30. I love you.

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Torniamo a casa dopo una serata romantica e rilassante al mare. Ammetto solennemente che ho una fame da lupi. Scendo dalla moto di Diego e mi sfilo il casco nero. Lo allaccio e glielo porgo. Mi fissa con quei suoi occhioni azzurri così profondi e belli e mi lascia un sorriso mozzafiato. Cristo santo! Respiro affannosamente ricambiando il sorriso e deglutisco. Ci avviamo verso casa mano nella mano ed entriamo nella sua dimora grigia e nera.

-É troppo bello andare in moto!- esclamo e mi stravacco nel divano.

-Vero.- ammicca e lascia io suo giubbotto di pelle nell'attacca panni.

-Ordino cinese, okay?- chiede prendendo il cellulare.

-Mi sembla pelfetto.- dico con finto accetto cinese incrociando le gambe come se fossi realmente una cinese.

Ride di gusto e digita il numero sul telefono. Sospiro contenta e mi rendo conto che il mio cuore sembra più leggero. Più innamorato. Dio, chi l'avrebbe mai detto? Io che amo il mio generale. Cosa che non è possibile, ma è successo. Sorrido di nuovo anche se sono impaurita dal fatto che lui non provi lo stesso. Incrocio i suoi occhi e mi sorride. Dio, ecco le farfalle. Sembro una quattordicenne in preda agli ormoni. Mi alzo dal divano e gli vado incontro mentre lui parla al cellulare con il proprietario del ristorante. Poso le mani sulle sue spalle e mi avvicino per baciarlo sulle labbra. Ricambia il bacio e si stacca rapidamente per finire di parlare.

-Si? Mi scusi. Perfet..-

Non lo lascio finire e lo bacio sulle labbra di nuovo. Gli mordo il labbro inferiore e geme di dolore. Stacca il cellulare dall'orecchio e mi circonda con il braccio accuratamente stringendo la mia vita.

-Stai buona.- sussurra e poi risponde al cellulare e attacca.

Lo infila nella tasca e si avventa sulle mie labbra. Mi prende di peso e facendo alcuni passi mi inchioda al muro. Morde il mio labbro inferiore e gemo inarcando la schiena. Accarezza le mie cosce scoperte provocandomi brividi ovunque. Infila le mani sotto i pantaloncini e stringe il mio sedere.

-Sei così genuina e mia.- dice con voce roca.

Gli sorrido compiaciuta e riprendo a baciarlo cercando di trasmettergli tutto l'amore che provo per lui. Tutto quello che sento. Tutto quello che dovrei dirgli. Tutto. Mi fa scendere e mi attacca completamente al muro accarezzandomi schiena, spalle, fianchi, collo. Forse potrei farlo sentire come ha fatto sentire me quando mi ha... toccata, anche se non so da dove iniziare. Primo di tutto stai tranquilla. Lui non ti giudicherà. Respiro profondamente, mentre lui mi bacia e succhia il mio collo. Faccio scorrere le mie mani dal suo petto muscoloso, ai suoi addominali, fino al bordo dei suoi jeans. Accarezzo la famosa V così bella e poi alzo la sua maglietta. Ho il cuore a mille e lo stomaco in subbuglio. Mi sento emozionata, preoccupata, impreparata, innamorata... andrei avanti all'infinito. Infilo la mia mano destra nei pantaloni con un gesto rapido e meditato e accarezzo il suo membro delicatamente scoprendo la sua grandezza inaspettata e durezza. Bhè, è eccitato. Sento le mie guance avvampare, ma cerco di rimanere tranquilla. Il mio cuore sembra nel punto di esplodere. Altro che palpitazioni. Diego si allontana da me tenendomi ferme le braccia per ogni eventuale movimento e mi fissa preoccupato.

-Non ti sentire obbligata.- asserisce perforandomi con i suoi occhioni azzurri.

-Ho voglia di farlo.- replico seria.

Con la mano sinistra lo spingo verso di me afferrandolo dalla bassa schiena finché è molto vicino a me. Spingo la mia mano più dentro mentre Diego riprende a baciarmi lentamente il collo e la clavicola. La faccio scorrere su e giù più che posso rimanendo davvero sbalordita dalla sua lunghezza e grossezza. Ragazza cattiva... É la verità! Diego mi prende la mano sinistra e mi accompagna fino al divano. Si siede e mi fa sedere sopra di lui a cavalcioni. Slaccio la cintura e infine i jeans. Sposta i boxer lasciando la sua prominente erezione libera. Avevo pienamente ragione. Uh bravo Dieguccio! I suoi occhi seguono ogni mio movimento e sono pieni di passione e apprensione. Prende il mio viso con le mani e io riprendo ad accarezzare il suo membro duro. Continuo lentamente stuzzicandolo con le unghie mentre lui geme sulle mie labbra.

-Dio, Valentina!- geme.

Smette di baciarmi e posa la testa sul bordo del divano. Chiude gli occhi e espira rumorosamente.

-Ti avverto piccola mia, mi sto contene...-

Scorro entrambi le mani molto più rapidamente e non lo lascio finire. Geme forte e mugugna il mio nome. Le sue mani stringono il mio sedere mentre si dimena sotto di me provando piacere.

-Valentina, di più.- mugugna con voce rotta dal piacere.

Scorro più rapidamente le mani con unghie e in modi diversi sentendomi contenta nel vederlo contento e pieno di passione solo grazie a me.

-Vale, sto per ven... togli...-

Non gli do il tempi di finire che scorro con più avidità le mie mani finché non si riversa su di esse. Geme forte il mio nome e stringe il mio sedere fino a farmi quasi male. Riprende fiato mentre io lo ammiro così rilassato e così pieno di passione. Dovrei pulirmi, lo so, ma provocare piacere alla persona che ami provoca piacere a te stesso. E felicità. Apre gli occhi e inserisce nei miei. La pupilla è dilatata e il blu cielo sembra più vero. Mi sorride e ricambio.Un senso di oppressione mi si blocca sul petto: non gli è piaciuto? Cioè che ho sbagliato? Non l'ho mai fatto a nessuno quindi non sapevo come farlo. Oddio. Adesso che succederà?

-Non ti spaccare il cervello, agente. É stata la migliore sega della storia delle seghe. Sei stata bravissima.- dice con voce ancora roca leggendomi nel pensiero.

Alzo lo sguardo inaspettatamente abbassato e lo vedo sorridermi.

-Ora dovrei rivestirmi e darmi una calmata.- asserisce divertito.

Mi alzo rapidamente ridacchiando e vado in bagno a lavarmi le mani. Lo specchio davanti a me rappresenta una ragazza che ha appena fatto provare piacere ad un ragazzo. Il ragazzo che ama. Sorrido a questa ragazza. Sorrido a me stessa. Asciugo le mie mani sentendo ancora il formicolio nei polpastrelli e apro la porta trovando Diego guardarmi sorridente. Mi prende di peso e mi fa girare in volo nella sala. Mi sorride felice e poi mi abbraccia. Mi cinge forte e intensamente e mi sento piena di emozioni tanto da sentire dolore allo stomaco. Sorrido compiaciuta e poi mi allontano. Il suo sguardo non è più contento e sorridente come prima, ma serio e impassibile. Che cazzo sucede adesso?

-Che succede?- chiedo cauta stando ancora tra le sue braccia.

-Io penso di amarti.-

Love and SpiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora