Love Him Is RED || Piero Barone, Il Volo

capitolo 6

-Loving him is like driving a new Maserati down a dead end street-

Inizia cosi la canzone che ho scritto quella sera, dopo la cena con Piero. Ogni volta che provo a cantarla penso a lui. La cosa mi spaventa parecchio, non è da me provare queste cose. Non sono più abituata alle storie fisse, da quando ho iniziato la mia avventura su YouTube ho avuto solo fregature con i ragazzi, e ho sempre più paura di illudermi.

-love him is red- rosso come i suoi occhiali, che circondano quegli occhi color cioccolato. Ma cosa sto dicendo?! Come posso amare una persona così, senza nemmeno averla conosciuta fino in fondo.

Le canzoni sono state incise, il disco uscirà a settembre, e tutto procede a meraviglia. Abbiamo iniziato il tour estivo e ci impegnerà tutto il mese di giugno e luglio. Per poi fare gli ultimi concerti ad agosto. Mi hanno detto che se firmerò il contratto potrò esserci nel tour 2016 dei palasport.
E io ho deciso di firmarlo, non vedo l'ora di dirlo a Michele questa sera: è il 24 giugno e ci sarà il concerto a Roma, è anche il compleanno di Piero. Spero saranno felici della mia decisione, anche perché ho ricevuto una proposta di fare un disco, e la casa discografica mi richiede un nome di un manager. E solo ora capisco che torpedine è ciò che voglio.

Proprio mentre sono immersa nei miei pensieri mi ritrovo davanti alla Camera di Piero, sono le 8 di mattina, e sicuramente preciso com'è sarà già sveglio, nonostante ci dobbiamo vedere con gli altri alle 10, voglio fargli gli auguri, e dirgli della mia decisione.
Busso alla porta, e lui non tarda ad aprire.

"Buon giorno!!!!" Gli salto al collo per abbracciarlo "auguri milfona!" Gli dico schernendolo, so quanto tiene a non sembrare vecchio

"Ma quale milfona?! Ho solo 22 anni! Milfona ci sarai tu" dice facendo il finto offeso, senza però lasciare la presa dell'abbraccio.

"Scemo!" Finalmente mi stacco, stavo soffocando. "Devo dirti una cosa.."

"Vieni entra, che ho paura di dovermi sedere" ride, come se avesse fatto una battuta, ma che io ovviamente non capisco

Appena entro svuoto subito il sacco, così sull'unghia, senza nemmeno pensarci a ciò che dico. Inizia il mio solito problema: la logorrea.

"Allora, fammi parlare, perché devo vedere la tua reazione, per poi immaginare quella degli altri e di mia mamma." Dico per poi fare una pausa, riprendo fiato "Sony mi ha contattato mi ha proposto di fare un disco, così io gli ho detto 'ficooooo quando si comincia?' Allora mi hanno chiesto se avevo un manager, ma io non ho un manager, e allora ho detto 'no, ma lo sto cercando'. E loro mi hanno dato un po' di tempo, tipo un mese, per trovare il manager sennò me ne danno uno loro. E allora subito ho pensato a Michele, cioè è lui l'uomo che sto cercando. Ovviamente anche Barbara eh... dobbiamo anche andare a fare shopping io e lei, oppure a bere un aperitivo, oppure al sushi. Cos'è meglio secondo te? Shopping, aperitivo o sushi?!"

Piero rimane in silenzio e dopo qualche minuto mi abbraccia fortissimo, sussurrandomi "sono felice che tu abbia scelto di stare con noi".
Poi si stacca e si fa serio, mette apposto i suoi occhiali e mi fissa, per poi prendermi la mano

"Oggi, arriverà un'altra ragazza, che si sta combattendo con te il tuo contratto. Devi dire a Michele che hai scelto, non temo sia più brava di te, ma lei è molto competitiva. Farebbe di tutto. E io voglio te." Mi perdo nei suoi occhi. Ma aspetta....... lui vuole me?!

"Che vuoi dire con 'io voglio te'?!" Dico togliendogli la mia mano dalla sua.

"Scusa mi sono allargato, non dovevo dir...." lo fermo, lo bacio, non riesco a resistere alla tentazione, la mia lingua cerca la sua, e finalmente mi rilasso, mentre con le sue mani mi accarezza i fianchi.