Forty.

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-"Sei comodo." Esclamò Federico mentre si accoccolava di più sul petto di Benjamin che a sua volta lo stava stringendo.
-"Mi fa piacere che mi trovi comodo." Rise il moro.
-"No, dico sul serio, sei meglio di un cuscino e hai anche un buon odore." Disse il più piccolo mentre lo annusava e sorrideva.
-"Sembri un cane." Lo prese in giro Benjamin.
-"Si, sono il tuo cagnolino." Rise il biondo.
-"Mh, io preferisco i gatti." Rise anche il moro.
-"Allora io sono un incrocio tra un gatto e un cane." Continuò a ridere Federico.

-"Federico?" Lo chiamò Benjamin.
-"Si?"
-"Sei ancora sveglio?"
-"Se ti sto rispondendo mi sembra ovvio, no?" Rise Federico.
-"Già, che idiota che sono." Sorrise Benjamin.
-"Sei il mio idiota preferito."
Il moro sorrise pur sapendo che Federico non avrebbe potuto vederlo a causa del buio che c'era nella stanza.
-"Posso farti una domanda?" Chiese lui cambiando argomento.
-"Certo." Acconsentì il più piccolo.
-"Come hai conosciuto Caleb?"
-"Andavamo a scuola insieme, lo sai."
-"E com'era il vostro rapporto?"
-"Era il mio compagno di banco, andavamo d'accordo."
-"Quanto d'accordo?"
-"Abbastanza ma io andavo d'accordo con tutti."
-"Con lui meno o più degli altri?"
-"Forse un po' di più ma solo perché era il mio compagno di banco." Spiegò il più piccolo.
-"Come mai poi è partito?"
-"Il motivo preciso non lo so, ho sentito molte storie."
-"Non te l'ha raccontato il vero motivo?"
-"Avrebbe dovuto?"
-"Beh, parlate molto e pensavo te l'avesse detto." Fece spallucce il moro.
-"Benji?"
-"Si piccolo?"
-"Sei geloso?" Chiese sorridendo il ragazzo dal ciuffo biondo.
-"Geloso io? E di chi?"
-"Di Caleb."
-"E perché mai dovrei essere geloso di quel rosso? Tu sei solo mio e lui non è nulla più che un tuo vecchio compagno di classe." Rispose sicuro di sè Benjamin, anche se sapeva di essere geloso in realtà, non voleva che nessuno passasse così tanto tempo con il suo Federico.
-"Si, certo." Rise Federico.
-"Vuoi forse dire che non sei solo mio?"
-"Si, certo che lo sono, ma secondo me sei geloso anche se non vuoi ammetterlo."
-"Mh, forse."
-"Forse?"
-"E va bene Rossi, si, sono geloso, non voglio che tu passi così tanto tempo con qualcuno che non sono io." Ammise Benjamin controvoglia.
-"Il mio gelosone." Sorrise il più piccolo mentre lo stringeva e gli lasciava qualche piccolo bacio sul petto scoperto.

-"Buona giornata di lavoro amore." Gli disse Federico prima di lasciargli un bacio a stampo.
-"Dai entra cinque minuti, i ragazzi non ci sono ancora." Lo invitò ad entrare per la millesima volta Benjamin.
-"Ben devo andare a lavoro." Si giustificò il biondo.
-"Ma dai, tanto è già aperto e tu arrivi sempre tardi." Provò a convincerlo il ragazzo.
-"Stai dicendo che sono un ritardatario?" Si finse offeso Federico.
-"Dai sai che intendo."
-"E va bene, entro, ma solo cinque minuti."
Benjamin sorrise ed entrò nel negozio portando con lui il biondo.

-"Non pensavo esistessero così tanto CD al mondo." Disse Federico mentre guardava l'infinita di dischi presenti nel negozio di Benjamin.
All'improvviso squillò il cellulare di Benjamin.
-"Piccolo io vado un minuto di lá a rispondere, è il fornitore." Lo avvisò Benjamin mentre si dirigeva verso il magazzino.
-"Va bene."
Mentre Federico continuava a guardare i CD e Benjamin parlava a telefono il biondo sentì suonare le campanelline sopra la porta.
-"Ehi Federico." Lo salutò la persona appena entrata in negozio.
Federico distolse l'attenzione dai vari CD e si girò per vedere chi fosse entrato.
-"Ehi Caleb." Lo salutò il biondo accennando un sorriso.
-"Come stai?" Chiese il rosso.
-"Bene, tu?"
-"Bene, cosa ci fai qui?"
-"È il negozio del mio ragazzo, sono qui per lui, no?" Rispose Federico.
-"Beh si..ma pensavo aveste litigato." Caleb voleva sapere cos'era successo. "Non è così?" Aggiunse.
-"Si ma abbiamo fatto pace."
Questa risposta spiazzò Caleb che pensava davvero che tra i due fosse finita e invece erano ancora lì, ancora insieme.
-"Oh, mi fa piacere." Mentii il rosso.
-"Già, fa piacere anche a me, non mi piaceva litigare con il mio Benjamin." Disse Federico senza sapere che quello che stava dicendo dava fastidio al ragazzo davanti a lui.
-"Fede oggi hai da fare?" Chiese Caleb cambiando argomento.
-"Non lo so, perché?"
-"Oggi ho il pomeriggio libero e pensavo che magari potremmo uscire."
-"Ehi Caleb." Lo salutò Benjamin mentre si avvicinava a loro.
-"Buongiorno." Si limitò a dire il rosso.
-"Di cosa stavate parlando?" Chiese il moro mentre abbracciava da dietro Federico.
-"Caleb mi ha chiesto se oggi mi andava di uscire con lui visto che ha il pomeriggio libero."
-"Già e tu ancora non mi hai risposto." Sorrise il ragazzo.
-"Posso risponderti io." Lo interruppe Benjamin.
Sia Federico che Caleb concentrarono la loro attenzione sul moro.
-"Non può."
-"Cosa? Perché?" Chiese Caleb irritato.
-"Già, proprio così, Federico oggi non può uscire con te perché deve ha già da fare con me." Gli comunicò Benji. "Vero piccolo?"
Federico annuì incerto, non capiva perché Benjamin avesse detto quella cosa, avevano davvero da fare? Da quando?
-"Oh, allora alla prossima."
-"Si, certo Caleb, mi dispiace." Si scusò Federico.
-"Tranquillo." Caleb andò via lasciando soli i due ragazzi.
-"Da quando abbiamo da fare oggi?" Chiese Federico non appena Caleb fu abbastanza lontano.
-"Da ora." Sorrise Benjamin.

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Scrivo questo brevissimo angolo autrice solo per due cose.
Grazie per le dodicimila visualizzazioni e Caleb è tornato, so che vi era mancato😂

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora