Tecla avanzò con passo spedito, una volta che si fu calata nel palazzo, giù da una torre centrale.
Aveva raggiunto il gruppo insieme a Faolan, e finalmente si trovavano tutti in una posizione strategica, a un passo dalle segrete e dalla torre di Perla, in cui era nascosto lo zaffiro. Ma c'erano delle barriere che solo lei e Lushen potevano abbattere.
Si scoprì il polso, dove si era legata il dispositivo di riconoscimento che le aveva fornito Grevor insieme alle divise da spie, premendolo contro al portone chiuso.
Sperava vivamente che nessuno si soffermasse troppo ad osservarla: i suoi gesti spontanei e naturali e il suo sguardo apprensivo erano così diversi da quelli delle guardie controllate dal conte. Bastava guardarla per riconoscere in lei una creatura libera.
Le ante si spalancarono con un cigolio lento, aprendo un varco sufficiente a farli passare. Fatta eccezione di lei e Faolan, gli altri si erano calati giù dalla torre, uno ad uno, legati dai rampicanti di Ivy. Inizialmente avevano optato per scendere dalla torre di Perla, recuperando subito lo zaffiro, ma Tecla aveva fatto presente che era un luogo pieno d'allarmi.
Un conto era inviarci una sola persona, un conto passarci in sette.
Sparpagliandosi in diverse zone del castello, per lo meno, avrebbero distratto le spie.
Non appena si addentrarono per il corridoio, dirigendosi verso le segrete, trovarono un brutto spettacolo ad accoglierli. L'odore metallico del sangue si insinuò prepotentemente nelle loro narici, mentre i loro piedi avanzavano in un liquido denso e vischioso. C'era stato un massacro, poco ma sicuro. Ed era ancora in corso, a giudicare dalle urla strazianti che presto giunsero alle loro orecchie.
Ivy procedette, cercando di contenere il respiro accelerato dal battito cardiaco fin troppo veloce. Era la prima volta che si ritrovava in uno scenario così raccapricciante: ora che aveva la morte a un palmo dal naso, era difficile mantenere la calma e non abbandonarsi alla compassione.
Ancora qualche passo, e trovarono anche i corpi, sul loro percorso. Corpi morti e dilaniati, gettati sul pavimento come vecchi sacchi, i tagli a deturpargli la pelle.
Gli occhi di Ivy si riempirono di lacrime, le mani presero a tremarle, incontrollate, come agendo di volontà propria. Camminava soltanto per inerzia, come guidata da un filo invisibile, forzando i piedi ormai pesanti.
I corridoi erano semibui, rischiarati soltanto da sottili fasci di luce provenienti da rare feritoie.
Per quanto i loro passi fossero cauti, risuonavano con un eco agghiacciante nel silenzio delle segrete, coperti soltanto dalle grida di tanto in tanto che provenivano da un corridoio lontano.
-Le prigioni sono là in fondo- mormorò Lushen, tremante. -Sperando di trovare qualcuno di ancora vivo. La torre di Perla è poco più avanti, Ivy, Erik.. se volete andare..-
-D'accordo, vi seguo, nel frattempo.- annuì la ragazza.
Istintivamente, Ivy aumentò la velocità dei passi, speranzosa di riuscire a fare un minimo per fermare l'insensato omicidio dei poveri malcapitati. Ma proprio mentre il gruppo avanzava con maggior fretta, si ritrovò ostacolato da una serie di guardie, che, appiattite fino a un attimo prima contro le pareti, gli bloccò la strada.
Non si dilungarono in chiacchiere: si avventarono direttamente sul gruppo, puntando le loro lance e gettandosi sui loro corpi.
Ivy aveva previsto attacchi da un momento all'altro, ma quelle guardie sembravano più allenate e forti di com'erano stati Lushen e Tecla. In un niente li atterrirono, imprigionandoli e legandoli, schiacciandoli a terra con scatti fulminei e imprevedibili.
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SILVER SOUL 2 (Fire Flakes)
FantasyNUOVO SEGUITO DI SILVER SOUL(lo trovate sul mio profilo!), romanzo fantasy ambientato tra l'Irlanda e le Terre di Alaron, isola nascosta dal resto del mondo dove guidatori di nuvole, elfi, eredi dei draghi, signori delle rocce e tante altre specie c...