"Questa roba puzza maledettamente!"
"Cosa ti aspettavi, profumo di rose? È letame. Anche se lo produce un cavallo alato non vuol dire che profumi. Più che altro non capisco come facciano a produrne così tanto! Solo una settimana fa ho pulito e ora guarda che... letamaio!"
Era stato spedito a lavorare assieme ad Helen Bucket. Che bello.
Come era andata la questione? In modo molto semplice. Dopo essere stati cattati da Sue e Scarlett in formato rattoso, entrambi erano stati sentenziati alle peggiori punizioni che c'erano al campo, ognuna pensata appositamente per il proprio destinatario. Per questo motivo era finito lì, mentre Brice, impossibilitato nei lavori pesanti, era rinchiuso nella Casa Grande a ricopiare in bella grafia una montagna di documenti e ricevute. Che bello.
"Ma tu perchè sei in punizione stavolta?"
Helen si scostò un ciuffetto di capelli ribelli dalla faccia con un soffio. Jasper non riusciva a capirla, c'erano momenti in cui il fastidioso folletto sembrava lasciare il posto a un'altra persona, leggermente malinconica.
"Gabriel mi ha tirato un pugno."
"E tu sei in punizione perché qualcun altro ti ha aggredito?"
"Dai, Smith – sbottò – seriamente pensi che Gabriel non abbia avuto nessun motivo per farlo?"
Il ragazzo ci pensò su e non ci vollero che due millesimi di secondo per rendersi conto che la sua uscita era stata parecchio stupida.
"Comunque – riprese lei – stavo prendendo in giro Marissa per il collare al collo. Niente di che."
"È maleducazione prendere in giro i malati."
"Anche far notare agli altri i propri difetti lo è, Smith."
Entrambi rimasero fermi due secondi con le mani strette sulle pale, prima di scoppiare a ridere. Sapevano di non rientrare nella categoria della gente educata. Né l'uno né men che meno l'altra.
"Dai non siamo così pessimi... intendo, io e Gabriel."
"Come coppia fate schifo." Scherzò.
"Sai benissimo a cosa mi riferisco."
Appoggiò il manico della pala sotto il mento e rimase a fissare Helen.
"Sai, all'inizio pensavo che foste i peggiori mai arrivati al campo da quando ho memoria. Eravate così lamentosi, così pieni di vostri problemi da non capire che tutti siamo nelle stesse condizioni. Poi ti ci sei messo tu con l'essere figlio di Ade... Meno male che sei migliorato. Ma la compagnia di quelli della Cinque ti fa bene."
Jasper rimase colpito dalle parole di Helen. Non aveva mai pensato ad una prospettiva diversa dalla sua.
"Stessa cosa per il biondino, non credere. Lui mi sembrava proprio il tipico smidollato pieno di buoni principi che però quando lo si mette alla prova è goffo, tutto fumo e niente arrosto... e invece, guardatevi. Lui ha avuto il fegato di tirarmi un pugno e tu finisci in punizione come uno qualunque. Essere figlio di un Pezzo Grosso ti accorcia la vita e basta, ma non siete diversi da noi altri... e il fatto che lo sappiate è una cosa importante per tutto il campo. Noi semidei abbiamo poco spazio nel mondo dove stare tranquilli, non possiamo permettere che venga ingombrato da degli ego fuori misura."
Con un gesto sapiente la ragazza impilò una consistente quantità di letame sulla pala per poi lasciarlo cadere nel secchio mezzo pieno. L'odore acre le feriva le narici come al solito e la gola le si chiudeva dal disgusto. Avrebbe potuto fare un incantesimo per avere petali di rosa attorno, ma non l'aveva mai fatto. Aveva capito fin dal principio che il meccanismo della punizione non era fatto solo per disincentivare il ripetersi di azioni sgradevoli per tutti, ma soprattutto per essere costretti a pensare. Ed era questo che Helen faceva spalando.
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La Seconda Iliade
FanfictionQuarant'anni sono passati da quando Percy Jackson ha rivoluzionato il mondo. In quarant'anni sono accadute molte cose - piccole e grandi, belle, brutte, bruttissime e 'Trump ha vinto le elezioni' level - eppure il Campo Mezzosangue è sempre qui, pro...