Ho trovato mille motivi
fra questa nebbia bordeaux
ma sempre uno
uno solo
mi mancava.Nessuno che mi desse
risposte o quella giusta
domanda, ed è chiaro che
non fu l'alba chiara,
a schiarirmi le idee,
nè la filosofia, nè lo
scontro, in cui io sono edera.Tu, lucerna senza Dio,
Mordimi sei di queste albe.
Attenta, non uno di più, giù
Da quella collina saremo estranei,
Dapprima già lo eravamo,
Adesso non distinguo il mio sguardo dal tuo.E spogliami dalla nebbia,
rabbia, odio e sovrastruttura
e tu spogliati nella
nebbia, che sei bellissima,
che sfuggi alle mie parole
e mi fai esplodere in pezzi
mille, ed è solo così le mie
labbra,ormai contuse e lacere,
sapranno dirti quanto ti amo.Sei per me la poesia che non so
scrivere, che non scriverò affatto,
che non ho ancora scritto.
Bellissima, e non mi credi,
e tu mi ami, ed ho imparato a crederti.Tra i mille dispersi e disillusi
hai scelto me, più perso di tutti,
io certo sono che non ti ho scelta:
eri la nota che non si può sostituire.Ho felicemente costruito
i sorrisi e i pianti di mille di
questi: uomini, bestie, soli.
Hai costruito mattone
per mattone la mia felicità
che non riconosco come mia,
e mi spaventa, mi terrorizza.però come un neonato ti tendo
la mano mia e imparo,
imparo che essere infelici
è tanto difficile, essere
felici lo è di più.
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.