12. Stolen kisses.

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Raggiungiamo i ragazzi all'acqua alta e non fatico tanto a stare a galla.

-A che ora nascevi?- mi chiede di colpo Sabrina.

Ci penso un po perché sinceramente non mi ricordo.

-Mi sembra alle 3 di notte. L'ho fatta soffrire mamma.- dico scherzando.

-Di notte nascono le stelle...- dice Diego non curante del fatto che tutti lo avessimo ascoltando.

Si volta verso di me e i suoi occhi azzurri come l'acqua e il cielo mi intrappolano. Delle goccioline cadono nei suoi pettorali leggermente abbronzati e scolpiti. Accenna un sorriso e ricambio. Sembra che non c'è nessun'altro a parte io e lui, allora perché sono successe tutte queste cose, in questo periodo? Distolgo lo sguardo e fisso la mia mano sotto lo strato liquido. Un'aria di tensione si propaga tra di noi, ma di colpo sento qualcuno che ci chiama.

-Valentina, Ale!-

Mi volto verso la voce e vedo Mike sbracciarsi. Esco di corsa dall'acqua per andarlo salutare. È da un po che non lo vedo e non lo sento e non va bene! Mi appunto mentalmente che devo stare di più con lui e supportarlo.

-Michael!- grido facendo gli ultimi passi.

-Auguri amò!- esclama e mi abbraccia.

-Come va la famiglia?- chiedo sussurrando.

-Non saprei... mio padre continua come sempre e un giorno di questo l'ammazzo di botte, ma mia madre non ne vuole sapere. Ho preso il primo autobus ed eccomi.- risponde staccandosi da me.

-Grazie, vieni!- gli prendo la mano e entriamo in acqua.

-Il regalo te lo darò appena posso.- dice imbarazzato.

-Mike non ti preoccupare. Sei qua è questa la cosa importante.- dico sincera.

Mi bacia sulla guancia e saluta gli altri appena arriviamo nel punto dove li avevo lasciati.

-Amico!- esclama Alessia abbracciandolo.

Involontariamente mi giro verso Alessandro... non so neanche io perché... Fissa Mike con un non so che di incazzato, ma non lo da a vedere. Ridacchio per la reazione e di colpo si volta verso di me.

-Che c'è sorellina?-

-Nulla, fratellone.- rispondo non dando peso alla mia risata.

-Non ci posso credere! Ma sei Valentina!-

Una voce mi riporta alla realtà. E adesso chi cazzo è? Mi volto lentamente e l'ansia mi assale. Alessia si avvicina a me preoccupata e salutiamo con la mano ai ragazzi che ci hanno chiamato.

-Come state?- chiedono amichevoli.

-Bene...- dico strofinando le mani sotto l'acqua.

Sento gli sguardi dei ragazzi da noi ai vecchi conoscenti... spero solo che non facciano domande.

-Ora pero noi andiamo a mangiare qualcosa. È stato un piacere rivedervi.- si congeda Alessia prendendomi la mano. Usciamo dall'acqua quasi correndo e inizio a ridere.

-Che sfiga abbiamo!- dico tra le risate.

-E poi abbiamo lasciato i ragazzi li interdetti.- continuo.

-Dio si!- esclama e ride di nuovo.

Ci sdraiamo e mi spalmo un po di protettore. Ho la pelle chiara quindi ai primi soli di qualsiasi estate mi ustiono. Mi accomodo e chiudo gli occhi.

-Perché stavi ridendo quando abbracciavo a Mike?- chiede di colpo Alessia.

-Mmh... niente, perché?- mento guardandola.

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