42. All right, baby.

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La mattina dopo mi alzo molto presto e mi rimetto le stesse cose che avevo ieri visto che da Diego non mi ero portata nulla. Sgattaiolo in bagno, mi faccio una doccia e poi mi vesto rapidamente. Lego i capelli in una croccia scomposta e poi preparo un caffè per me e Diego. I sandali risuonano nel parquet quando vado in camera da letto. Lui ancora dorme, a pancia in sotto con tutti i capelli scompigliati. Poso la tazzina nel comodino e mi siedo vicino a lui.

-Diego... svegliati. Ti ho portato il caffè.- gli sussurro.

Si scuote appena e apre gli occhi.

-Piccola... perché già sei in piedi e pronta?- chiede con voce roca dal sonno osservandomi.

Sorrido vedendo la sua espressione addormentata e poi gli bacio la guancia.

-Questa mattina svegliano Alessia. Devo essere presente.- rispondo.

Sorride e si tira su con i gomiti per poi sedersi sul bordo del letto.

-Mi faccio accompagnare da Alessandro.- gli dico tirandomi su.

-No!- esclama e poi si tira i piedi.

Indossa solo i boxer e ha già un sorriso malizioso sul volto quando lo ripasso per bene con lo sguardo. È bellissimo. Si avvicina a me e mi bacia le labbra dolcemente tenendomi per i fianchi.

-Dammi un momento che mi preparo.- dice ancora assonnato.

Metto le mano sui suoi pettorali e gli lascio un altro bacio sulle labbra.

-Grazie.- sussurro.

Mi sorride poi prende il caffè dal comodino e lo beve rapidamente.

-Vado.- ammicca e cammina sensualmente verso il bagno facendomi fremere di nuovo.

Ormoni del cazzo. Carinelli, gli ormoni. Ma stai zitta!!! Mi accascio sul divano e aspetto che si prepari. Prendo il mio cellulare e chiamo mia madre.

-Buongiorno, principessa!- mi dice appena risponde.

-Ciao, mamma, che fate?- chiedo.

-Ci stiamo preparando per andare in centrale. Abbiamo da fare.- mi informa.

-Va bene. Io vado con Diego da Alessia poi passo a casa e vado ad allenarmi.-

-Bene. Vi siete divertiti, ieri sera?-

Sorrido.

-Si, un sacco. Adoro Diego.- le dico.

-Ma... l'avete fatto? Sai perché vorrei informarti su qualche cosetta.- mi dice sussurrando.

-Mamma! Non ti preoccupare! So tutto quello che devo sapere!- esclamo spazientita sentendo le guance infiammarsi.

-Ma non ti fidi di lui?- chiede.

-Mamma, io amo Diego.- le dico scandendo bene le parole.

Ridacchia dall'altra parte e poi sospira.

-Bene. Ci vediamo a pranzo?- chiede.

-Penso che riandrò da Alessia. Poi vengo a casa con Alessandro, suppongo.- la informo.

-Bene, ti bacio, figliola. A dopo.- mi dice e attacca.

Sospiro e lascio il cellulare vicino a me sul divano. Mi sono davvero abituata a stare a casa di Diego, dormire con lui, accoccolarmi sul suo letto, baciarlo. Sembra quasi che viviamo insieme. Non sarebbe male. Andiamoci piano. Diego esce dalla sua camera da letto e mi sorride quando si avvicina. Mi bacia le labbra mettendo e le mani ai lati della testa e approfondisce il bacio. Accarezza i miei fianchi e la mia pancia sciogliendomi.

-Posso avere il bis di ieri pomeriggio?- chiede con voce roca.

Scuoto la testa. Sorrido maliziosa a mia volta e mi alzo di piedi. Con un balzo mi aggrappo a lui con le braccia e le gambe e lo bacio di nuovo a trasporto, accarezzando la lingua con la sua. Grugnisce sulle mie labbra e stringe le mie chiappe.

-Piccola...- biascica.

Sorrido maliziosa di nuovo e lui grugnisce.

-Dobbiamo andare in ospedale, tesoro.- ammicco vedendolo così preso e eccitato.

Sospira sconsolato e poi annuisce. È così bello con gli occhi luminosi e le labbra rosse dai miei baci. Lo amo più di prima. E poi mi capisce così bene, come se fosse una cosa normale per lui. Circondo la sua vita con le braccia e lo stringo a me bisognosa di un abbraccio. Lui torreggia su di me e mi bacia la tempia dolcemente.

-Andiamo.- mormora.

Arriviamo all'ospedale poco dopo, circa una decina di minuti dopo e scendo dalla macchina rapidamente. La segretaria che sta dietro il bancone neanche alza gli occhi appena ci vede ed è un bene. Potrei non controllare me stessa questa volta. Se la gelosia prende il sopravvento su di me, è la fine. Arriviamo nella stanza di Alessia e vacillo di nuovo come la prima volta che l'ho vista in quelle condizioni. Bianca come le lenzuola ospedaliere che la circondano. Diego mi circonda la vita e saluta la madre della mia amica. Quest'ultima mi bacia la guancia come supporto. E' una situazione orribile. La porta cigola.

-Procediamo.- asserisce il dottore entrando insieme a due infermieri.

Una domanda che mi sorge spontanea è: ma Alessandro che fine ha fatto? A rispondermi, però, è la sua entrata, con tanto di occhiali da sole e felpa di Pull and Bear che gli avevo regalato qualche anno prima. Mi saluta e poi si prepara al risveglio. Un infermiere inietta la sostanza che serve ad Alessia nel tubo e poi esce insieme all'altro infermiere.

-Sta per svegliarsi, piccola, respira profondamente.- mi sussurra Diego all'orecchio.

Obbedisco. Mi stringo a lui quando vedo Alessia muoversi. Si gira verso tutti noi e sussultiamo. Muove le mani e trattengo il respiro. Finalmente apre gli occhi e torno a vedere quelle cascate di nutella che mi erano mancate tanto. Sospiro soddisfatta e mi avvicino a lei.

-Eccola, la solita melodrammatica. Se volevi dei fiori bastava chiedere.- asserisco compiaciuta vedendo tre mazzi di fiori sul comodino.

Mi sorride.

-Figlia mia.- sussurra la madre abbracciandola.

Finalmente tutto sembra sistemarsi.

-Le analisi sono perfette, potrà uscire da tre giorni, signorina.- le dice il dottore e poi esce.

Mi giro verso Diego e lo osservo sorridere a Alessandro che ha il viso imperlato da lacrime e un sorriso luminoso. È stato malissimo per questa situazione. Gli occhi azzurri del mio ragazzo entrano nei miei. Mi perdo, come sempre praticamente. Il mio cuore sussulta innamorato e completamente suo.

-Ti amo, piccola.-

Sorrido e lo bacio sulle labbra.

-Anche io, di più.-

-Devo andare alla Centrale. Vuoi che ti accompagno a casa?- mi chiede.

Annuisco.

-Si, così dopo vado all'...-

Mi blocco vedendo la porta della stanza aprirsi. Entrano Matteo, Luca, Sabrina e Marco! È tornato e ne sono contenta. Diego volta appena la testa e le sue braccia cadono ai lati. La sua espressione è di puro sollievo. Va dal suo amico e lo abbraccia forte.

-Ciao, Valentina, come stai?- mi chiede Sabrina lasciando la mano di Marco.

Lui la guarda perso, ma poi si concentra su i suoi amici.

-Bene e vedo anche tu.-

Gira lo sguardo verso il suo quasi ragazzo e arrossisce.

-Bhè, decisamente.-

Ci giriamo verso Alessia che abbraccia forte mio fratello e poi parla. Finalmente lo dice facendomi respirare di sollievo. Si amano e se lo sono detti fortunatamente. Sennò sarebbe toccato a me farglielo capire a quel testone di mio fratello. Tutti i miei compagni circondano il letto di Alessia e iniziamo a parlare facendola anche ridere.
Tutto sembra davvero essere tornato dalla normalità.

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