La mattina seguente mi sveglio abbracciata a Diego. Ho passato una serata magnifica con lui. Ogni momento lo amo di più. Mi giro lentamente verso di lui e appoggio la testa sul suo petto. Siamo entrambi completamente nudi, abbracciati e sotto le coperte. Mi dispiaciuto un sacco non essermi sentita pronta per essere completamente sua. Non mi è sembrato esserci rimasto male, ma io si, perché non so veramente cosa altro dovrò aspettare per essere sua al cento per cento. Però alla fine abbiamo risolto, fortunatamente.
-Diego...- sussurro scuotendolo.
Si smuove appena e sospira.
-Valentina, oggi io non lavoro.- sussurra con voce roca e con gli occhi chiusi.
-Bhè, io mi devo allenare. Mi vesto e vado.- dico ridacchiando e mi giro per andarmi a vestire quindi allenarmi.
Mi blocca il braccio e mi tira verso di lui. Praticamente cado su di lui completamente e ci ritroviamo sotto le coperte. I suoi occhi azzurri si inchiodano nei miei e mi sorridono.
-Mi dispiace, ma sono parecchio stanco.- sussurra.
Sorrido e lo bacio profondamente. Le nostre lingue si accarezzano freneticamente e lui mi accarezza i fianchi, la schiena e mi stringe il sedere.
-Dopo questo bacio puoi andare.- sussurra con gli occhi chiusi di nuovo.
Gli do un schiaffetto amichevole sul braccio e mi alzo. Lui si rigira e si tira su le coperte. Gli bacio la guancia e poi mi vesto rapidamente. Passo dal bagno e mi lavo viso e denti con un secondo spazzolino nuovo nel contenitore che mi fa sorridere. Guardo il cellulare e non notando nessuna chiamata, prendo tutte le mie cose e esco di casa sua. Anche lui abita abbastanza vicino alla Centrale cosicché dopo venti minuti mi ritrovo sulla via della Centrale. Entro e vado diretta agli spogliatoi.
-Sorellina! Avete fatto le cose sporche tu e Diego ieri sera eh!- esclama maliziosa Alessia.
Le sorrido e poi sospiro.
-Stavamo per farlo, ma mi sono tirata in dietro all'ultimo.-le dico.
Lei sgrana gli occhi e poi mi si avvicina.
-Come stai?- mi chiede.
-Bene, perché? Lui è stato fantastico... come se non fosse successo nulla, ma io mi sentivo talmente mortificata...- borbotto.
Ridacchia e arrossisce. Lei arrossisce?
-Bhe, ieri sera è stata la serata delle prime volte e non. L'ho fatto con Alessandro ed è stato magnifico, m'ha fatto parecchio male, ma mi è piaciuto. Penso che inizierò e fare sesso molto spesso. Cioè è fantastico!- esclama arrossendo di nuovo.
Ridacchio e poi sospiro.
-Buon per te, se ti è piaciuto.- ammicco.
Arrossisce di nuovo e poi si siede di peso sulla panca.
-Io pensavo che l'avevate già fatto.- ammetto.
-No. Mi ha... toccata, ma non mi sono mai sentita pronta dopo quello che è successo ieri sera.- replica.
Mi cambio rapidamente con le cose che lascio nell'armadietto e lego i capelli.
-Indolenzita?- le chiedo.
-Parecchio.- risponde in un sussurro facendomi intendere che l'hanno fatto più di una sola volta.
Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva. Entriamo in palestra e troviamo tutti tranne Diego intenti a chiacchierare e ridere.
-Buongiorno, ragazze. Come va?- ci chiede Sabrina.
-Bene.- rispondo.
-I conigli non sempre sono carini e docili.- risponde Alessia lanciandole una occhiata lasciva.
Scoppio a ridere e praticamente rotolo nel pavimento dalle risate. I suoi doppi sensi sono sempre stranissimi, ma con questo ha centrato in pieno.
-Capisco.- ammicca Sabrina facendoci l'occhiolino.
-Ma di che parlate?- chiede Alessandro non capendo.
Rido ancora più forte fino a reggermi la pancia. È un uomo, ovviamente non capisce.
-I conigli sono molto muscolosi e pieni di energie.- rispondo io tra le risate.
Sabrina e Alessia scoppiano a ridere come pazze e i ragazzi si lanciano occhiate non capendo.
-Non capiranno mai.- biascica Sabrina.
-Meglio così, cazzo.- geme Alessia.
Ci alleniamo duramente sotto le risate per gemiti di Alessia e ad ora di pranzo mi cambio ed esco dalla Centrale vogliosa di tornare a casa e farmi una doccia.
Cammino lentamente sotto il sole di settembre e di colpo un camioncino entra nella via andando parecchio veloce. Cosa cazzo? Cioè calmo. Percorre tutta la via e poi rigira. Ma che succede?
Me ne frego. Continuo a camminare tranquillamente finché non sento una mano coprirmi la bocca e un braccio tenermi bloccata. Ma che succede? Cerco di urlare, ma nulla esce dalle mie labbra per via del fazzoletto e anche se scalcio non risolvo nulla. Il camioncino affianca il marciapiedi e il portellone si apre. Sento delle voci, vedo velocemente volti sconosciuti e poi mi addormento di colpo sentendo il metallo freddo della vettura farmi rabbrividire.
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Love and Spies
عاطفيةUn centro di Spie di Roma ha un gruppo speciale di ragazzi per lavori estremamente segreti. Valentina verrà messa duramente alla prova, come la sua migliore amica e suo fratello. Diego scoprirà l'amore e non di una sola donna e Mike risolverà i suoi...