34: Arrivederci

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-Quindi, che si fa quando arriveremo al castello per liberare i prigionieri?- chiese Ayslin. La ragazza era tutta un fermento: parlava e gesticolava rapidamente, frizzante come al solito. Il gruppo non si era ancora mosso, ma lo avrebbe fatto a breve: tanto valeva iniziare a organizzarsi. -Io posso evocare del vapore, confondere le persone con le correnti d'aria..-

-Io so tirare con l'arco, se può serivire.- disse Tecla, seguendola durante la camminata, stringendosi nelle spalle. -E ero una guardia di Grevor; posso sembrarla ancora, con i mantelli adatti. Potrei distrarre le guardie.-

-Io, beh..se volete delle cure, delle protezioni, ci sono.- si propose Nev.

Ivy si trovava in mezzo al gruppo di amici, pronta ad avviarsi con passo svelto per non rimanere indietro non appena Faolan avrebbe dato loro un segnale. Ayslin aveva detto che la sua nuvola era stata parcheggiata sopra a un monte, raggiungibile tramite una sorta di mezzo volante di cui si era già dimenticata il nome.

Mentre tutti si confrontavano sul piano di attacco e liberazione al castello, la sua mente seguiva la conversazione e cercava di memorizzare quanti più dettagli possibili.

-Ma tu lo fai proprio come lavoro, la curatrice?- domandò Ayslin a Nev, incuriosita.

Nev annuì. -Sì, esatto, da circa un anno.-

-Ma come?! Sei così giovane, quanti anni hai?- ribatté la ragazza, visibilmente sorpresa.

-Beh..più o meno la tua età, ho diciotto anni!-

-Cavolo, e lavori di già!- Ayslin sgranò gli occhi. -E come mai?-

-Studiavo magia, a Istmil- Nev chinò appena il capo, come assorta nei ricordi, ma il tono della voce non lasciava trasparire alcuna traccia di scocciatura, nonostante le continue domande che le venivano poste. -E..beh, dicevano che avevo talento. Sono riuscita a finire la scuola in fretta, non volevo essere un peso per la famiglia di Shalenya. Almeno ora posso guadagnare per conto mio.-

-Ma..- Ayslin la guardò con preoccupazione, passandosi una mano tra i capelli chiarissimi -ti piace, fare questo lavoro?-

-Abbastanza..mi piace aiutare la gente.- Nev abbozzò un sorriso, sospirando. -Però, ci sono ancora tanti sogni nel cassetto che mi piacerebbe realizzare. E forse sono andata a lavorare un po' troppo presto per poter avere tanto tempo libero.-

-Cos'è che vorresti fare?- la incoraggiò Ayslin, che sembrava felice di veder finalmente la ragazza parlare, aprisi con meno incertezza.

-Teatro...mi piacerebbe recitare.- Nev scosse appena la testa, accennando una risata. -So che sembra stupido..voglio dire, mi vergogno a parlare anche con una persona alla volta, figuriamoci davanti a un pubblico.-

-No, invece!- esclamò Ayslin, decisa. -E' il tuo sogno, e se a te piace, non è stupido. Anzi, magari potrà aiutare a sbloccarti un po'. Giusto?- chiese un po' a tutti, lanciandosi un'occhiata intorno.

Anche il resto dei presenti sembrava d'accordo, poiché annuì vivacemente.

-Giustissimo!- esclamò Ivy. -Poi, il teatro è bellissimo.-

-A voi cosa piacerebbe fare, invece?- domandò Tecla, aggiungendo poco dopo -Io studiavo letteratura..vorrei tanto scrivere.-

-A me piacerebbe cantare.- rispose Ivy -Magari, entrare nell'orchestra, qualcosa del genere. Non me ne intendo di musica, ma è da quando sono piccola che mi piace. Me l'ha fatta amare mio padre.-

Mentre parte del gruppo era intento a parlare di progetti, Darfel stava discutendo con Erik riguardo alle armi da utilizzare: era incuriosito dai coltelli da lancio con i pulsanti, e non faceva che tempestarlo di domande. Erik, dal canto suo, era poco informato sulla questione, ma l'entusiasmo che metteva nell'imparare compensava la sua scarsa conoscenza.

SILVER SOUL 2 (Fire Flakes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora