62. Finale.

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Entriamo nello studio del ginecologo e ci sediamo. Studio semplice, asettico, con qualche scaffale e alcuni libri.

-Ciao Valentina. Come stai?- chiede amichevole il signore davanti a me.

Avrà più o meno cinquanta anni, e sembra simpatico. L'ho rivisto solo una volta quando ci era venuta mia madre.

-Bene, dottore, lei?- chiedo lanciando una occhiata a Diego.

Lui osserva il dottore come un predatore sulla sua preda e corruga la fronte. Reprimo un sorriso e mi concentro sul dottore.

-Devi compilare questi moduli che indicano altezza, peso e queste cose. Poi ti visito e vediamo che possiamo fare.- mi informa.

Compilo il modulo sotto l'attenzione di Diego e poi lo restituisco al dottore. Lui legge tutto e annuisce. Poi sorride.

-Vai di là e cambiati. Intanto faccio due chiacchiere con il tuo fidanzato.- ammicca verso Diego.

Mi alzo, lascio la borsa e vado nella stanza accanto per cambiarmi. Mi infilo il pigiama ospedaliero e poi mi siedo sul lettino. Cristo santo, é tutto super asettico qua. Quasi mi viene voglia di spargere ovunque la nutella.

Però chissà si staranno dicendo...

I miei dubbi vengono stoppati dall'entrata del dottore e di Diego che ancora lo guarda in cagnesco. Quasi scoppio a ridere davanti alla sua espressione corrucciata.

-Stenditi, Valentina.- mi ordina il dottore mentre si infila i guanti e la mascherina.

Io mi stendo e Diego mi affianca.

-Perché non hai scelto una dottoressa?- mi chiede sotto voce.

-Perché mia madre va da lui.- rispondo dandogli un bacio sulla mano che stringe la mia.

Sembra calmarsi, ma si innervosisce di nuovo quando il dottore posiziona le mie gambe sul poggiapiedi e inizia la visita.

Fa tutto quello che deve fare e poi butta i guanti e la mascherina. Io mi risiedo abbastanza imbarazzata e provo a nascondermi dietro a Diego. Fa parecchio impressione se qualcuno che ti guarda la vagina e non é il tuo ragazzo!!

-Vatti a vestire. Diego se vuoi, puoi andare con lei.- mi ordina e poi torna nello studio.

Io sospiro e mi giro per guardare Diego. É ancora innervosito e non mi sorprende, perché da fastidio anche a me.

-Stai tranquillo. Fa solo il suo lavoro.- sussurro e lo bacio sulle labbra per poi andarmi a cambiare.

Mi rivesto e mano nella mano con Diego torno dal dottore.

-Ti ho prescritto un tipo di pillola che dovrai prendere da adesso fino alla fine delle mestruazioni e poi potrai stare molto più tranquilla. Quando vorrai avere un  bambino, torna e vedremo che fare.- mi informa e mi da la ricetta medica.

Diego freme dietro di me davanti a questa frase parecchio provocatoria, ma riesco a tenerlo fermo.

-Grazie, dottore e arrivederci.- asserisco prendendo le mie cose e uscendo con un Diego incazzato alle calcagna.

Sicuramente cambio dottore.

Andiamo alla macchina e saliamo. Ma non parte. Da un pugno al volante, cosa che mi spaventa, ma poi respira profondamente e appoggia la testa allo schienale. Scavalco il cambio di marcie e mi metto a cavalcioni sulle gambe di Diego. Lui mi guarda sorpreso, ma non dice nulla. Gli prendo il volto e lo bacio profondamente accarezzando la sua lingua con la mia.

-Respira.- sussurro sulle sue labbra, per poi scendere e baciare il suo collo fino alla parte di petto che si vede dalla maglietta.

Succhio forte ritornando al collo e gli mordo la mascella sporgente cosa che lo da sorridere.

-Calmati. Sono tua.- sussurro sulle sue labbra di nuovo e lo bacio di nuovo.

Mi allontano e lui mi osserva sorridendo.

-Funziona. Dovremmo farlo più spesso.- ammicca.

Lo guardo male e mi risiedo sul mio sedile. Stringe la mia mano forte, mentre riparte e andiamo diretti alla Centrale.  Parcheggia e scendiamo. Adesso é lui quello nervoso.

Prendo la sua mano ed entriamo.

La segretaria sexy é qua che lavora e sorride appena ci vede.

-Ho un appuntamento con il capo.- dice serio Diego.

-Potete andare.- parla indicandoci l'ascensore.

Prendiamo l'ascensore e arriviamo al primo piano. Certo che sono sfaticati questi qui.

Tu compresa.

Già. Arriviamo davanti all'ufficio e Diego bussa. Gli tremano le mani e cavolo questo mi spaventa. Lo fermo prima che entri.

-Amore. Sono con te.- asserisco seria guardandolo negli occhi.

Lui annuisce e mi bacia per poi girarsi e aprire la porta. Non ero mai entrata nell'ufficio del capo, ma non mi sorprendo. É semplice e ben tenuto.

-Diego, quale onore?- chiede il capo alzandosi e stringendogli la mano.

Poi si volta verso di me e mi saluta.

-Accetto, Augusto.- asserisce duro Diego per poi sorridere.

Augusto sorride e circonda la scrivania per andare ad abbracciare in maniera goffa Diego. Sorride e sospiro.

-Bravo. Ne sono contento. Ti avevo già infilato nella lista dele scelte, in realtà.- ammette il capo.

Diego sgrana gli occhi e poi scuote la testa ridacchiando.

-Bene. Quando avrò notizie?- chiede Diego.

-Il sorteggio ci sarà prima di Natale e la proclamazione la sera del 24 dicembre. Capito?- lo informa.

Diego annuisce e sospiro.

-Grazie di tutto. Ci vediamo.- asserisce serio Diego salutandolo.

Poi si gira verso di me e mi prende la mano. Sorrido e gliela stringo. Usciamo di li insieme e poco dopo ci ritroviamo nelle strade di Roma. Trafficatissime, come sempre.

Abbraccio il mio ragazzo e lui mi fa volteggiare in aria. Poi mi rimette a terra sorridendo e mi lascia un bacio sulle labbra. Sorrido al settimo cielo: sto con il ragazzo che amo, che diventerà Capo e io Generale.

-Altra sfida insieme, ci stai?- chiede.

-Sempre.- rispondo perdendomi nei suoi occhi.

Questa é la mia storia. Amicizia, amore e famiglia. Il mio lavoro e la bellissima Roma nella mia vita. Nient'altro. Però voglio dirvi una cosa: la vita é sempre piena di ostacoli. Al posto di piangerci sopra, affrontateli di petto.

Vi siete annoiate ascoltandomi, piangendo con me e ridendo?

Spero di no.

É la fine?

Non credo proprio.

A presto, Valentina.

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