Sono davvero un parresiastes?
Di notte, quando siete muti,
giro tra le strade di questa città
immensa, e messi gli occhiali
neri, mento, mento per ore.
Mi stai simpatico,
bei capelli bel capello,
bella poesia bell'intervento,
sei furbo sei intelligente,
io ti amo io ti stimo,
sei un compagno
io ti cerco io non cerco nessuno,
sei un lettore brillante
sei un giudice giusto.
Leggi e rileggi per ore
Sofocle,
Plotino, Eschilo.
Ma ascoltami,
sono un bugiardo,
e voi noiosi,
io sono un sorcio,
e voi giudici,
io da sempre
il più corrotto.
Nelle trame sociali,
fitte come un tessuto,
io cerco di navigare,
talvolta mi vien bene,
e remo per ore.
Spesso mi perdo,
e tu, che davvero
ammiro e stimo
pari una bussola starata,
ed io,
marinaio ubriacone,
affogo, ed affogo
ogni notte.
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.