28: Consigli

63 9 1
                                    



Erik credeva di conoscere bene i sintomi che precedevano i suoi svenimenti: vista appannata, ginocchia che cedono, mancanza d'aria nei polmoni.

Quando accadevano tutte quelle cose, allora crollava, e restava in quel limbo di incoscienza per diversi minuti, senza poter far nulla fino a che il suo corpo non iniziava a ristabilire lentamente un ordine.

Eppure, quella volta si era sbagliato.

Salito sulla nuvola, dopo essersi presentato ad Ayslin, la sua visuale era stata nuovamente ostruita da pallini scuri. Se non fosse stato già seduto, sarebbe probabilmente crollato a terra. A quel punto, si era aspettato di svenire come al solito.

Ma non era successo.

Con i pugni stretti debolmente, mentre chiudeva gli occhi per un paio di istanti, aveva provato a imporsi sul fuoco che si agitava dentro di sé come faceva tutte le volte che lo controllava da fuori.

Basta! Era ora che smettesse, una volta per tutte, di tormentarlo a quel modo. Era lui contro un elemento, e non si sarebbe più fatto schiacciare.

Probabilmente fu un colpo di fortuna, ma dopo un paio di istanti, Erik riaprì gli occhi e sentì di poter respirare di nuovo regolarmente. Si sentiva ancora fiacco, percorso da quel formicolio che gli pungeva ogni centimetro di pelle, ma per fortuna era seduto, e, si disse, poteva resistere. Poteva resistere e non far preoccupare gli altri, che magari potevano decidere di non condurlo in missione con loro. Quell'idea era per lui inammissibile.

-Ehi, tutto ok?- chiese Ayslin, sgranando gli occhi chiari. Ivy gli si avvicinò, lo sguardo colmo di preoccupazione. Erik si affrettò ad annuire, volendo evitare le solite spiegazioni, e andò a stringere la mano che Ivy aveva posato sulla sua con un sorriso.

-Non preoccupatevi, sono solo stanco.-

-Uh, bene! Temevo che la mia minaccia di trattare bene Ivy ti avesse sconvolto troppo- replicò Ayslin con un ghignetto. -Però lo ribadisco, ragazzo: trattala bene, o saranno guai grossi! Ormai l'ho adottata come sorella.-

-Così sembri più una specie di mamma, Ayslin- disse Ivy, ridendo, dando un colpetto sulla spalla dell'amica.

-Naaah, omina delle piante! E' bello vederti al sicuro, nonostante tutti i casini.-

-Già.- convenne Ivy, annuendo. -Ma mi dispiace per voi! Non volevo coinvolgervi..-

-SSSH! Tu eri in viaggio chissà dove, poi rapita dalle spie di Grevor, poi all'accampamento..come potevi sapere di noi! E' solo colpa di Shalenya! Ma lei mi odia da già un sacco di tempo.- Ayslin guardò Erik con una rapida alzata di sopracciglio. -La conosci Shalenya, tu?-

-Purtroppo sì.- rispose Erik, sperando che la propria voce non suonasse troppo fiacca e ancora debole -Non è proprio una gran simpatia! Ma quando l'ho vista all'accampamento, non sapevo che avesse catturato voi. Anche a me spiace di non aver scoperto che eravate imprigionati.-

-Ma basta preoccuparvi, voi due!- li rimproverò Ayslin, scuotendo il capo -Non è colpa vostra, punto! Per fortuna Darfel ha scoperto tutto, e Nev ci ha aiutati.-

Gli occhi di tutti, istintivamente, cercarono le figure dei due ragazzi. Nev era seduta tra Lushen e Tecla e si era fortunatamente risvegliata e rimessa. Le ferite di Darfel, invece, lo avevano indebolito e stancato, dopo l'adrenalina del combattimento. Il ragazzo aveva gli occhi chiusi e l'espressione sofferente, mentre teneva la testa appoggiata alla spalla di Faolan.

-Come stanno, adesso?- chiese Erik a bassa voce, indicando Nev e Darfel con un cenno del capo.

-Nev era svenuta perché il mostro l'aveva fatta cadere a terra di colpo, si è spaventata. Ma è una curatrice ed è resistente, quindi si è già rimessa.- spiegò Ayslin, rassicurandola. -Poi ha curato velocemente le  ferite di Darfel: voleva aiutarci e proteggerci, ma i mostri lo hanno colpito in testa, e ce ne siamo accorti solo dopo un po'. Ora bene, ma deve recuperare le energie, tutto qui.- spiegò Ayslin.

SILVER SOUL 2 (Fire Flakes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora