Parlami di nulla.
Parlami di tutto.
Parlami di quando hai
pianto.E parlami di imbarazzo!
Parlami di disagio!
Parlami di timore!
Vi ascolto,
parlami.E poi ti dirò
tendendoti la mano grassa,
guardandoti con occhi tondi,
che tengo un
pensiero
che si accosta,
parallelo,
al nulla che ho di fianco,e non so che fare.
Di che farmi.
Parlami.So che dietro di me c'è
allegria dei bimbi e
maledetti siano i genitori,
maledetti siano i loro cani
immondi,
maledetta sia la spensieratezza,
ma tu piuttosto
parlamene!
parlami.E la noia,
parlami della noia,
parlami del nero,
parlami di un'esistenza piatta e grigia,
parlami.
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.