Nelle passeggiate
accompagno il cinismo
bieco e malato,
porgimene un altro po',
grazie cameriere!Nei sogni invece
trovo il buio,
la mattina malata,
e la nebbia e
e la nausea e il sole
che dubita di me e non albeggia.Al fronte
mi sento forte e
deciso,
di questo rido grasso:
a che serve sergente?Torno al muretto,
ed apro il portone
e ci trovo la moglie di un altro
a tradire il marito di un'altra,
lo chiudo e mi spezzo una costola,
che seccatura.All'argine invece vedo una coppia
amoreggiare,
povera non ha visto ancora l'onda
che li farà affogare.
in verità amici miei,
io l'onda l'ho ben vista.L'onda di una vita che tentenna
tra momenti in cui concepisco
il male di vivere
e momenti in cui
solo non ci penso.Ecco tutto amici, ecco
spiegata l'esistenza:
nient'altro che una vita a vagare
tra il dolore,
da cui rifuggiamo,
e la sordità
e l'amnesia
a cui ci obblighiamo.
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Di questi giorni orrendi come aguzze baionette #Wattys2016
PoetryStudente, giovane, senza certezze e quindi ribelle. Incazzato, insuscettibile di ravvedimento, ecco chi scrive questi versi.