capitolo 29

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PIERO


La prima settimana di tour americano è già passata. I concerti sono stati un vero e proprio successo, abbiamo riempito tutti i teatri, e le fan erano entusiaste. Oggi è il nove febbraio, tra due giorni è il compleanno di Gianluca, e ancora non sappiamo esattamente che fare.


Sono in camera, sono le sette di sera, e dopo una breve doccia sono pronto per andare a cenare. Per fortuna oggi non c'è nessun concerto, ma comunque non è stata una giornata di stop, visto che abbiamo provato per il concerto di domani sera.



Scendo nella hall, sono il primo, come al solito, c'è solo barbara ad aspettarci. Mi avvicino a lei e la saluto con il sorriso. Mando un messaggio ad Arianna, visto che oggi ho provato a chiamarla, ma risultava non raggiungibile. Mi sembra strano che abbia il telefono spento, quando lei è quella che vive con il cellulare in mano, con tutti quei social che deve controllare.


Ci sediamo nelle poltrone in attesa degli altri, quando improvvisamente sento una voce.



"Hola dumbito!!!!"



"Barbara, mi manca così tanto Arianna che ho le allucinazioni" dico ridendo "mi sembra di aver sentito la sua voce."



"Anche a me sembra di averla sentita..." mi risponde Barbara perplessa.



"Piero! Barbara! Ciao!!! Che fate lì da soli?" sento di nuovo dire da quella voce fin troppo famigliare. Alzo lo sguardo e la ritrovo davanti a me, con quel jeans aderente scuro che mi fa impazzire, e un maglioncino a maglie larghe rosso scuro di lana, e la giacca in pelle.



"Arianna??" chiedo meravigliandomi "ma che ci fai qui? Oggi è il nove!!" dico alzandomi in piedi, mentre barbara è ancora sconvolta



"Arianna ti avevo detto di stare a casa almeno fino al 10!" dice barbara ammonendola



"Ma infatti!!! Stando a vedere il fuso orario italiano, oggi è il 10! Tu non mi avevi detto che fuso orario seguire. Così ho fatto di testa mia..." dice alzando le spalle e facendomi ridere. Prendo le sue valige e dico al receptionist di portarle in camera mia.



"ciao Piero, ciao Arianna." Dice Gianluca arrivando nella hall con il telefono in mano "No, aspetta, Arianna?!"



"Ciao Gianluchino!!!! Come stai?" chiede abbracciandolo stretto al collo.



"Arianna cosa fai qui????" chiede Ignazio disperato ne vederla davanti a lui.



"Non vi sono mancata???" chiede Facendo labbruccio



"Si, a me tantissimo" dico io, facendomi di conseguenza prendere in giro dagli altri.


"Amoreeee" mi stringe forte. Oggi è particolarmente affettuosa.


Dopo aver aspettato anche mio padre, e la mamma di Gianluca, che salutano anche loro calorosamente Arianna, andiamo nella sala pranzo dell'hotel, e ci mettiamo a tavola.



"Allora, vi devo raccontare un paio di cose: avete presente mio padre?"



"Si, più o meno" ironizza Barbara sulla domanda appena fatta da Arianna.



"Bene, ha deciso di comprare un maneggio, e io odio i cavalli. Cioè no, tutto tranne i cavalli. Mi fanno paurissima." Dice rabbrividendo. "Comunque vuole aprire in questo maneggio una specie di dopo scuola con professionisti, per ragazzi disabili, e tra tutte le cose che dovrei fare, lui vorrebbe che ogni tanto io vada a fare qualche lezione di musica, visto che ho una licenza per insegnare."



"Mi piace! Potrei portare un mio cavallo lì" dice Ignazio, entusiasta per l'idea di mio suocero.



"Ignazio non alimentare la pazzia di mio padre!" Dice facendo ridere tutti "A dire la verità, io insegnavo già musica, e canto nella scuola di nonno. Poi però ho iniziato a seguire questa strada e non ho più tempo. Ho un sacco di bambini a cui sono affezionata..." dice sorridendo. "Quindi sono contenta che papà apra questa scuola, è strano, speriamo che vada bene..." dice sospirando.

Love Him Is RED || Piero Barone, Il Volo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora