[ciao bellissime! Eccomi finalmente con un nuovo capitolo! Sto pian piano scrivendoli tutti, e visto che ero molto presa dalla scrittura mi sono completamente dimenticata di pubblicare! Spero che il capitolo vi piaccia! Bacini!!]
Ed eccomi qui, circondata da scatoloni, non so nemmeno da dove cominciare. Mi guardo in torno, sto nel mio nuovo studio, tutti i mobili da montare, l’unica stanza completamente smontata, mentre le altre camere sono tutte complete.
Le mie amiche sono qui con me, mi stanno aiutando a svuotare le scatole dei vestiti, e a mettere in ordine la cabina armadio. Siamo completamente immerse nel lavoro, e nel frattempo chiacchieriamo tra di noi.
“Allora, con Piero? Come sta andando?” mi chiede Francesca, mentre sta piegando le mie magliette da mettere via.
“Bene, tra poco dovrebbero venire qui a darmi una mano.” rispondo sorridendo.
“E stanotte Piero rimane qui?” mi chiede Ilaria ammiccando.
“Eh, già” rispondo con aria maliziosa “mi manca, davvero tanto.,,” abbasso lo sguardo. Penso di essere diventata rossa.
“Ari, sei innamorata…” dice Ilaria applaudendo come una cretina.
“Ti prego smettila! È imbarazzante…” mi copro gli occhi imbarazzata. Sento squillare il telefono, è Gianluca, mi alzo da terra e rispondo. “Gianluca! Dimmi tutto! Non riuscite a venire?” dico rassegnata
“Arianna, ascolta, ti chiamo contro la volontà di Piero. Ci siamo persi… ti prego vienici a prendere” dice Gianluca.
“Ignazio si è perso, non io!” sento Piero urlare.
“Ma chi minchia dici? Mica sto guidando io!! Fituso!” si difende Ignazio, mettendo in difficolta Piero
“Ti prego aiutaci.” Mi supplica Gianluca. Mi metto a ridere, e mi faccio dire dove si trovano esattamente, e scopro che sono nella via adiacente al mio palazzo, ma dato che è vicino a una zona ZTL, hanno difficoltà ad arrivare.
Lascio le mia amiche a casa, spiegando che li avrei raggiunti. Scendo dal palazzo e vado nella via e li trovo con le 4 frecce accostati ad una macchina, mentre stanno sicuramente litigando tra di loro. Vado dalla parte del guidatore, dove trovo un Piero gesticolante, apro la portiera e lo guardo con sguardo severo.
“Femminuccia.” Dico solamente. Lui mi guarda, con le mani ancora a mezz’aria, “Fuori dalle palle. Qui guido io”
“Meno male… Arianna salvami ti prego…” dice Gianluca, Mentre Piero scende dall’auto con l’aria da cane bastonato.
“Non ti preoccupare. Ci penso io adesso.” Sento Ignazio borbottare qualcosa “E tu zitto! Non c’era bisogno di litigare. Guardate che faccino che ha Gianluca! Ma che gli avete fatto???”
“Mi hanno trattato male! Mi hanno detto che sono stupido e che non servo a niente visto che non so guidare. Io lo avevo detto che non potevamo passare qui… io li capisco i cartelli!” dice con l’aria da vittima
“Poverino!!!” gli prendo le guance e lo stritolo forte. “Adesso Andiamo a casa! Ci sono altre due pazze pronte a farti le coccole! E indovina!! Ho una nutella in dispensa da mezzo chilo!”
“Meno male che ci sei tu!” mi abbraccia poggiando la testa sulla mia spalle “E poi stasera sushi! Che bello! Ti voglio bene!” mi dice continuando ad abbracciarmi.
“Oh! Gianlù. Togli le mani dalla mia fidanzata! Andiamo a casa che ti devo montare la scrivania”
“Arianna posso prendere anche io un po’ di nutella?” mi chiede ignazio facendo la faccia da cucciolo.
“Solo se chiedi scusa a Gianluca!” rispondo.
Lui Non risponde, così metto in moto la macchina e dopo qualche minuto arriviamo sotto al mio palazzo. Parcheggio velocemente e finalmente saliamo.
“Siamo arrivati!!!!” urlo entrando in casa, l’entrata dava direttamente nel salotto che per fortuna era completamente in ordine, da un arco si vede la cucina, che da ovviamente sul salone. E poi sempre da un arco si arriva alla zona notte, la mia camera con lo studio adiacente, il bagno, bello grande, e la cabina armadio. Sono molto orgogliosa della mia nuova casa. Ne vado fiera. È il frutto di molti miei sforzi e sacrifici.
“Ari! Ho visto un vestito che mi piace! Me lo presteresti? Questa sera devo rimorchiare in discoteca!” dice Francesca entrando in salotto con un vestito nero tutto ricoperto di paillettes scoperto sulla schiena e con le maniche a tre quarti. “Buona sera!” saluta i ragazzi sorridendo
“Francesca, quel vestito è di Guess, ho sudato per comprarmelo. Se me lo rovini io ti rovino la vita a te!”
“Buona sera! come state?” chiede Ilaria
“Bene! Voi tutto bene?” risponde Gianluca divertito dalle mie amiche.
“Certo! Alla grande!” risponde francesca “Ah Ignazio ho sentito Alessandra…” dice tornando nel corridoio.
“Come hai sentito Alessandra?! Che ti ha detto?” chiede mentre lo aiuto a togliersi la giacca. Nonostante sia solo il 25 settembre a Milano inizia a fare fresco.
“Piero! Ti devo parlare..” gli dico nell’orecchio mentre Gianluca e Ignazio stavano discutendo di cose a me ignote insieme alle mie due amiche, che nel frattempo si erano entrambe trasferite in sala.
“ora?” mi chiede confuso
“Vieni in cucina!” lo tiro per la mano, e lui mi segue senza protestare.
Lo faccio sedere e gli offro qualcosa da bere, o da mangiare, ma lui rifiuta gentilmente, mentre mi incita a dirgli ciò che gli devo dire.
“Ho prenotato la visita per la pillola.” Gli dico tutto d’un fiato “è tra 2 giorni, la mamma di Ilaria è riuscita a trovarmi un buco prima!”
“Quindi sei proprio decisa…” mi dice un po’ dispiaciuto. “Lo sai che non è proprio necessario, no?!”
“Ma hai qualche malattia venerea o qualcosa del genere?! Perché non capisco questo tuo ripudio nei confronti della pillola!” dico scocciata “Sapevo che non dovevo dirtelo, dovevo fare tutto da sola!” dico scocciata.
“Sono sano come un pesce, ma voglio assicurarmi che stai prendendo una decisione giusta. Non vorrei ti sentissi obbligata.”
“è una mia scelta, e mi va bene così!”
“Volevo tornare a Naro, prima della nostra partenza in Messico, ma ti accompagno, quindi rimango qui a Milano. Molto volentieri.” Mi dice avvicinandosi a me, circondandomi il bacino e facendomi scontrare con lui.
Avvolgo le braccia intorno al suo collo, e mi lascio trasportare. Lo bacio, dolcemente, delicatamente, mentre gli accarezzo la nuca.
“Arianna!!! Piero!!! Non vi possiamo lasciare un attimo da soli che vi appartate come due adolescenti arrapati!” urla Francesca entrando in cucina con gli altri.
“Allora, la finite di limonare? E piuttosto, Arianna, ci dici da dove cominciamo?” mi chiede Ignazio sorridendomi.
“Ho trovato uno scatolone, datato 2009 e volevo aprirlo insieme a voi, poi devo finire di montare i mobili dello studio. Il resto come avete visto è terminato” dico sorridendo
“Ari, devo dirti una cosa!” dice ilaria abbassando lo sguardo “Mi ha mandato un messaggio Denise”
“Ho capito! Vai pure! Ci vediamo domani!” dico sorridendole
“TI adoro! Lo sai no?!” mi dice tutta entusiasta “Posso prendere qualche tuo vestito anche io? Così sembro uno spaventa passeri!!” dice ridendo. E così mi ruba un pantalone in pelle e un maglioncino, abbinato al giacchino. Ecco cosa vuol dire avere amiche con la tua stessa taglia. Finisce che ti ritrovi senza vestiti senza sapere come cavolo hai fatto.
“Volete anche voi dei miei vestiti?” chiedo ai ragazzi, ridendo
“secondo me starei bene con dei vestiti da donna!” Dice Gianluca facendomi ridere. “Ma che ti ridi?!” dice per poi mettersi a ridere anche lui
“Comunque anche tu Ari sei una ladra di vestiti!” dice Piero facendomi l’occhiolino “durante il tour avrò perso 5/6 mie magliette!”
“Aspetta!!” Francesca si alza in fretta dal divano su cui siamo seduti, e corre verso il mio cassetto dei pigiami “Queste Piero?!” gli porge delle magliette.
“Si! Meno male le ho trovate, temevo di dover andare in giro nudo!” prende in mano le maglie e mi guarda, gli faccio il labbruccio da bambina “Ho capito. Francesca rimettile pure dove le hai trovate. Grazie.” Le ridà le magliette, e io lo abbraccio forte.
“Io invece ho capito un’altra cosa.” Ignazio si alza, ci fa staccare e si mette in mezzo a noi “Tu da una parte, e tu dall’altra. E se vi vedo ancora scambiarvi saliva, sarà peggio per voi. Arianna prendi quello che ci serve per incominciare.”
Prendo lo scatolone datato 2009, non l’ho nemmeno aperto vedere cosa ci fosse dentro, voglio farlo con loro. Lo porto in salotto e mi provo a sedere vicino a Piero, ma subito Ignazio mi guarda con uno sguardo severissimo, così sono costretta spostarmi ed a mettermi dall’altro lato.
Dopo qualche minuto io sono distesa a terra con le mani sulla pancia per le risate. Abbiamo trovato foto imbarazzanti mie e di Gianluca, che ci eravamo scattati e che io saggiamente avevo fatto sviluppare chissà per quale motivo. Ne avevamo trovate di tutti i colori, e anche Gianluca stava morendo dalle risate.
“Ma come cavolo eravate messi?!” dice Francesca continuando a guardare le foto.
“Ma questo album è tutto vostro?!” chiede Ignazio io annuisco cercando di riprendere fiato insieme a Gianluca “Ma qualcosa con noi?!”
“Credo proprio di Sì!” rispondo per poi cercare nella scatola. Trovo un diario, e un album. Il diario datato 2008-2009, e l’album con la scritta colorata “TI LASCIO UNA CANZONE”. “Guarda credo sia questo.”
Mi siedo vicino a lui, e iniziamo a sfogliarlo. Ci sono foto con me, con qualsiasi personaggio famoso, e solo le ultime tre foto sono con loro. In una siamo carini e coccolosi, in una posa pressoché normale. Nella seconda io sono in braccio a Ignazio, e gli altri ragazzi sono a fianco a noi, sorridenti. Ma quando arriva l’ultima foto ci rimettiamo tutti a ridere come dei cretini. Ci siamo io, Ignazio e Gianluca che con le mani dietro le orecchie le tendiamo verso l’esterno e una faccia da dementi, mentre Piero ci guarda come un cane bastonato, visto che lo stiamo evidentemente prendendo in giro.
“Maria santa!!” dice Ignazio mentre si porta una mano sullo stomaco “Non so se sia peggio questa foto, o quella con te e Gianluca e gli occhiali da sole da sfigati!”
“e il diario?!” chiede Gianluca prendendolo in mano, asciugandosi le lacrime che si erano andate a formare negli angoli degli occhi.
“Non è segreto, penso, non mi ricordo!” dico alzandomi e andandomi a sedere vicino a lui
“Beh, leggiamo la parte del periodo in cui facevamo ti lascio una canzone!” dice aprendolo e cercandone le parti.
Inizia a leggere, legge la parte di quando ho fatto il provino, facendomi venire in mente le emozioni che avevo provato in quel momento. Salta qualche pagina leggo anche io qualche frammento, ricordando poi un altro ragazzo che partecipava al programma che stava, bene o male antipatico a tutti. Ma poi tutta la serenità e tutte le risate si vanno a spegnere quando arrivo alla parte clou del diario.
“Io e Gianluca ci siamo fidanzati?!” rileggo ad alta voce per la quarta o quinta volta, ormai non le conto più. Mi giro verso di lui, e lo guardo con aria scioccata “No, non può essere!!” sfoglio il diario, le pagine prima, magari avevo saltato un punto dove dicevo che mi piaceva, o qualcosa del genere, ma niente. Così vado a leggere a voce alta tutto il resto della pagina “allora qui dice: Oggi Gianluca mi ha chiesto se mi piace, così io gli ho detto che non è male. Così mi ha chiesto se mi volevo fidanzare con lui. E così IO E GIANLUCA CI SIAMO FIDANZATI. Poi questa sera mi ha…. Invitato in camera sua?!!!” mi fermo, penso che non sia proprio il caso di andare oltre. Non voglio sapere com’è andata.
“Forse è il caso di dirti che ti ho tradito…” dice Gianluca imbarazzato “non in quel periodo eh… dopo… mi ero dimenticato che stavamo insieme…”
“Ti ho rubato la ragazza quindi?” chiede Piero gioioso
“Ragazzi, nel 2009 avevate 14/15 anni, sono cose da ragazzini…” dice Francesca prendendo poi il diario dalle mie mani, leggendo poi per conto suo come è andata avanti la faccenda “Emh… forse non è così una cosa da ragazzini, cioè dipende da cosa ne pensate voi sulle prime volte”
“Non so se lo voglio sapere… non so se sono pronto.” Dice Piero scuotendo la testa frustrato.
“No, Piero, niente di sconcertante. Sentite: caro diario, oggi sono felicissima, soprattutto per quello che è successo ieri sera. Sono andata in camera di Giangiamoremiopersempre (tutto attaccato, Arianna sto per vomitare) e ci siamo baciati…. Vado avanti?” chiede Francesca guardandoci, mentre leggeva aveva commentato schifata. Io e Gianluca annuiamo, anche se poco convinti, così lei va avanti a leggere “Per me era il primo Bacio, e anche per lui, infatti mi ha detto che la sua compagna di classe che gli piaceva prima non se lo filava molto. Però adesso siamo fidanzati ufficialmente, e abbiamo deciso di scambiarci i numeri e di messaggiare sempre.”
“Ora mi ricordo!!” dice Gianluca alzandosi in piedi. “Siamo andati avanti a sentirci per un po’, ci eravamo anche incontrati una volta, poi avevamo smesso, anche perché io cambiai il numero di telefono, quando siamo partiti per l’America!!” dice come se avesse avuto un lampo di genio
“Teoricamente state ancora insieme!” dice Francesca. Io la guardo in cagnesco, e lei si rimette a posto
“Francesca ha ragione!!! Siete ancora fidanzati.” Dice Ignazio ridendo “Anche se eravate dei bimbiminchia il fidanzamento vale…”
“bene, allora, Gianluca è finita. Ora sto con uno dei tuoi migliori amici.” Gli do una pacca sulla spalla.
“Che vita di merda!” dice ad alta voce “Io per 6 anni ho avuto una fidanzata figa e manco lo sapevo!”
“Oh, che minchia dici?!” dice Piero alzandosi di scatto, Ignazio non lo riesce a tenere. E sta per avventarsi su Gianluca
“Scusa scusa! Non volevo. Non so difendermi. Ti prego!!!” dice coprendosi la testa con le mani
Piero lo guarda con odio, e poi gli tira uno schiaffetto sul braccio, non troppo forte. Ma subito dopo sembra sentirsi meglio
“Non sono uno violento, io. Arianna cosa mi stai facendo?!” dice, sembra sconvolto. Noi tutti lo guardiamo. Dopo qualche minuto si siede, sembra sul punto di Piangere.
“Oh, pie! Non mi hai fatto male!” dice Gianluca che sembrava sentirsi anche peggio dell’amico, dopo averlo visto in quello stato. “Non è successo niente. Tranquillo”
Mi siedo vicino a lui, e gli inizio ad accarezzare il braccio, e piano piano si calma. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo. Dopo qualche chiacchera, ci mettiamo a lavorare seriamente. Facciamo la bacheca dei ricordi e poi finiamo di montare lo studio, tra le risate mie, di Gianluca e di Francesca che ci giriamo tra le mani il libretto delle istruzioni, e le madonne tirate da Piero e Ignazio che tentano invano di montare i mobili. Alla sera avevo preparato il sushi, e quindi eravamo rimasti tutti insieme a cena, poi Ignazio e Francesca sono andati via prima, ognuno per conto suo. Francesca è andata in discoteca, mentre Ignazio è uscito con Alessandra, sembra che si stia trovando bene con lei. Gianluca Rimarrà a dormire sul divano, visto che non c’è nessuno che lo può accompagnare in Hotel, poi domani tornerà in Abruzzo, mentre Piero rimarrà con me per altri 2 giorni.
“Allora Buona notte Gian” dico dopo aver messo apposto il divano letto in studio “Ci vediamo domani mattina, se ti svegli prima la nutella è nella piccola dispensa vicino al frigorifero”
“Grazie! Buona notte…” mi sorride, e io vado in camera dove c’è Piero ad aspettarmi.
“Patatino!!!” gli dico saltando sul letto, per mettermi vicino a Lui. Inizio a sbaciucchiarlo in modo disordinato, stritolandogli le guanciotte, “Quanto sei cioppi cioppi!”
In tutto questo Piero era rimasto praticamente impassibile, rimane serio anche quando gli schiaccio il naso per controllare se respira.
“Hai finito?” mi chiede, è stranamente molto freddo “Perché io avrei sonno”
“Piero… Che c’è?” chiedo preoccupata guardandolo storto
“Ho paura di perderti” dice a bassa voce, pensando forse che io non lo abbia sentito. Lo faccio distendere, mentre io mi metto vicino a lui. Lo accarezzo piano, fino a che sento che si è rilassato completamente. Alzo la testa piano e noto che ha gli occhi chiusi, e indossa ancora gli occhiali, così glieli tolgo lentamente, e li appoggio sul comodino affianco al letto. Gli accarezzo il volto, e lui sorride dolcemente.
“Non mi perderai” gli sussurro all’orecchio, sento la sua mano muoversi, e posizionarsi dietro la mia schiena. Cerca di abbracciarmi, ma da quella posizione non riesce, così si gira di fianco. E finalmente mi stringe, facendomi appoggiare la testa al suo petto e intrecciare le sua gambe con le mie.
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Love Him Is RED || Piero Barone, Il Volo
أدب الهواة"...Ed è proprio da quell'incontro di 6 anni fa che inizia la mia storia, la mia avventura in giro per il mondo." Questa è la storia di una ragazza con un sogno, e grazie all'amicizia,e forse anche a qualcosa di più, riuscirà a realizzarlo. Decisio...