38. Stay...

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Sono due ore che siamo arrivati all'ospedale, ma non abbiamo notizie. Non faccio altro che alzarmi dalla sedia e risedermi, passeggiare, prendere un caffe e tornare a sedermi. Poi riinizio tutto da capo e ho già speso sei euro di caffe. La madre di Alessia sta muta da quando é arrivata e il padre non si é più fatto vedere da quando mi ha salutata. Diego mi stringe la mano quando sto seduta e mi bacia la testa quando può. Alessandro e seduto davanti alla camera che sarà di Alessia e sta con gli occhi chiusi. Sembra che dorme, ma in realtà piange e non so più che dirgli.

Mi alzo di nuovo e mi siedo vicino a mio fratello.

-Ale...- lo richiamo.

Apre gli occhi sconvolti e iniettati di sangue, lacrime salate gli cadono dagli angoli e ha le borse gonfie sotto di essi.

Dio, che tristezza.

-Dimmi, Vale...- biascica schiarendosi la voce.

-Devi smetterla di piangere.- dico dura.

I suoi occhi grigi si riempiono di lacrime e serra le labbra.

-Lo so, vale, ma per quanto siamo stati poco insieme é comunque amica mia da sempre.-

Ha ragione.

-Hai ragione, ma devi affrontarlo.-

Annuisce e poi mi bacia la testa.

-Sei la più forte sorellina.-

Due secondi dopo vediamo un dottore venire a passo spedito verso di noi. Ha in mano una cartella e lo sguardo concentrato.

-I signori Marioni?- chiede.

Scatto in piedi come tutti. Stefania si avvicina al dottore insieme ad Alessandro. Io mi mantengo un po indietro, perché non mi sento pronta alla verità. Diego stringe la mia mano mentre aspettiamo il verdetto.

-Parlo con tutti?- chiede a Stefania.

Annuisce impaziente. Tra meno di un secondo saprò la verità, ma non so se saprò gestirla. Respiro profondamente e poi alzo lo sguardo verso il dottore.

-L'operazione é andata perfettamente.-

Subito stringo Diego in un abbraccio e sorrido.

-Siamo quasi certi che supererà la notte, poi vedremo come agire.- dice e ci lascia alla nostra gioia.

-Hai sentito, Diego? Sono incredibilmente felice!- esclamo.

Mi abbraccia forte sorridendo e poi si allontana per guardarmi negli occhi.

-Ti avevo detto che sarebbe andato tutto bene.-

Annuisco e gli sorrido e poi lo bacio come non ho fatto mai. Gli dico quanto lo amo e gli faccio capire che é importantissimo per me. Ci deve essere. Io ci sarò per lui.

Mi da un ultimo bacio a stampo e poi sospira.

-Devo andare in Centrale, dobbiamo sistemare alcune cose per l'accaduto.-

Annuisco, ma mi imbroncio. Non voglio che se ne vada, ma deve andare a fare il suo lavoro. Sorride malizioso e poi si avvicina al mio orecchio facendomi scuotere da una scossa di brividi incredibile.

Dio, non mi abituerò mai.

-Ti vengo a prendere questa sera e non ti lascerò in pace, piccola. Preparati. Mi rifarò.-

Avvampo e un dolce calore si fa strada tra le mie gambe.

Cristo.

Deglutisco a fatica e poi incrocio i suoi occhi azzurri.

Love and SpiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora