4. Admissions.

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-Come stai tesoro?- chiede mio padre mentre mi lamento gemendo.

Stamani non sono andata ad allenarmi e mio padre si è preoccupato. In casa è scattato una specie di allarme silenzioso molto del tipo "tutti in allerta, Valentina non va ad allenarsi, al mio segnale scatenate l'inferno.". Credo che in tutta la mia vita non ho mai saltato un allenamento, solo per casi di necessità quali febbre e altro, quindi anche a me mi sembra molto strano.

Una merda, mi fa male tutto, vorrei rispondere.

-Bene papà. Mi fanno male i lividi, ma bene dai!- dico sorridendo.

Mi alzo dal letto e mi metto un giacchetto.

-Stasera c'è il ballo per la tua Missione. Fatti bella tesoro.- dice e mi bacia sulla fronte.

Rido, perché si deve abbassare esageratamente per potermi dare un bacio e l'abbraccio stringendolo a me.

-Ti voglio bene papà - dico.

-Anche io tesoro.- dopodiché andiamo di sotto a fare colazione.

Mio padre è sempre stato un grande uomo, ama mia madre più di qualunque altra cosa; infatti anche io sogno la mia fantastica storia d'amore dove trovo un uomo all'altezza di mio padre, che mi ami allo stesso modo. Un pochino troppo romantico e sdolcinato, ma d'effetto.

-Buongiorno, figliola. Vieni che facciamo colazione.- mi siedo su uno sgabello e sorseggio il caffè che mia madre mi prepara saggiamente tutte le mattine, perché io, senza caffè, non vivo.

-Come vanno i lividi?- chiede premurosa lei.

-Lascia perdere...- dico secca ripensando ai colori bluastri che ho sulla pelle.

Mi porge un cornetto integrale appena sfornato fumante. Oddio che bontà! Adoro i lieviti e lei o sa benissimo!

-Vuoi la Nutella?- chiede mio padre porgendomi il barattolo formato famiglia.

Faccio" no" con un dito e addento il cornetto. Si lanciano una occhiata e tornano a fare quello che stavano facendo. Bevo un goccio di caffè e finisco il cornetto alzandomi dallo sgabello per poi poggiare la tazza del lavandino. Prendo una banana dal cesto della frutta stracolmo e la mangio.

Tutto ciò sotto gli sguardi di mio padre e mia madre. C'è qualcosa che non mi torna.

-Alessandro?- chiedo.

-Dorme ancora.- risponde mio padre e io annuisco e butto la buccia.

-Che succede?- chiedo incrociando le braccia.

Mi madre si avvicina con lo sguardo preoccupato.

-Stai dimagrendo davvero tanto, mangi poco e ti alleni troppo secondo noi...- inizia.

Mi avvicino a lei accennando un sorriso.

-Mami non sto dimagrendo. Vuoi vedere la bilancia? Peso quanto pesavo un mese fa.- A questa frase si illuminano i loro occhi anche se è ancora palese la preoccupazione nei miei confronti. -... In questa famiglia non era mai stato un problema la dieta... che vi prende?- chiedo leggermente infastidita.

-Niente tesoro.- mi bacia sulla fronte e mi abbraccia.

Li saluto e vado da Alessandro. Busso e non risponde quindi, da cattiva sorella quale sono, entro e mi fiondo sul suo letto.

-Svegliati dormiglione!- grido per svegliarlo.

Spalanca gli occhi di colpo e tira su le coperte per coprirsi facendomi ridere

-Dai!- grido di nuovo.

-Fottiti, sorellina.- dice sorridendomi.

-Fallo tu, fratellone.- ammicco e ricambio il sorriso.

Love and SpiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora