52. Trust me.

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Diego's Pov.

Eccola lì. La vedete? Sorrisone complice mentre dimena i fianchi e balla con le sue amiche? Bella come non mai e forse ancora annebbiata dal piacere che le ho dato?

L'ho ritrovata. É tornata forte e potente.

E il sono duro come la pietra da un'ora. Mai stato più eccitato in vita mia.

Comunque, torniamo alla mia ragazza. Eccola che balla e ride. La vedo nei suoi occhi, la felicità e la spensieratezza. Proprio un connubio che mi da alla testa solo guardandola.

-Diego?- Alessandro mi chiama e volto lo sguardo dalla mia ragazza.

-Dimmi.-

-Guarda a destra.- asserisce.

Noto un gruppo di adolescenti adocchiare le nostre ragazza. Grugno. Do una occhiata ai miei amici che già capiscono e ci alziamo diretti dalle ragazze.

Adesso starete alzando gli occhi al cielo, ma noi dobbiamo prevenire e poi quanto è bello sentirsi osservato e non passare inosservato.

Cioè ci vedete? Quel gruppo di ragazzi tutti muscoli, con quella camminata da orgasmo e il sorrisetto compiaciuto? Bhe si che ci notate, già fremete. Camminiamo anche due secondi e poi circondo con le braccia la mia ragazza che direttamente posa la testa sulla mia spalle. Questi tacchi le stanno da Dio.

Dimena i fianchi contro di me e la chiudo completamente a chioccia. I ragazzi e io diamo un'altra occhiata al gruppetto di ragazzini che hanno già abbassato la cresta.

Vedete, signore? Siamo invincibili contro certe cose.

Contro il culo della mia ragazza che sfrega sulla patta, no, però!

Bhe, quello no. Non ci posso fare niente. Ho voglia di ballare con lei. Infatti seguo i suoi movimenti e scorro le mani sui suoi fianchi e accarezza il vestito riempiendo la mia mente dei ricordi dell'accaduto della macchina. La sua figa si è contratta intorno alle mie dita in maniera adorabile.

Cos'è quella faccia, signore? Sono cose che proverete quando troverete un ragazzo... come me.

Egocentrico.

Realista, direi.

Si, come no.

Le bacio la spalla sinistra, sopra il vestito e concludo la mia corsa di baci sul suo collo caldo. Lo succhio intensamente mentre un sospiro esce dalle labbra carnose e magnifiche della mia ragazza.

-Ti amo.- sussurra.

-Ti amo.- replico succhiando il collo mentre ci dimeniamo a ritmo di Paris di The Chainsmokers.

Bravi cantanti, canzone parecchio carina. E Alexis Ren è la protagonista di sogni perversi di ogni adolescente. Non la mia sinceramente. Tra allenamenti e corsi in Centrale, nella mia adolescenza non avevo neanche il tempo di sognare, ma mi sono rifatto.

-Voglio qualcosa da bere, vieni?- mi chiede girandosi.

-Certo, se ho il pretesto per baciarti tranquillamente.- ammicco.

Abbassa lo sguardo e sotto le luci scure riesco a notare il rossore. Anche se è da poco venuta sotto le mie mani, arrossisce. Non è adorabile?

Secondo me tantissimo.

Le prendo la mano e andiamo al bancone. Un grande, lungo, lucido, bancone di marmo nero. Davvero bello. Alzo il braccio libero e catturo all'istante l'attenzione del barista che mi conosce.

-Diego, cosa posso servirti?- chiede.

Si chiama Thomas ed è un eccellente ascoltatore. Ve lo raccomando.

Love and SpiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora