La Seconda Iliade

11. Salvate il soldato Hamster

Un guizzo della coda arancione e l'animale, se così lo si poteva definire, sfrecciò nel bosco senza produrre un rumore.

Jasper era basito. Jazlynn non aveva accennato a nulla del genere, eppure da come non si era scomposta, sembrava conoscere la vera natura di Miss Cadmy.

Con la bocca poco elegantemente aperta rimase pietrificato, mentre la maggior parte delle altre coppie partiva alla volta del bosco per cacciare la volpe. L'entusiasmo di Jasper era scomparso: quella cosa era assolutamente in grado di mangiare qualsiasi persona sotto la stazza di Rob Hartless. Forse addirittura Rob Hartless.

"Allora? Non partite voi?"

La voce di Miss Peak lo risvegliò. Fissò prima lei, poi Gabriel, che pareva avere tanta voglia quanto lui.

"Io non voglio farmi mangiare da quel mostro!"

"Allora non ti resta che essere più bravo di quanto hai dimostrato finora, Mortimer. Oppure sperare che non ti trovi prima lei."

Inaspettatamente Will Brody, il brillante Brody, Dashing Will, andò verso di loro facendo cenno a Jazlynn di attendere un secondo. La cosa di cui più avevano bisogno Jasper e Gabriel era un po' di incoraggiamento, tanto che si illusero che le intenzioni di Will fossero quelle. Poveri, poveri piccoli semidei illusi.

"Non vi preoccupate, ragazzi, la prima caccia è sempre uno shock. Ma sono certo che col tempo imparerete a difendervi."

Dicendo questo posò con nonchalance la mano sulla spalla di Gabriel, per una fraterna pacca mentre questi rispondeva: "Mi chiedo come sia possibile difendersi da una volpe di quelle dimensioni..."

"Ahahahah - una risata argentina che non prometteva nulla di buono - ma non è solo da lei che dovete difendervi! Penso di aver già detto troppo. Ci vediamo alla fine della caccia!"

Corse via assieme a Jazlynn, e i due ragazzi li avrebbero anche inseguiti nella loro corsa verso il bosco, se non fosse stato che Gabriel non faceva cenno di muoversi.

"Dai, Gab! Muoviti!"

"Io... non riesco..."

Jasper afferrò il suo braccio destro per tirarlo, ma l'unica cosa che ottenne fu un tonfo da parte del corpo completamente rigido di Gabriel. Non si muoveva: era marmoreo come una statua. Correre nel bosco era improvvisamente divenuto fuori discussione.

"Ora che non ho un compagno posso essere esonerato, Miss Peak?!"

Sue valutò le condizioni vitali di Gabriel e alla fine alzò le spalle.

"No, il tuo compagno è ancora vivo."

"Ma non può muoversi."

"Embé? Trova una soluzione, o rimarrai indietro."

Nemmeno per un secondo Jasper dubitò che fosse stato Brody con la sua pacca sulla spalla a fare qualcosa a Gabriel... non che non facesse ridere il vederlo lì bloccato mentre mugugnava, tuttavia per una volta avrebbe preferito averlo accanto a rompere le palle piuttosto che inservibile come una pila scarica.

Sue sospirò esasperata. "A volte Scarlett fa il giro largo fuori dalla foresta per mangiare i furbi che attendono al limitare degli alberi. Se fossi in voi mi sbrigherei."

Jasper sentì i capelli alla base della sua nuca rizzarsi come se fossero stati elettrizzati. Non aveva considerato questo nuovo pericolo. All'improvviso sentì l'urgenza di infilarsi nel bosco per trovare un buco in cui nascondersi. Ma non poteva abbandonare lì Gabriel.

Inaspettatamente una sottile voce che non aveva mai udito richiamò la sua attenzione. Si voltò di scatto e vide la strana ragazzina in abito a fiori che gli veniva incontro nell'erba a passi strascicati, come se non avesse la minima voglia di camminare e il suo moto fosse indotto da una forza esterna. Indossava un paio di occhiali a persiana viola e in mano teneva un bicchiere tigrato. Jasper tentò di ricordarsi se l'avesse vista ancora nelle due settimane trascorse lì e improvvisamente rammentò che non aveva mai partecipato a nessun tipo di gioco: stava sempre in compagnia delle due insegnanti o seduta su una sdraio al sole, come se non facesse parte del campo quanto di un mondo a parte. Doveva essere una semidea, ma non si comportava come tale. Non aveva riconosciuto la sua voce semplicemente perché non l'aveva mai sentita parlare.