Chi sono io?
Per tanto tempo negai
il quesito fondamentale.Mi misi perpendicolare
a mille specchi: ovvero voi.
Non mi riflettono,
non mi avete mai riflettuto!È ora, però, di sedersi in cerchio,
guardarci negli occhi tondi,
Me ed Io
e nessun testimone.È tempo di parlarci,
di razzolare nel fango
come una scrofa gravida;
lacera e pesante
è la via della conoscenza.E nella fatale intima
inquisizione
con la mia voce immensa urlerò:
Giudice, io
Odio gli specchi
Io odio la mia voce.
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.