9. "Okay?" "Okay."

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La mattina seguente mi sveglio tardi e ovviamente arrivo all'allenamento tardi. Posso essere così rimbambita?

-Scusa per il ritardo, Sabrina!- mi scuso correndo agli attrezzi.

-Non ti preoccupare.- replica lei sorridendomi.

Ci alleniamo due orette e Diego non mi rivolge la parola. Bhè, perfetto, ciò di qui avevo bisogno. Usciamo a mezzogiorno e il caldo si sente tanto e subito.

-Dio, che caldo! Voglio andare in Alaska.- esclama Alessia.

Annuisco bevendo acqua. Inizio a camminare e vedo come i piedi vanno uno avanti l'altro, monotoni e costanti... quasi noiosi.

-Valentina!- qualcuno urla il mio nome da dietro.

Mi volto di scatto e vedo Matteo correre verso di me. Lui è bellissimo. Ha una canottiera nera che mette in risalto i suoi pettorali e dei pantaloni corti beige. I suoi occhioni blu brillano e sorride felice.

-Dimmi, Matti.- non so perché l'ho chiamato cosi, ma sorride beffardo e io arrossisco.

-Ehm... ti va di venire con me a prendere un gelato questo pomeriggio?- mi chiede grattandosi la nuca imbarazzato.

Mi va?

-Certo. A che ora ci vediamo?- chiedo per smorzare l'imbarazzo palpabile.

Sicuramente sono rossa e buffa, ma non mi importa.

-Alle 4 e mezzo ti va bene?- chiede allungando le braccia sui fianchi.

-Si.- rispondo prontamente.

Annuisce e sorride un'altra volta. Si avvicina pericolosamente a me e mi viene naturale mettere una mano sul suo cuore. Mi bacia dolcemente sulla guancia e poi si allontana lentamente.

-A dopo.- sussurra.

Sorrido e giro i tacchi. Riprendiamo da dove eravamo rimasti. Un piede davanti l'altro. Passi monotoni, costanti... quasi noiosi.

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-Mamma sono tornata!- grido.

Nessuno risponde. Neanche Alessandro è in casa. Bhé perfetto! Ho casa tutta per me. Mi preparo un panino veloce e mi infilo sotto la doccia. Ritorno in sala fresca e rilassata, ma sento di essere stanca. Accendo la televisione e i discorsi ancora troppo noiosi del telegiornale mi portano da Morfeo dolcemente. Più tardi mi sveglio di colpo leggermente accaldata. La televisione ancora è accesa, ma adesso stanno trasmettendo i cartoni animati. Guardo l'orologio. 4.01

-Merda.- impreco.

Fare tardi ad un appuntamento sarebbe davvero il colmo. Mi alzo dal divano e corro in camera per cambiarmi. Mi metto dei shorts neri di jeans e una maglietta semplice bianca fresca e comoda. Mi infilo le scarpe da ginnastica e mi dirigo in bagno per mettermi un po di profumo. Dopo vado di sotto e prendo il cellulare. 4.15

-Appena in tempo.- cado di peso sul divano e sento la porta aprirsi.

-Ciao, amore di mamma.- mia madre entra in casa con migliaia di buste di negozi.

-Shopping, mamma?- chiedo ridendo e osservando le borse.

-Diciamo.- fa sorridendo.

Lascia di corsa le buste in camera sua e torna in cucina per bere dell'acqua.

-Dove vai?- chiede incuriosita.

-Vado...ehm...con Matteo.- rispondo arrossendo.

-Mmh...- fa semplicemente.

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