2. "Agente 135...".

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-Ciao Vale!- Alessia scende dagli ultimi scalini di casa sua e mi abbraccia forte.

-Ciao bella, come stai?- chiedo staccandomi dall'abbraccio.

-Ho caldo! Ho un caldo tremendo!- rido di gusto e inizio ad incamminarmi.

Ha ragione, fa un caldo esagerato, ma siamo a Roma, quindi è normale.

-E io? Non mi saluti?- Alessandro cerca attenzione da Alessia

Vedo Alessia sorridere e... arrossire? Ho sempre saputo che le piace, ma lui ovviamente, da stronzo uomo, non se ne rende conto. Lo abbraccia e lui le lascia un bacio sulla guancia. È proprio stronzo se ci si mette.

-Si, si. Va bene!- metto fine a questo amore incondizionato e prendo a braccetto Alessia.

Dopo qualche instante Michael corre verso di noi. Arriva sempre così, di colpo e neanche te ne rendi conto. Michael è un fulmine.

-Ciao ragazzi, come state?- chiede.

Ci saluta con un bacio a noi e una stretta di mano amichevole ad Alessandro.

-Tutto all right, Mike.- scherza Alessia.

Rido leggermente e continuo camminando. Roma d'estate, come d'inverno, è splendida, e poter passare davanti al Colosseo 5 minuti dopo esser uscita di casa, non ha prezzo.

Roma è magnifica.

Sempre.

Gli amici di Alessandro si avvicinano a noi. Sono sempre gli stessi e li conosco abbastanza bene, ma non li definisco amici. Non lo so neanche io, come definirli.

-Ciao ragazzi!- ci salutano.

Parlottiamo del più e del meno quando arriva una chiamata a Michael. Inizia a parlare, ma non capisco gran cosa. Non sono curiosa, ma quando arriva una chiamata a Michael bisogna stare attenti. Attacca e si gira verso di noi sospirando.

-Ragazzi, devo lasciarvi.- saluta i ragazzi con i soliti gesti idioti e poi ci bacia sulla guancia a me e Alessia.

Ogni volta che mi bacia noto un particolare in più del suo volto già bellissimo. Ha due occhioni praticamente neri e i capelli altrettanto uguali. Le labbra carnose sempre rosate per un continuo stuzzicare. È muscoloso dato gli allenamenti degli ultimi tempi alla centrale e più alto di entrambe, però la cosa che mi piace di pùu è il suo sorriso e la sua mascella. È davvero perfetto.

-Ti è arrivata qualche e-mail della centrale?- mi chiede Alessia.

-No, niente. Non sopporto più questo silenzio: ci sarà una missione più grande di noi in preparazione o sarà l'estate più noiosa del secolo!- dico esasperata.

-Noiosa no. Andremo a tantissime feste, ok?- dice estasiata.

Annuisco ridendo. Alessia è super festaiola!

-Di che parlate, ragazze?- domanda Matteo.

Mi giro e lo fisso: è un ragazzo biondo chiaro e anche chiaro di carnagione, ma ha due occhi verdi bellissimi. Le labbra carnose e rosse. Mi soffermo su questo dettaglio. Il suo volto sembra perfetto. Le mascelle leggermente marcate, il pomo d'adamo che va giù, poi di nuovo le sue labbra. Belle, si!

Le fisso e lo vedo deglutire. Adesso non si può neanche guardare?

-Di quanto abbiamo voglia di...- cerco di dire, ma Alessia mi interrompe.

Posso essere poco femminile e cattiva se mi ci metto.

-Di feste.- dice in tutta fretta.

La guardo male e lei ricambia.

-Ne festeggiamo una questo sabato, venite?- chiede senza smettere di fissarmi.

-Certo che veniamo.- dice Alessia emozionata.

Sbuffo e annuisco.

-Perfetto.- dice Luca.

Anche lui è un bel ragazzo: castano, occhi azzurri, mascella marcata e labbra fine.

Diciamo che siamo circondate da ragazzi davvero bellissimi, ma siamo entrambi single. Ok, non è che prima della centrale cambiavo ragazzo ogni giorno... anzi, ero un po bruttina con apparecchio, brufoli, ma è strano visto da fuori.

Camminiamo un po e ci fermiamo per un gelato. Non avendo mangiato a pranzo, adesso mangerei anche Marte, ma mi limito alla mia cioccolata dark e nocciola.

-È delizioso.- dico e Alessia ridacchia.

Finiamo di mangiare e scherziamo un po. È tutto così monotono: i turisti, il caldo, la mia migliore amica, mio fratello e un gruppo di fighi da paura.

Come non detto...

-Agente 135.- mi blocco di colpo e mi volto lentamente.

Il mio generale mi guarda con sufficienza e saluta gli altri agenti. A volte avrei voglia di prenderlo a schiaffi. Si chiama Diego e con il generale Marco ci rendono la vita impossibile. Si incamminano e se ne vanno... c'è qualcosa che non va!

-Che volete?- chiedo urlando leggermente per farmi sentire.

Diego si volta lentamente e ha il fuoco negli occhi chiari. Adesso mi uccide, sicuro. Sento il petto esplodermi. Potrebbe davvero farmi fare 100 flessioni nel bel mezzo Roma e conoscendolo adesso sta pensando a qualche modo spietato per farmela pagare.

-Come hai detto, agente 135?- ringhia incazzato.

-Ho chiesto di cosa avevate bisogno tu e Marco.- dico con fare da snob.

Mi sventolo la faccia con la mano, per farlo incazzare ancora di più. Sarò anche un angelo, ma se la gente mi scassa le palle divento Crudelia de Mon.

-Lo saprete molto presto.- dice facendo un ghigno delizioso.

Dio, quanto è bello! E in borghese ancora di più. E ha solo 22 anni! Credo che impazzirò! Si può avere un amico così bello? E in più è il tuo generale? Fremo dalla voglia di sapere di cosa si tratti! I generali se ne vanno ed io ammiro il paesaggio.

-Cosa sarà?- chiede emozionata Alessia.

-Non saprei!- replico emozionata.

Ci abbracciamo in preda all'emozione.

-Voi sapete nulla?- chiedo ai ragazzi.

Fanno "no" con la testa. Noi ragazze abbiamo un generale diverso dai ragazzi quindi probabilmente non avremo le stesse missioni, però spero di si, perché siamo abituate così, da sempre. Hanno cercato sempre di prepararci tutti insieme, perché quando ci sono delle emergenze, molti agenti devono svolgere le missioni tutti insieme.

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Torniamo a casa e io mi fiondo nella mia posta elettronica per cercare la mail della Centrale che trovo subito.

Gentilissima agente 135,

Siamo grati di comunicarle che c'è una missione in attesa di essere svolta da lei e l'agente 136 (Alessia Marioni). La riunione si terrà domani mattina alle 10.30 nella sede Centrale della organizzazione. Si tenga pronta.

Grazie per la disponibilità.

A presto.

Missione? Eccoci! Scendo al volo di sotto e lo dico a mamma che è contenta per me. Anche Alessandro ha un invito, ma non so se sarà la stessa.

Che la spia in me si svegli!

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