando gli altri bambini e stringendo il grembiule per tranquillizzarsi.
Era un suo vizio, quando era agitato doveva stringere qualcosa.
-"Bene, ora che ti sei presentato vai a sederti, siediti accanto a Rossi." Gli indicò il suo nuovo posto la maestra, lui lo raggiunse e si sistemò nel banchetto.
-"Ciao." Lo salutò sorridente il bambino accanto a lui.
-"Ciao." Ricambiò lui il saluto.
-"Io sono Federico, piacere." Gli tese la piccola manina il bambino accanto a lui.
-"Io sono Caleb." Rispose sorridendo mentre gli stringeva la mano.Erano passati alcuni mesi dal suo primo giorno di scuola, Caleb si trovava davvero bene nella sua classe, tutti erano sempre gentili con lui, anche le maestre, ma il suo più grande amico era Federico, era ancora seduto accanto a lui e oltre a vederlo a scuola delle volte si vedevano anche fuori dall'orario di lezioni, Federico l'aveva invitato più volte a casa sua e lui aveva accettato ogni volta entusiasto, anche Caleb avrebbe voluto invitarlo a casa sua ma il suo papà non voleva, diceva che non gli piaceva avere ospiti in casa ancor di più se gli ospiti avevano meno di dieci anni.
Il piccolo Federico gli piaceva davvero, era sempre sorridente e lo aiutava quando poteva, e lui sentiva sempre il bisogno di abbracciarlo quasi fosse un modo per ringraziarlo per quello che faceva per lui, per ringraziarlo di renderlo felice.13 anni prima.
La quarta elementare ormai era iniziata già da qualche mese, Caleb era triste al pensiero di avere ancora solo un anno da trascorrere con i suoi compagni di classe ma soprattuto con Federico, in quegli anni la loro amicizia era cresciuta e il piccolo bambino dai capelli rossi sentiva sempre più la necessità di passare più tempo con lui, quasi fosse la sua protezione dal mondo che non gli piaceva.
-"Finalmente la ricreazione! Non ne potevo più." Esclamò il moretto mentre usciva dalla classe.
-"Dai è divertente la scuola." Disse Caleb.
-"Mai quanto la ricreazione." Sorrise Federico mentre dava un ultimo morso alla sua merendina al cioccolato.
-"Federico?" Il rosso richiamò l'attenzione del suo amichetto.
-"Si?"
-"Ti va di giocare al nostro giochetto?" Propose Caleb.
Federico deglutì lentamente, a lui non piaceva quel gioco ma all'amico si e trovava sempre il modo di convincerlo a giocarci, Federico non era nemmeno tanto sicuro che fosse un gioco vero e proprio ma Caleb gli aveva chiesto di non parlarne con nessuno, doveva restare un segreto solo loro, gliel'aveva anche fatto promettere.
-"Allora?" Continuò lui.
Federico annuì controvoglia.
Caleb sorrise.
-"Vieni, andiamo." Gli prese la mano e portò il suo amichetto dietro il loro solito albero dove non passava mai nessuno perché troppo isolato e le maestre non volevano.
-"Sei pronto?" Sorrise Caleb.
-"Caleb a me non piace questo gioco.." Ammise Federico abbassando la testa.
-"Ma dai è divertente!"
Federico sospirò.
-"Giochiamo." Acconsentì il bambino davanti a lui.
Caleb sorrise e, come sempre, lo spinse per terra facendogli sporcare il grembiule azzurro e si mise sopra di lui.
Federico lo guardava con i suoi occhioni azzurri quasi spaventati.
-"Ci divertiremo." Sorrise Caleb prima di dargli tanti baci a stampo e toccarlo un pò dove capitava.
Federico gli aveva chiesto più volte dove avesse imparato quel gioco ma lui si limitava sempre a dire che l'aveva imparato da dei suoi cugini ma Federico non sapeva la vera storia.
Caleb sapeva benissimo che quello non era un gioco, sapeva benissimo cosa stava facendo e non l'aveva di certo visto da dei suoi cugini, l'aveva visto fare più volte a suo padre, suo padre era cambiato molto dopo la morte di sua madre e si era trovato una nuova compagna che si spacciava per la sua mamma, nessuno sapeva la verità, nemmeno Federico.
Una sera Caleb non riusciva a dormire, aveva tanta sete quindi decise di scendere in cucina e bere ma quello che vide in quella cucina lo segnò per sempre.
Suo padre stava facendo quello che lui faceva con Federico, solo in modo più 'spinto', con la sua matrigna che lui tanto odiava, il padre vedendolo entrare in cucina imprecò più volte e lo cacciò in malo modo dalla cucina per poi raggiungerlo ore dopo nella sua stanza.-"Caleb?" Lo richiamò suo padre entrando in stanza.
Il bambino si nascose sotto le coperte e fece finta di dormire per paura di essere picchiato dal suo papà.
-"Caleb so che sei sveglio, voglio solo parlarti." Continuò l'uomo cercando di addolcire il tono, a quel punto Caleb uscì dal suo nascondiglio.
-"Co-cosa c'è?" Balbettò spaventato lui.
-"Voglio parlarti di cosa hai visto."
Caleb deglutì.
-"Quello che hai visto è normale, potrei dirti che è amore ma in realtà è solo voglia di possedere qualcuno, di fargli che è solo tua e di nessun altro, che non deve nemmeno pensare di abbandonarti o finirà male." Gli spiegò il padre e lui durante tutta quella spiegazione non smise di pensare un solo minuto a Federico, lui non voleva che Federico andasse via da lui.-"Ca-Caleb cosa fai?" Balbettò spaventato il bambino mentre Caleb gli stava slacciando la cintura dei pantaloni.
-"Ti rendo mio così tu non andrai più via da me." Rispose sorridente lui, non sapeva bene cosa fare ma l'idea che Federico pensasse di essere solo suo gli piaceva.
-"Ryan cosa fai?!" Fortunatamente per il bambino moro la maestra li trovò e li interruppe prima che fosse troppo tardi.
-"Stiamo giocando maestra." Rispose lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "Vero Federico?" Chiese conferma all'amico sotto di lui che tremava spaventato.Pochi mesi prima.
"Dopo tredici anni sono ritornato qui, in Australia, la mia terra tanto amata ma dove nessuno ha saputo amarmi partendo da mio padre.
Quel giorno in quarta elementare mi hanno detto che avevo dei problemi psicologi, che avevo bisogno di aiuto ma in realtà l'unica cosa di cui avevo bisogno era il mio amico Federico che per me non era solo un amico.
Ora che sono tornato mi riprenderò tutto ciò che era mio, partendo da lui."-"Hai un gran bel curriculum, sono felice di assumerti!" Sorrise il capo del negozio.
-"Grazie infinite signore, non se ne pentirà."
"E soprattuto non scoprirà mai che quel curriculum è falso." Pensò Caleb mentre faceva uno dei suoi soliti sorrisi finti da bravo ragazzo.
-"Benjamin, chiamami Benjamin." Sorrise il moro.Il giorno dopo la sua assunzione entrò nel negozio l'ultima persona che si aspettava di vedere lì, era entrato Federico.
Lui lo accolse come avrebbe fatto come ogni altro cliente, doveva capire se lui ricordava oppure no e, fortunatamente per lui, il biondo non aveva idea di chi lui fosse.-"E comunque la prossima volta che viene Federico, che io sia occupato o meno, fallo sempre venire da me, ci siamo capiti?" Gli disse Benjamin.
"Perché? Perché lo difende così tanto? Cosa c'è tra di loro?" Pensò Caleb.Era passato altro tempo dalla sua assunzione al negozio e ancora non aveva capito cosa ci fosse tra il suo capo e il suo ex compagno di scuola quando finalmente quel giorno capì.
Uscì dal magazzino con uno scatolone tra le mani e quello che vide lo inorridì, era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato, Federico e Benjamin che si baciavano e si stringevano, lo scatolone gli cadde da mano attirando l'attenzione di tutti ma non gli importava, era troppo shockato da quello che aveva appena visto, il suo Federico che baciava un altro."Non permetterò che Federico sia di qualcun altro, lui sarà solo mio in un modo o nell'altro.
Lui era mio e lo sarà di nuovo, a qualsiasi costo." Pensò Caleb mentre ascoltava Federico parlare della sua vita dopo avergli detto che era il suo compagno di classe e essersi assicurato che non si ricordasse di lui.
Per Caleb era iniziato un nuovo capitolo che aveva ancora una volta per protagonisti lui e Federico, per tutta la sua vita non aveva fatto altro che pensare a lui e al momento in cui sarebbe stato suo e finalmente quel momento era arrivato.----------------------------------------------
OGGI LA STORIA COMPIE UN MESEEEEE! Sono tanto tanto felice!
Come vi avevo anticipato oggi capitolo speciale, la maggior parte di voi ha votato questo POV e quindi vi ho accontentato.
Vi ho raccontato un pò dell'incontro tra lui e Federico e del loro passato, ebbene sì, Caleb aveva problemi fin da piccoli dovuti anche a suo padre e la perdita precoce di sua madre e ora vuole a tutti i costi riprendersi Federico, ci riuscirà?
Quello in foto è Caleb, voi comunque potete dargli il volto che più vi piace, in principio avevo pensato di assegnare il suo ruolo a Michael Clifford dei 5SOS ma poi mi dispiaceva troppo dargli un ruolo così brutto quindi ho scelto uno a caso su Google ahahah
Per ultimo, ma non ultimo, voglio ringraziarvi per le visualizzazioni, per l'ennesima volta vi ripeto che siete fantastici, vi amo davvero!❣
Questo capitolo è già abbastanza lungo quindi la smetto qui con questo angolo autrice.
Lasciatemi dei commenti e ditemi cosa ne pensate, vi amo.
Baci💕VI PREGO DITEMI CHE LO VEDETE, SONO ORE CHE PROVO A POSTARLO!
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People fall in love in mysterious ways || Fenji
FanficPeople fall in love in mysterious ways || Fenji "E se l'amore lo trovasse quando lui smette di cercarlo?"