Capretto

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Ogni istante
sei più sbiadita
dell'attimo prima,
non vedo salvezza,
nessun attracco,
nessun colpo di scena
nell'orizzonte nero.

Ti tendo le braccia
e sei vapore,
il fantasma degli anni passati.

Oh, se io fossi più intelligente,
più sveglio, più capace,
cosa farei? dimmi!
di tutto!
farei ogni cosa
per ricostruire l'infranto.

Ma m'infrango su mille scogli
e neanche uno, uno solo,
che abbia il coraggio,
che si degni, bastardo, maledetto,
di ammazzarmi.

Maledetta vita!
Dura, insana, nauseante vita.
Non c'è fine alla caduta,
e ogni volta che mi faccio schifo,
puzzo, vomito negli angoli bui,
mi dico, mi ripeto:
posso fare più schifo di così.
E questa promessa,
con rigore,
mantengo.

Maledetto vento,
mi trascini per le caviglie
e non ho le forze,
non ho la volontà.
Io sono nessuno
e talvolta, d'incanto,
sono diecimila urla.

E ti sei mai sentita cadere?
perennemente,
con le braccia tese verso il cielo
come un capretto morente
e niente che ci possa salvare.

E non ho casa,
e non ho porte
da sfondare per dirmi eroe
dei tuoi mondi,
il mio mondo insipido,
insignificante.

E la solitudine consola,
perlomeno mi dico,
se l'urina mi cosparge,
è lo schifo, il disgusto,
ma non la vergogna,
non il rancore,
sì l'odio,
l'odio batte a ritmo del mio cuore
e il sangue si incendia
fuma e gorgoglia
e odio!
Sì io odio
e non ho paura.

E vi prometto:
se uno di questi giorni,
i muscoli saranno rilassati
e la mente un po' fosca,
mi sparerò di fila
tre colpi
e non uno di più
nella mia testa di cazzo:
ma uno di voi,
e uno solo
vi giuro,
porterò all' altezza del mio cranio
e con le mie cervella traccerò
radioso e sorridente,
un cane che affoga,
simbolo della mia esistenza.

Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora