Eleven.

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Benjamin quella notte fece fatica ad addormentarsi, a differenza di Federico che dormiva beatamente, l'idea di avere Federico a pochi centimetri da lui lo rendeva agitato, non sapeva cosa fare.
"Potrei semplicemente dormire." Pensava Benjamin.
Già, poteva, era facile dirlo ma non riusciva a metterlo in pratica eppure erano ore che ci provava.
Erano verso le quattro e mezza del mattino e mentre Benjamin continuava a girarsi e rigirarsi nel letto sentì dei piccoli mugolii provenienti dall'altro lato del letto.
-"Benji.." Sussurrò Federico con la voce impastata di sonno e gli occhi ancora chiusi.
-"Si?"
-"Perché continui a girarti?" Chiese il piccolo aprendo lentamente gli occhi.
Quegli occhi che facevano impazzire Benjamin.
-"Scusa, non volevo svegliarti."
-"Che ore sono?" Si stropicciò gli occhio il biondo.
-"Le quattro e mezza."
-"E perché non stai dormendo?"
-"Non riesco a dormire." Si giustificò il più grande.
-"Vieni qui." Gli ordinò Federico aprendo le braccia.
-"Cosa?" Benjamin non sapeva cosa fare.
-"Vieni qui, vicino a me."
Benjamin, anche se titubante, lo fece.
Federico gli fece appoggiare la testa sul suo petto e lo strinse, lo strinse forte.
Benjamin era in imbarazzo ma si sentiva benissimo tra le sue braccia, si sentiva protetto.
Si sentiva felice.
-"Ora dormi."
-"Buonanotte Fede."
-"Buonanotte Benji."
E si addormentarono così, stretti l'uno all'altro.

Erano le otto del mattino quando, sfortunatamente, la sveglia di Benjamin iniziò a suonare.
Federico emise dei versi di lamento mentre stringeva di più Benjamin che nascondeva sempre di più il volto nel petto del biondo.
-"Spegni quella cosa." Si lamentò Federico.
Benjamin sospirò, si alzò e la spense.
-"Ecco." Disse Benjamin sbadigliando.
Federico lo attirò di nuovo a se e lo strinse.
-"Fede.."
-"Si?"
-"Dovremmo alzarci."
-"Ma io ho ancora tanto sonno." Disse Federico con voce assonnata mentre stringeva di più il moro.
Benjamin sorrise.
-"Dobbiamo lavorare." Continuò ad insistere Benjamin anche se, in realtà, voleva restare anche lui a letto.
Federico si limitò a sbuffare.
-"Dobbiamo proprio?" Disse dopo qualche istante di silenzio.
-"Già."
Federico lentamente spostò Benjamin e si alzò.
-"Allora andiamo a lavorare." Sospirò Federico.

Federico continuava a sbadigliare mentre cercava di tenere gli occhi aperti.
-"Sei sicuro di farcela a lavorare?" Chiese Benjamin mentre metteva in moto la macchina.
-"Ormai sono sveglio."
-"Non direi proprio sveglio." Lo prese in giro il moro.
-"Mh-Mh." Federico sbadigliò di nuovo. "Grazie." Continuò.
-"Per cosa?" Chiese Benji senza guardarlo.
-"Per questa notte." Rispose Federico arrossendo leggermente al solo ricordare la notte precedente.
Ormai era abituato ad arrossire davanti a Benjamin.
-"Non ho fatto nulla."
-"Invece si."
-"E cos'avrei fatto?" Chiese Benji guardandolo.
-"Mi hai aiutato, mi hai portato a casa tua."
-"L'avrebbe fatto chiunque."
-"No, molti mi avrebbero lasciato solo in quel locale a bere senza preoccuparsi di come sarei tornato a casa o se ci sarei ritornato, invece tu l'hai fatto, ti sei preoccupato per me e lo apprezzo davvero molto." Sorrise il più piccolo.
-"È il minimo che potessi fare per te, sei mio amico, no?"
-"Si."
Ma erano davvero ancora solo amici? O stava nascendo qualcosa di più tra loro?

-"Benji?"
-"Si?" Chiese il più grande mentre mangiava il cornetto che Federico gli aveva gentilmente offerto.
-"Stasera ti va di passare al bar?"
-"Ma sono già al bar."
-"Si, lo so ma.." Si interruppe il biondo che non sapeva cosa dire, non poteva dirgli che voleva passare altro tempo con lui, che quando lui non c'era si sentiva sempre incompleto, come se gli mancasse qualcosa, non poteva.
-"Vengo." Disse Benjamin.
Il volto di Federico si illuminò e lui sorrise radioso.
-"A che ora?" Continuò.
-"Mhh..verso le nove? Così hai il tempo di tornare a casa se vuoi riposare un pò dopo il lavoro."
-"Va bene, allora ci vediamo alle nove."
-"Perfetto." Sorrise di nuovo Fede.
-"Ora scusami ma devo proprio scappare ad aprire il negozio, ciao biondo." Sorrise Benjamin e andò via lasciando Federico che stava sorridendo come se avesse una paralisi e non potesse fare altro.

People fall in love in mysterious ways || Fenji  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora