Mi manchi. E te lo dimostro.
Ieri sera ho picchiato un cane che affoga.
Guaiva, ma non ho provato rimorso.
Punitemi per questo,
mettetevi la toga
e poi disponetevi a mò di plotone, giudici cari.
E giudicatemi, sparate se vi fa piacere:
il rumore non mi inquieta
non sono mica un cane,
e poi neanche affogo; io galleggio benissimo.Ma io sarò per voi il cieco che non vuole ascoltare,
l'omertoso che non si può -non si vuole- recuperare.A quale arringa mi potrò mai aggrappare?
<<Giudici, ho moglie e figli!>>
<<E sia, arrestate pure loro!>>
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoesíaStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.