Oh mio caro, perchè devi sempre irritarmi?
Non puoi semplicemente mollare quelle stupidaggini velleitarie?
Dici di cambiare il mondo?
Un mondo più equo?
Hai venticinque anni.
Venti cinque
anni.I tuoi coetanei hanno una famiglia, un futuro sicuro,
certo sì,
loro non sognano, ma almeno mangiano, alcuni pure bene:
Guarda Franco, per esempio, che con l'azienda di suo padre ha comprato una nuova macchina: dovresti sentirla, che scatto e che rombo!E tu invece parli di giustizia sociale! Smettila caro mio, Smettila!
È tempo di togliere l'Eskimo e mettere la cravatta,
il 68' è finito,
e poi dimmi, perchè dare i tuoi ultimi colpi di coda, oh mio caro animale morente, a questo sistema marcio -concordo che lo sia- per poi morire affogati nel vino e nelle droghe, e neanche leggere.Meglio vivere dico io! E lo diceva anche Pasolini, o forse diceva altro, non so, ma in fondo che importa? non mangi di certo con Brecht e Zizek.
Voglio, anzi vogliamo, che all'angolo delle strade si goda di passione, si mangi molto, e poi venderci l'anima per comprare cose che non ci servono, con soldi che non abbiamo e darle a persone che in realtà non amiamo.
Sì, voglio proprio questo;
già mi immagino la faccia di Marco quando gli regalerò l'ultimo cellulare della gamma, oh sarà proprio contento, piangerà io lo so.
E piangerà anche la figlia del banchiere se tu non smetti di propugnare queste idee ridicole.
Un mondo dei popoli e non delle banche dici, e perchè mai? È grazie alle banche che mi sono potuto permettere questa bella casa, i popoli mai nulla mi diedero!
Ascolta il tuo amico, prendi questi soldi, te li regalo tranquillo, vatti a comprare una bella cravatta, nera mi raccomando, che è di moda, e poi vai un locale e trovati una bella ragazza -non deve essere nè troppo intelligente nè troppo stupida- e da quel momento comincia a vivere sul serio.Che, amico caro, si vive di menzogne e non di sudore, non di pianti sommessi si respira e nemmeno di urla laceranti.
Si vive, si vive meglio nella tiepida e consolante calma della nostra routine, e allora così sia, perchè mai opporsi?
STAI LEGGENDO
Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.