capitolo 31

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Due giorni, due giorni sono passati dall'ultima volta che l'ho visto e dalla sua telefonata. Non so se ha provato a cercarmi, o se gli altri mi hanno chiamato, ho spento il telefono. Sono chiusa in casa mia, a Bologna, non mangio, non bevo. Rimango solo sul letto a fissare il soffitto. Mi alzo solo per andare in bagno. Mi chiedo com'è possibili che tutt'un tratto è tornato quell'Arianna piena di insicurezze, e di paure. Come ho fatto a ridurmi così. Dovrei solo pensare a Sanremo, ma ogni volta che provo a chiudere gli occhi, immagini di Piero con quella zoccola mi invadono la mente. Quindi evito anche di dormire. Sto semplicemente a letto in stato vegetale. Con un pigiama di cotone leggero addosso, E le sue magliette sparse per il letto, con addosso le mie lacrime e il suo odore.



Sento il Campanello suonare. Spero solamente che non sia ancora la mia vicina di casa, che con la scusa dello zucchero o di qualsiasi alimento mancante, viene a controllare cosa faccio in casa.



"Chi è?" chiedo da dietro la porta senza aprire.



"Ignazio" dice una voce da dietro la porta. Mi ero dimenticata che lui abitasse nello stesso condominio, e che quindi ha le chiavi del portone. Apro la porta e davanti mi ritrovo anche Gianluca e Piero Con in mano un mazzo di Rose rosse. Dietro ancora di loro ci sono Barbara e Michele che probabilmente stanno controllando il mio stato di salute, visto che non rispondo a nessuno da due giorni, e il padre di Piero, nonché mio suocero.



Mi guardano dalla testa ai Piedi, e i due ragazzi si tirano indietro, mentre Piero si fa avanti e prende la parola.



"Ti devo spiegare un paio di cose: Qualche settimana fa Marco mi ha inviato dei messaggi, in cui mi diceva che se non ti lasciavo avrebbe ostacolato la tua carriera. Io gli ho detto di non rompermi e di lasciarci in pace, difendendoti ho detto di rovinare la mia carriera e non la tua." Fa un piccolo sospiro, mentre io lo guardo con gli occhi di ghiaccio, cercando di non provare alcuna emozione "quella donna è una nostra fan. È arrivata davanti all'hotel. Anche gli altri hanno fatto le foto con lei. Poi me la sono ritrovata davanti alla mia camera" mi gira un po' la testa, forse questa parte non la voglio sapere. Mi appoggio allo stipite della porta e gli faccio segno di continuare. "Ho chiamato la sicurezza, era vestita in condizioni pietose, e l'ho fatto portare via. L'ha mandata Marco, lui l'ha confermato. È stato denunciato per calunnie." Conclude Piero



"E perché mi hai detto che mi hai tradito?" chiedo con il fiato che continua a mancarmi.



"Perché volevo allontanarti da me, e perché vorrei vederti felice di poter partecipare a Sanremo." Risponde semplicemente. Prendo il mazzo di rose e gliele tiro letteralmente addosso facendolo indietreggiare. Ignazio e Gianluca lo fermano per le braccia, cercando di non farlo cadere per terra.



Chiudo la porta alle mie spalle, mi ci appoggio con le spalle e mi faccio scivolare mettendomi le mani sui capelli e piangendo silenziosamente. Gli altri sapevano tutto, sicuramente. E mi hanno tenuto all'oscuro di quello che stava succedendo. Ma che vuoi che me ne freghi di Sanremo, se non ho nessuno con cui condividere questa esperienza. O meglio, se non ho LUI con cui condividere quest'esperienza.



Sento Bussare insistentemente alla porta, e la voce di Piero che mi prega di lasciarlo entrare. Chiudo a chiave, facendogli capire che non ne voglio sapere niente. Mi siedo rannicchiata sul divano, con gli occhi puntati alla porta, nonostante in questa posizione mi stia venendo il torcicollo.



"Va bene. Non aprirmi. Io dormo qui stanotte" dice infine. Sento che i ragazzi lo sgridano, perché capiscono che forse ho bisogno un po' di tempo. Io accendo la televisione, per poter non ascoltare più le urla provenienti da Fuori.



Mi addormento poco dopo. Dormo qualche ora, e poi mi sveglio, sempre con lo stesso incubo, ma con due occhi diversi, quelli di Marco.



PIERO

Love Him Is RED || Piero Barone, Il Volo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora