23: Un pessimo tempismo

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-E' stata colpita dalla lancia di Shalenya?- ripetè Nev, sconcertata, reggendo Ayslin tra le braccia con estrema delicatezza. Haol annuì cupamente, il dolore ben visibile negli occhi chiari.

-Ecco perché fatica tanto a riprendersi. Ferite del genere non curate, unite a fratture e lunga prigionia..- Nev sospirò, abbassando gli occhi sul volto della giovane, scostandole una ciocca dal viso e riprendendole le mani poco dopo. Passò poi le dita sulle sue braccia, recitando una serie di formule e litanie.

Darfel assistette alla scena seduto su un masso, sperando vivamente che Ayslin tornasse cosciente. Haol invece era riuscito a mangiare e bere grazie alle sue provviste, e ora era impegnato a trattare una nuvola, cercando di renderla utilizzabile come macchinario.

Il ragazzo si era inginocchiato sulla sua superficie bianca, e i suoi piedi sembravano reggersi perfettamente su quell'ammasso informe di vapore acqueo. Muoveva le mani ed estraeva leve e bulloni dalla nuvola, quasi li stesse magicamente creando dal nulla. Una volta ottenuti abbastanza pezzi li riassemblava, legandoli tra di loro fino a formare volanti, sedili e cinture. Sembrava molto esperto in quelle costruzioni, persino per essere un cloryn, già naturalmente predisposto alla guida delle nuvole.

Il gruppo aveva deciso di lasciare Rairevan a bordo della nuvola, non appena Ayslin si sarebbe ripresa. Darfel e Nev avrebbero poi riaccompagnato Haol e Ayslin a Liksol.

E poi, cosa avrebbero fatto loro due? Nev doveva lavorare, e Darfel, forse, sarebbe tornato alla Guardia di Nevis, anche se non era certo che lo avrebbero nuovamente accettato dopo quella fuga.

Inutile dirlo, non si pentiva affatto della scelta che aveva preso: vedere Haol di nuovo in forze e Ayslin che si riprendeva tra le braccia dell'amica era un sollievo sufficiente a cancellare la tristezza causata dalla perdita del suo impiego.

-Cinque minuti, e qui ho finito!- annunciò Haol, sollevandosi in piedi sulla nuvola e guardando i due ragazzi.

-Ottimo! Anche Ayslin mi pare che si stia riprendendo.- rispose Nev. Lasciò scorrere i polpastrelli sulle tempie della ragazza, tracciandone lenti cerchi.

Darfel si avvicinò a lei. Ayslin era ancora pallida, ma era avvolta da un bagliore giallo e caldo, che sembrava restituirle un po' alla volta la vitalità perduta. Attese ancora un paio di minuti, mentre Nev proseguiva la cura, paziente.

-Ha i nervi deboli.- constatò Nev. Si fermò per un istante, stropicciandosi gli occhi. Dopo aver compiuto tutte quelle cure, si sentiva distrutta, ma voleva comunque proseguire. -Deve aver avuto molta paura. Ma tra poco starà bene- suppose con tono dolce, riprendendo gli incantesimi.

Era così concentrata, ad occhi chiusi con le mani saldamente intrecciate a quelle di Ayslin, che non si accorse neppure che gli occhi azzurri di quest ultima si spalancarono con sorpresa.

Ayslin sbattè le palpebre un paio di volte. Aveva la testa posata sulle ginocchia di Nev, e la sua vista era ancora confusa. Ma sembrava stare abbastanza bene.

Provò a muovere una mano, quella con il polso appena curato, e la appoggiò sul terreno, cercando di tirarsi su in piedi.

Prima ancora di aver visto il cielo, il paesaggio circostante, aveva visto Nev, il suo volto concentrato e le lunghe ciocche rosa ad incorniciarle il viso.

La riconbbe all'istante, nonostante il dolore che ancora provava, o la confusione che le annebbiava la mente: si erano riviste soltanto qualche giorno prima, dopotutto. Ma ancora prima di pensare a quanto fosse strano che un'amica della sua stessa carnefice la stesse curando, si ritrovò a provare un moto di commozione verso quella ragazzache l'aveva salvata impiegando tutte le sue forze. Gli occhi chiusi, la fronte aggrottata, le mani tremanti: doveva certamente essere stanca.

SILVER SOUL 2 (Fire Flakes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora