A Roma, Diego's Pov.
Prendo al volo il cellulare dalla tasca visto che squilla e rispondo senza guardare chi è.
-Si?- chiedo mentre metto i panni nella lavatrice.
-Ciao Diego, sono Alessandro.- asserisce il fratello della mia ragazza.
Alessandro? Non capisco perché mi sta chiamando.
-Ciao Alessá, dimmi.- asserisco.
-Valentina...-
Scatto sull'attenti all'udire il nome della ragazza che mi ha sconvolto la testa. Che le succede?
-Bhè, allora? Che è successo?- chiedo nervoso smettendo di fare ciò che stavo facendo.
-Se ne è andata non so dove.- mi informa.
In quel momento sento una fitta al petto che mi fa accasciare. In che senso se ne è andata? Lei non se ne doveva andare. Mi manca il fiato davanti questa notizia. Lei no, cazzo!
-Dove?- chiedo duro.
-Non lo ha scritto, però dice di star bene!- mi informa.
Dice di stare bene, ma Valentina dice tante cose. Chi ne è certo? Potrebbe non tornare più. Non ci voglio neanche pensare!
-Nel biglietto c'è scritto che ti dovevamo dire che stava bene.-
Ha addirittura pensato a me? Quanto sono importante per questa ragazza.Tanto, emerito idiota! Non riesco a formulare una frase. Non può essere lontano. Come può essere successo? Siamo stati benissimo ieri sera. Stava bene. E poi questa mattina parte non so neanche io dove. Perché? Ho sbagliato io? Eppure non sembrava ne scossa ne turbata. Forse non la conosco abbastanza. Forse stava male e non lo dava a vedere. Io non ci sto capendo più niente. Lei deve tornare. Lei ci deve essere.
-Diego, non sappiamo che fare.-
-La polizia?- dico cercando risposte.
-La cercherebbero dopo 72 ore dalla sua sparizione visto che ormai è maggiorenne.- mi informa.
Ha ragione.
-Manteniamo la calma.- dico più a me che a Alessandro.
-Ha detto che torna presto.-
Ripeto, Valentina dice cose che a volte non pensa. Valentina è come una freccia alle olimpiadi: a volte prendi il 10, a volte prendi il 5. Non sai mai dove arriverà la freccia finché non la vedi appesa al cerchio colorato. Deve tornare, porco cane!
-Diego mia madre ti offre il pranzo. Vieni almeno ne parliamo.- mi informa.
Non ci penso due volte.
-Perfetto. Arrivo.- dico e attacco.
Non può essere lontana. La mia Valentina ci deve essere. Deve stare qua con me, perché io ho bisogno di lei. Ho bisogno dei suoi baci, ho bisogno dei suoi abbracci, ho bisogno dei suoi sorrisi. Ho bisogno che lei ci sia. Mi rialzo dal pavimento e corro in sala. In men che non si dica sono sulla mia moto diretto a casa di Valentina. Ho bisogno che stia nella mia vita, nella mia quotidianità. Ho bisogno dei suoi sguardi, ho bisogno di averla tutta mia, ho bisogno che mi urli contro e che mi dica di starle lontano, anche se io non lo farò, ho bisogno della sua risata, ho bisogno di conoscerla completamente e di sapere che ci sarà sempre con me, che starà al mio lato... Non può non esserci. Solo adesso dopo che lei è fuggita via da non so che problema, mi rendo conto di averle dato troppo poco di tutto quello che ho. Lei, invece, c'è sempre stata. Mi sento male solo al pensiero. Arrivo sotto casa sua e parcheggio rapidamente. Scendo dalla moto a corro al campanello. Suono e aspetto che mi aprano.
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Love and Spies
RomanceUn centro di Spie di Roma ha un gruppo speciale di ragazzi per lavori estremamente segreti. Valentina verrà messa duramente alla prova, come la sua migliore amica e suo fratello. Diego scoprirà l'amore e non di una sola donna e Mike risolverà i suoi...