Io credo fermamente che la verità non sia uno strada dovuta per la felicità. La verità svia e rallenta. Appesantisce.
Mentiamoci allora e se sentiamo che le nostre braccia sono troppo vere e le nostre gambe troppo stanche, che la bugia sia la nostra morfina.
Usiamo il tempo rimasto per soffocarci sotto il peso della menzogna; l'aria serve solo a quelli che hanno bisogno di vivere.
Non a noi. Non a noi.Noi che laceriamo i falsi miti. Soffiaci come brina sulle foglie!
E se magari sentiamo che la verità ci scalda come fossimo muri di plastica,
vorrà dire che è tempo di darci leggi che a duello si scontrano con la realtà.
Che importa poi se si sbranano l'un l'altra?
Ciò che conta è che noi dormiamo sereni e viviamo dormendo ancor di più.Ignorate gli stolti che cercano il vero, il genuino, ciò che è puro.
Che ne sanno loro della purezza?
Essi osservano nei loro muri di vetro le proprie inettitudini fatte di rughe. Se ne compiacciono ma ne soffrono.
Noi no. Noi no. Noi no.Vedono le loro mani e non si spaventano. Come riescono a farlo ?
Preferiscono leggere carta macchiata invece di dormire candidi su nuvole di pace. Mentono.Sono Illusi. Credono di percorrere la via della conoscenza e pensano sia parallela a quella della felicità.
Ma non è altro che un falso mito.
Soffiaci. Soffiaci.Sono scrupolosi. Sezionano la realtà come chirurghi, ma ammirate la loro stoltezza: Non si accorgono che quello nella loro mano non è un bisturi rivolto al mondo, ma è un' arma rivolta alle loro tempie.
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.