6 mesi dopo.
Ciao Benji,
no, ricominciamo.Ciao amore della mia vita,
ecco, va molto meglio adesso, perché semplicemente tu non sei per me solo Benji, sei molto di più, sei l'amore della mia vita.
Sai, insieme ne abbiamo passate di belle e di brutte, con te al mio fianco mi è sempre sembrato tutto più facile, tutto più bello, anche la storia di Caleb, con te al mio fianco anche quella è stata più facile da gestire ma ora come farò?
Come farò senza di te al mio fianco?
Benjamin mi manchi, mi manchi più di quanto potessi mai immaginare, mi hai lasciato solo senza nemmeno salutarmi.
Da quando tu non sei più qui con me i giorni sembrano mesi interi, da quel maledetto giorno il mondo si è fermato.
Sono passati sei mesi da quando la mia vita ha smesso di avere un senso, sei mesi da quando la mia vita è finita insieme alla tua.
Quel giorno, quel maledetto giorno, era iniziato talmente bene che pensavo davvero sarebbe stato indimenticabile e in effetti lo è stato.
Mai, mai e poi mai, dimenticherò il momento in cui ho ricevuto quella telefonata, erano passate poco più di due ore dall'ultima volta che ti ho visto, c'era il tuo nome sul display e il mio cuore aveva iniziato a battere felice per poi fermarsi e rompersi per sempre in mille pezzi.-"Benjamin, amore mio!"
-"Salve, lei conosce il signor Benjamin Mascolo?"
-"S-si..chi parla?"
-"La chiamo dall'ospedale, il signor Mascolo ha avuto un incidente."
In quel momento le lacrime presero a scendere copiose sul volto di Federico mentre cercava di trattenere i singhiozzi.
-"Co-cosa? E adesso come sta?"
-"Mi dispiace ma..." Il signore all'altro capo del telefono esitò qualche istante. "Mi dispiace ma non ce l'ha fatta."
In quel momento tutto il mondo mi è crollato addosso, l'unica mia certezza in questa vita, la mia unica gioia in questo mondo orribile ma si sa, gli angeli come te sono troppo per questo schifo di mondo e forse eri troppo anche per me.
Fino all'ultimo momento ho sperato che si trattasse di uno sbaglio, che in quella macchina non ci fossi tu, che tu fossi al sicuro nel tuo negozio, ho corso a più non posso per raggiungerlo il prima possibile sperando di trovarti lì, pronto ad accogliermi con uno dei tuoi soliti sorrisi che facevano sorridere anche me ma tu non c'eri, mi avevi lasciato e non saresti mai più tornato.
I giorni a seguire sono stati orribili, cercavo di convincermi che fosse solo un brutto sogno che tu saresti entrato da un momento all'altro dalla porta di casa nostra e mi avresti stretto tra le tue braccia senza lasciarmi mai ma al giorno del tuo funerale ho dovuto fare i conti con la realtà, centinaia di persone che piangevano per te, continuavano a farmi le condoglianze e a ripetermi che persona fantastica tu fossi senza nemmeno conoscerti, loro non ti conoscevano come me, non sapevano che suono avesse la tua voce al mattino, i sapori dei tuoi baci, dei tuoi abbracci, quanto potessero essere belli i tuoi occhi illuminati dalla luce della luna, delle tue piccoli abitudini che non riuscivi proprio a toglierti e che io amavo proprio come amavo te, non sapevano quanto tu sapessi essere dolce e non sapevano quanto io ti amassi.
Dire addio a te è stato come dire addio a me, in quella bara, insieme a te, hanno rinchiuso anche la mia vita e la mia felicità, il prete continuava a ripetere che ora sei in un posto migliore, che non dobbiamo essere tristi per te perché ora stai bene ma io sono un egoista e come tale penso a me, penso che ti voglio accanto a me, che ti voglio ancora sul divano a coccolarmi mentre guardiamo uno stupidissimo film di cui non ci importa nulla, sono un egoista e voglio ancora il tuo amore.
Sai amore mio, ho conosciuto i tuoi genitori, appena saputo della catastrofe, perché si la tua morte è stata una catastrofe, hanno preso il primo volo dall'Italia e sono arrivati qui in Australia, erano distrutti dal dolore, quel loro viso sorridente, che avevo visto quelle poche volte in cui ero con te durante le vostre videochat, era sparito, non c'era più traccia di felicità sul loro volto, c'erano solo lacrime, lacrime che non accennavano a fermarsi, nemmeno la presenza di tuo fratello Alex gli è stata di conforto.
Benjamin senza di te siamo tutti un pò più soli, nulla è come prima.
Anche il tuo negozio non è più come prima, eri tu a dare anima a quel posto, i ragazzi cercano di mandarlo avanti nel miglior modo possibile ma è tutto inutile, era il tuo sorriso ad illuminarlo, entrare lì mi fa male, è dove tutto è iniziato e anche dove tutto è finito, la prima volta che ci siamo visti e anche l'ultima, quel posto è pieno di ricordi.
Quante notti ho preso la macchina e sono corso al negozio? Tante, forse troppe, sono sempre andato lì nella speranza di trovare un pò di pace, pace dal mio dolore ma tutto ciò che ottenevo era un dolore ancora più forte che mi bucava il petto, un vuoto incolmabile.
Mi manchi più dell'aria che respiro, mi sembra sempre di vivere in apnea aspettando il momento in cui tutto finirà, quando questo nodo alla gola sparirà e io sarò ancora una volta con te.
Questa casa, la nostra casa, è così vuota senza la tua risata che riecheggia in ogni stanza, il letto, come mi dicevi sempre tu quando io non ero con te, è troppo grande per una persona sola e io ho sempre freddo da quando non ci sono più le tue braccia a stringermi - un'ennesima lacrima cadde sul foglio già bagnato in vari punti - ora non c'è più nessuno che mi sveglia con il bacio del buongiorno e mi prepara i pancake a colazione, sai, sono le piccole cose a mancarmi di più, mi mancano i sorrisi che mi rivolgevi durante la giornata che facevano sorridere anche me, mi manca litigare con te su chi deve avere il posto in fondo al divano, anche se, ti cedevo volentieri quel posto perché io stavo molto meglio tra le tue braccia, mi manca tutto di te e questo non cambierà mai.
Tanta gente, tanti amici, in questi mesi mi sono stati vicini, hanno cercato in tutti i modi di sollevarmi, di farmi distrarre, anche tuo fratello Alex, nonostante il dolore stia distruggendo giorno per giorno anche lui, mi è continuamente accanto, più volte alla settimana viene a casa e cerca di farmi sorridere ma nei suoi occhi io vedo te, avete molto più in comune di quanto pensassi, nei suoi movimenti rivedo te, una mattina ha provato a prepararmi i pancake proprio come facevi tu e c'è anche riuscito ma c'era solo un problema, lui non è te, ricordo di essere scoppiato a piangere come un bambino e lui non capiva il perché, nessuno capisce.
Una sera mi hanno costretto ad andare ad una festa con loro e indovina dove mi hanno portato? Dove ci siamo scontrati la prima volta e dove mi hai detto ti amo, appena arrivati ho rivisto te su quei divanetti neri di pelle, ho sentito le tue braccia stringermi, ho sentito di nuovo tutte le parole che mi hai sussurrato quella sera.
Sai, quella sera non è stata la prima volta che ti ho sentito accanto a me, mi succede spesso, ricordi quando ti ho detto che avevo paura del buio della casa perché rivedevo Caleb e sentivo il suo orribile tocco su di me? Mi succede di nuovo ma questa volta non ho paura del buio, anzi, lo accolgo con tutto l'amore di questo mondo perché è in quei momenti che rivedo te, rivedo i tuoi magnifici occhi azzurri che mi osservano ma che non si limitano a guardarmi solo esteriormente, che sanno guardarmi dentro, rivedo te che lentamente entri nella nostra stanza e ti sdrai accanto a me e quando provo a stringerti tu sparisci e io torno ad essere solo.
La gente del paese continua a ripetermi che devo smetterla di stare male e che devo andare avanti, perché dovrei farlo? Perché devo andare avanti se non ci sei tu con me? Perché io devo andare avanti e tu devi restare indietro? Preferisco restare con te e sopravvivere tra i tuoi ricordi.
Qui accanto a me c'è una foto, una nostra foto, ci siamo io e te davanti ad un negozio di souvenir, la mia testa poggiata sul tuo petto mentre tu mi lasciavi un bacio sulla fronte, sembra passata un'eternità da quel momento, le mie giornate non sono più le stesse senza il tuo sorriso.
Qui è tutto come lo hai rimasto tu, i tuoi vestiti nell'armadio mischiati a i miei, i tuoi oggetti sparsi per la casa, prima ti sgridavo in continuazione per lasciarli dove capitava e riordinavo continuamente ma ora no, ora mi piace pensare che sia stato tu a metterli lì pochi minuti prima, mi illudo che tu sia ancora qui, tutte le tue cose qui hanno ancora il tuo profumo, tutto tranne una cosa, tranne me, sul mio corpo non c'è più il tuo profumo, ogni traccia di te è scomparsa, anche dei segni che mi hai lasciato quella notte non c'è traccia, avrei voluto tenerli per sempre sul mio corpo per vederli e sentirmi ancora tuo.
Perché sei andato via?
Perché mi hai lasciato così presto? Avevamo ancora tante cose da fare insieme, tante avventure, volevo condividere la mia vita con te, volevo arrivare a settant'anni e sorridere con te ricordando i vecchi tempi, ora con chi lo farò?
Volevo girare il mondo con te e portare un pezzo del nostro amore in ogni città, ricordi cosa mi avevi promesso?
Mi avevi promesso che mi avresti portato in Italia, che mi avresti reso partecipe anche della tua vecchia vita, che volevi condividere tutto con me e ora tutto ciò che mi resta di quella promessa è quella palla di neve con dentro la miniatura della tua città che mi hai regalato quel giorno.
Perché non hai mantenuto la tua promessa? Perché non sei ancora qui con me pronto a partire per l'Italia?
Io ho ancora un disperato bisogno di te, mi sembra di impazzire senza i tuoi baci, senza i tuoi abbracci, senza i tuoi ti amo sussurrati mentre facevamo l'amore.
Ricordi la nostra prima volta? È stato tutto così improvviso.
Era il giorno del tuo compleanno, avevo fatto di tutto per renderlo speciale, e io avevo un disperato bisogno di sentirti più vicino a me, di sentirmi tuo, solo e sempre tuo, nonostante fosse la prima volta e l'imbarazzo che avevamo entrambi è stato tutto così naturale, come se fossimo nati solo per quello, solo per stare insieme e completarci e infatti io adesso sento che mi manca una parte di me.
Tante volte mi sono svegliato nel cuore del notte urlando per un qualche incubo in cui tu mi abbandonavi, mi svegliavo con il bisogno di essere stretto tra le tue braccia e sentirti dire 'Tranquillo amore mio, è stato solo un incubo, io sono qui con te e io non ti lascio.' ma dopo pochi minuti dovevo accettare che non si trattava solo di un incubo e che mai più mi avresti consolato dopo un brutto sogno.
Cosa ci facevi in quella macchina quel giorno? Perché non eri a lavoro? Se solo fossi rimasto con te più allungo quel giorno ora saresti ancora vivo.
Devo abituarmi all'idea di svegliarmi la mattina senza trovarti nel letto con me, di prepararmi per andare al lavoro senza i tuoi continui richiami perché sono lento, di fare colazione senza i tuoi pancake e senza di te che mi prendi in giro perché ho lo zucchero ovunque, devo abituarmi ad entrare nel bar senza il tuo bacio del buon lavoro, a passare la pausa pranzo da solo nell'ufficio nel mio bar, a trascorrere la giornata senza continuamente oltrepassare la piazza e andare nel tuo negozio per vederti, devo abituarmi a tornare a casa la sera senza trovare te pronto ad accogliermi ma soprattutto devo abituarmi a vivere senza di te ma Dio se mi manchi, mi manchi più di quanto pensavo fosse possibile sentire la mancanza di qualcuno, non riesco a farlo, non riesco ad accettare questa tua assenza, spero ancora che sia tutto un brutto sogno dal quale mi sveglierò e ti troverò accanto a me a dormire beatamente.
Quella mattina io non volevo staccarmi da te, volevo a restare a letto a farci le coccole, e allora tu mi hai promesso che saresti tornato prima da lavoro e saresti venuto a prendermi al bar per passare più tempo insieme a coccolarci ma non sei ancora passato, sai amore mio, io ti sto ancora aspettando, quando passi a prendermi? Il divano aspetta solo noi, fai presto.
Ti amo amore mio.
-Il tuo piccolo.
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People fall in love in mysterious ways || Fenji
FanficPeople fall in love in mysterious ways || Fenji "E se l'amore lo trovasse quando lui smette di cercarlo?"