capitolo 35

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Firenze: Dio mio com'è bella. Così Ricca di storia e di cultura. Finalmente è arrivato il grande giorno del concerto tributo ai tre tenori. Piero è un fascio di nervi, ed io sto cercando di mantenere la calma, per poter far calmare lui. Hanno provato per qualche giorno con Placido Domingo, come direttore d'orchestra, mentre io e le fidanzate siamo andate in giro per Firenze. Ora sto aspettando la mamma di Piero nella hall dell'hotel. I miei genitori e mio fratello sono rimasti a Milano, mi raggiungeranno a Verona, alla chiusura del concerto del tour europeo.



"Ciaooo!!" mi saluta Mariagrazia, abbracciandomi.



"Ciao, Mariagrazia!!" dico ricambiando l'abbraccio. "Come stai? Mamma mia sei bellissima!! Sei stata promossa?" chiedo a quella che ormai è mia cognata.



"Grazie!!! Si, sono stata promossa!"



"Non avevo dubbi. Sei bravissima!" dico sorridendo



"Ariannuzza bella!!!" sento chiamarmi ancora, questa volta dalla signora Eleonora.



"Salve signora!!" dico per poi salutarla con due baci sulle guance



"Ma dopo un anno, mi chiami ancora signora?!" mi chiede Ridendo "Forza fatti vedere!!!" dice facendomi fare qualche passo indietro "Come sei bellilla!!" dice in siciliano, facendomi ridere leggermente.



"Piero sta facendo ancora le prove, è al teatro. Adesso facciamo colazione e lo raggiungiamo" dico sorridendo, e andando verso il bar dell'hotel.



"Ari... dobbiamo parlare un attimo..." mi dice mia Suocera. Annuisco, e mi siedo con lei nei divanetti, mentre Mariagrazia va a prenotare un tavolo per la colazione.



"Ho saputo di tuo fratello..." mi dice prendendomi la mano. "Come sta andando?"



"Mi ha spiazzato. ha messo in discussione molti equilibri che mi ero creata. Piero mi sta aiutando, ma non è per niente facile" le dico sinceramente, mentre mi prende la mano. "Mi è mancato, ed ora è strano averlo qui..." mi vengono le lacrime agli occhi, tanto che sono costretta a guardare in altro per evitare di Piangere, ma inevitabilmente le lacrime scendono, tanto che Eleonora mi abbraccia.



"Arianna! Che succide?" chiede Gaetano vedendomi versare qualche lacrima. Cosa più unica che rara, visto che sono sempre quella con il sorriso sulle labbra.



"Niente Gaetano! Tutto passato! Vai da Mariagrazia che ha prenotato il tavolo. Facciamo colazione e andiamo dal figlio numero due" dice Eleonora facendomi ridere per l'appellativo dato a Piero.


"Mariagrazia è la numero 3." Dice Per chiarire Gaetano "E Franz, che sta arrivando il numero 1" dice indicando le scale che portano le camere, dove si Intravede il primo Barone scendere.



Mi alzo anche io, e mentre i genitori si avviano al tavolo io aspetto Franz che mi saluta poi calorosamente.



"Cognatina!!" mi dice abbracciandomi "Come stiamo andando? Piero mi ha detto del primo provino passato."



"Piero vi dice un sacco di cose!" dico ridendo, mentre con lui mi avvio alla sala colazioni



"Piero quando parla di te è un fiume in Piena. Arianna di qui, Arianna di là... Ti ho già detto che Arianna... è arrivato a dire che Arianna fa gli arancini in modo particolare, ma non sa spiegare come!"



"Ha detto a mia suocera che cucino gli arancini in modo Particolare???? Mi vuole morta quindi???" dico facendolo ridere.



"Ma figurati!!" dice tranquillizzandomi.



"Comunque l'unica cosa particolare, è che io non li friggo, ma li faccio al forno. Tutto qua." Dico ridendo.



Arriviamo in sala, e facciamo colazione insieme agli altri. Dopo un'oretta raggiungiamo i ragazzi alle prove. Ci sono tutti gli altri famigliari, che li stanno ad ascoltare. Mi blocco vedendo Placido Domingo dare le ultime direttive per l'esibizione di stasera. Mi emoziono vedere Piero così vicino al suo idolo, e così assorto ad ascoltarlo e assorbire tutti i suoi insegnamenti. Come Gianluca e Ignazio, che ascoltano anche loro con ammirazione il Maestro. Ad un certo punto, mentre i ragazzi sono in platea in pausa, vengo chiamata dal maestro sul palco, deve avergli detto qualcuno che so cantare. Sono sorpresa, non ero nemmeno in piedi, né seduta in prima fila. Mi chiede se so Granada, e me la fa cantare con un arrangiamento lirico. Arrivo a fatica alle note alte, ma alla fine riesco a cantarla fino alla fine, senza fare nemmeno tanti errori. Mi fanno tutti i complimenti, compreso il maestro che mi stringe velocemente la mano, sussurrandomi qualcosa come "Ci vediamo dopo"

Love Him Is RED || Piero Barone, Il Volo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora