Entro in studio lentamente. O meglio entra prima la mia pancia e poi io. Ormai sono alla fine. Manca davvero poco. Infatti oggi è il 10 febbraio. Entro nella 39esima settimana. Sono qui perché ho una piccola intervista. Barbara mi segue, è diventata la mia autista. In più il volo è impegnato nello studio di un copione per un film, sull’opera, rimandato di un anno, anche perché troppo occupati.
“Ciao, vi prego ditemi che è già arrivata questa.” Dico entrando e chiedendo subito della giornalista.
“sala riunioni. Le abbiamo chiesto massima riservatezza sulla gravidanza.” Dice Michele
“grazie” dico stanca
“grazie a te, sennò mi sarei dovuto subire altre 4 telefonate” mi risponde Michele porgendomi una bottiglietta con il succo.
“insistente la giovane” arriviamo alla porta. Mi fermo e faccio un bel respiro. Il fiatone, maledetta pancia.
“entro anche io…” mi dice Michele tranquillizzandomi
“come si chiama il giornale?”
“diva e donna” alzo gli occhi al cielo. Poi sfodero il mio sorriso più finto ed entro nella sala riunioni. Michele sorride e mi segue.
L’intervista è in formale, mi fa qualche domanda, sulla carriera, sul mio disco, e sui vari successi. Ogni tanto sento dei dolori poco forti alla pancia. Non cci faccio caso, e continuo l’intervista. Non va nemmeno tanto sul personale. Mi fa solo gli auguri, e mi chiede quanto manca al parto. Rispondo sorridendo. È poi finalmente se ne va. Rimango ancora un po’ con Michele che mi fa compilare un paio di cose sulla maternità.
“da oggi non ti voglio più vedere in studio” mi da un foglio e io sorrido
“lo spero Michele. Quando mi muovo creo spostamenti d’aria talmente forti, che causano mareggiate dalla parte opposta del planisfero” gli rispondo alzandomi lentamente. Quando mi alzo sento una fitta un po’ più forte, mentre Michele ancora se la ride. Mi appoggio al tavolo e cerco di mantenere la respirazione.
“ohi…” mi dice Michele preoccupato.
“è una contrazione”dico io dondolandomi “calma” continuo a respirare fino a che il dolore svanisce piano piano “finita….”
“dovresti calcolare quanto durano… e ogni quanto”
“lo so” è passata, però prendo il telefono e apro l’applicazione per il conteggio delle contrazioni. Pronta ad avviarlo. Piero ha insistito che la scaricassi “andiamo in salotto. Sento la voce dei ragazzi da qui.”
Lui annuisce e mi aiuta ad andare da loro. Appena arrivo mi siedo su una sedia rotante: è decisamente più comoda di quel divano in pelle.
“Piero arianna prima ha avuto una contrazione. Vedi tu che fare” dice Michele con tranquillità.
“dobbiamo cronometrarle e controllare che vengano ogni 10 minuti…” dice lui calmo, ma lo vedo che sta iniziando ad impallidire.
“Piero non svenire” dice barbara tranquilla. Io rido. Poi inizio a parlare di altro, distraendo tutti dall’argomento parto. Infatti le contrazioni non le sento per un bel po’. Sarà stata una di quelle preparatorie.
Per fortuna abbiamo la cartelletta medica e la valigia in macchina, perché dopo mezz’ora sento la pancia che si irrigidisce di nuovo, smetto di seguire il discorso di Martina sulle scarpe, e su altre cose che non ricordo. Tengo le maniglie della sedia, rimanendo però tranquilla.
“fai partire il cronometro” dico quando sento il dolore iniziare di nuovo. Piero prende il telefono, lo sblocca e fa partire il timer “continuate a parlare non fissatemi mentre soffro”
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Love Him Is RED || Piero Barone, Il Volo
Fanfiction"...Ed è proprio da quell'incontro di 6 anni fa che inizia la mia storia, la mia avventura in giro per il mondo." Questa è la storia di una ragazza con un sogno, e grazie all'amicizia,e forse anche a qualcosa di più, riuscirà a realizzarlo. Decisio...