Il disarmo avviene, colpo
su colpo, le volte che sento
ansia, sconforto, Nausea.
Le mie nocche saltano
sotto colpi di mortaio.La città é scoperta,
l'antiaerea vaglia
sospettosa il cielo
eclissato dagli aerei.Non vedo sole, solo
l'ombra delle croci
di caccia feroci.Crocifisso dormo,
in una casa sventrata.
Aleppo bellissima,
bellissima vi dico.
Non c'é esodo che consoli,
l'ansia, lo sconforto, la Nausea.Sarò solo scappando
dalla mia Aleppo e i
cancelli, i muri, i fumogeni
dei fantasmi medievali
d'una fortezza senza cavalieri.Sarò deportato
già lo so e Aleppo
bellissima, bellissima
credetemi.O Ḥalab, dolce città,
fuggendo ti guardai
e non andrebbe mai fatto;
lasciai, quella notte,
la mia casa e mille lacrime sul portone.
Fui maledettamente stupido,
sconsiderato sognai la pace,
un'esistenza stabile.Ma il mio barcone instabile e
affondo così, in lacrime
perse nel mare vostrum.
Ed é soltanto vostro
il peso del mio corpo
dimagrito
crocifisso.
STAI LEGGENDO
Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.