«Quale ansia e quanti tormenti in quest'epoca di ombre;
come soffrono i papaveri! mio caro cercatore di Lillà dispersi.»Padre, sono tempi duri per chi non ama i rovi,
le case sventrate, e le madri, le madri
che si sventrano
il volto
e piangono,
e chiedono pietà
a un Dio che gli ignora,
a una società che approva,
e che costruisce chiese e moschee per abbonarsi il proprio carnefice.Cos'è questa se non malattia?
Menzogne,
nient'altro che menzogne in quest'epoca nera.Vi dico:
Venite a vedere la madre che geme,
Venite a vedere
la madre che geme,
venite a vedere la madre
che geme!
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.