Era da lungo tempo che la mensa non veniva più usata come luogo di un concilio di guerra, più o meno dalla guerra contro i giganti. Sue non era stata presente allora ma aveva la sensazione che il terrore sui visi di tutti fosse stato lo stesso che ora vedeva su quello dei suoi ragazzi. Degli emissari, giunti da Roma. Come missione: trasportare un messaggio...ma che messaggio. Una condanna a morte.
Sì, perché era solo questo che la profezia sembrava alle sue orecchie. Non c'era bisogno di avere il dono della profezia per percepire la quantità di morte e distruzione che traspariva da quelle parole. C'era un piatto con delle patatine e una ciotola di pop-corn, ma le mosche sembravano le uniche interessate. Anche Scarlett sembrava avere lo stomaco chiuso con una tenaglia. I due nuovi arrivati del campo erano i più tesi di tutti, e non si sciolsero nemmeno quando Jason prese a parlare. C'era troppa insicurezza anche nella voce di un eroe del suo calibro, cosa avrebbe mai potuto esserci di buono nella situazione presente?
Immaginate di essere tranquilli in bicicletta, ed improvvisamente vi accorgete che non state più pedalando sulla strada ma siete sospesi in aria, con un enorme burrone sotto di voi. Se siete figli di Giove allora siete a posto, ma nel caso abbiate la fortuna di non esserlo allora ci rendere conto che ne voi ne la bicicletta sapere volare, e che quindi siete spacciati.
Erano esattamente questi i sentimenti e le sensazioni che serpeggiavano. Tra di loro non c'era nessun eroe che avesse mai combattuto più di qualche scaramuccia con i mostri, erano due anni che nessuno riceveva un'impresa! Nessuno degli attuali campeggiatori aveva mai nemmeno ponderato l'idea di partire per una missione suicida con solo due compagni come aiuto. Eppure questa era la prospettiva più rosea.
"Avete sentito quello che hanno detto. Una nuova profezia è stata pronunciata e campo Giove è in pericolo. Dobbiamo restare uniti per fronteggiare anche questa minaccia!"
"Non capisco cosa c'entriamo noi con tutto questo!" Si alzò una voce tra quelle di tutti. "È campo Giove ad essere in pericolo contro un nemico che non si conosce, perché dobbiamo partire noi?"
Scarlett si voltò a cercare colui che aveva parlato, ma un mormorio ad onda si estese tra tutti i presenti: dal malcontento serpeggiante, pareva che la buona parte del Campo fosse d'accordo con il loro portavoce.
"Silenzio, per favore." Chiese Sue stancamente ma con il suo tono perentorio. "Come ha fatto il vostro compagno, se qualcuno ha delle ulteriori obiezioni si alzi e parli. Oppure se non ne ha stia seduto a mugugnare nel suo cervello senza disturbare. La questione è seria, Campo Giove non è al di fuori delle nostre responsabilità, anzi dovrebbe rientrare tra le priorità quindi lasciate parlare i nostri fratelli romani. Grazie."
"Campo Giove non può difendersi da solo – iniziò Tomika – solo noi siamo riusciti ad uscire." Il silenzio calò pesantissimo. Questa era una novità.
"In che senso solo voi?" Chiese la capo casa di Tyche.
"Nel senso che da quando è iniziato questo problema delle sparizioni abbiamo provato più volte a uscire per vedere se ci fosse qualche causa esterna ma ogni volta che qualcuno provava a varcare la porta, ricompariva immediatamente come se fosse rientrato immediatamente. Questo finchè i libri sibillini non hanno detto la profezia a noi approvando l'impresa di salvare campo Giove. Allora noi tre siamo riusciti ad uscire."
"Quindi – continuò la figlia di Tyche – ripeto che la missione dovrebbe essere responsabilità vostra."
"Io non penso." Si intromise per la prima volta il signor Grace, seduto rigido di fianco a Gabriel. "Penso che la loro missione di salvare Nuova Roma non sia così semplice. Potrebbe essere che la loro missione fosse semplicemente portare qui la profezia."
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La Seconda Iliade
FanficQuarant'anni sono passati da quando Percy Jackson ha rivoluzionato il mondo. In quarant'anni sono accadute molte cose - piccole e grandi, belle, brutte, bruttissime e 'Trump ha vinto le elezioni' level - eppure il Campo Mezzosangue è sempre qui, pro...