–Vi prego, chiamate di nuovo sul palco… Michael Jackson!
Gridiamo di nuovo tutti quanti per la sorpresa inaspettata. Un boato investe tutta la sala. Dopo neanche un secondo compare Michael, trafelato e con le guance tinte di rosso. E’ evidente che non se l’aspettava.
*Eddie*: Allora Michael, sei nervoso?– ride.
*Michael*: No.
*Eddie*: Neanche un pochino?
*Michael*: No, è tutto okay, ma non riesco a capire perché mi hai chiamato!
Ridono tutti e due e Michael, timido com’è, ha tutta l’aria che appena scenderà dal palco strangolerà Eddie Murphy per averlo messo di nuovo di fronte alle telecamere.
*Eddie*: Michael, mi hanno chiesto di chiederti che cosa diresti per incoraggiare i ragazzi che stanno entrando adesso a far parte del mondo dello spettacolo. Qual è il tuo messaggio per loro?
*Michael*: Oh, ehm… Da piccolo affrontavo esibizioni e concorsi con l’idea di voler vincere e ci riuscivo quasi sempre. Quando non riuscivo a raggiungere questo obiettivo ci rimanevo male e mi impegnavo ancora più a fondo, quindi direi ai ragazzi di tutto il mondo: “Mi raccomando, abbiate fiducia in voi stessi e non vi arrendete! Non dubitate mai di voi stessi e ponetevi sempre degli obiettivi. Impegnatevi al massimo e conquistate chiunque vi sia intorno, perché chi non sa arrendersi ha già vinto!”
Applaudiamo tutti quanti. Mi accorgo solo ora che per tutto il tempo ho sorriso.
*Eddie*: Grazie Mike! Un’ultima cosa… Sappiamo che oggi è il tuo compleanno.
Finalmente qualcuno che se lo ricorda!
Michael arrossisce, sfoderando il suo stupendo sorriso: -Sì…- dice timidamente.
-Bene, allora…
Tutte le luci si spengono, lasciando un alone di mistero, anche se io so benissimo cosa sta succedendo. Iniziamo a cantare insieme al presentatore “Happy birthday to you! Happy birthday to you! Happy birthday to Michael! Happy birthday to you!” Quando le luci si accendono di nuovo, sul palco compaiono due uomini che spingono un carrello con sopra una torta enorme a sei piani, ricoperta da bandierine e candeline e, al centro, all’ultimo piano, è posto un delizioso Michael di pasta di zucchero. Mike porta una mano sul viso, ridendo emozionato e (sono sicura) c’è anche una piccola lacrimuccia di commozione. Che bello! Penso che, in fondo, questo è il momento più bello di tutta la storia degli American Music Awards! Se volevano fare una sorpresa a Michael e al resto del mondo... beh, ci sono riusciti! Il presentatore si affianca alla torta, mentre Michael cerca di spegnere tutte le candeline sparse qua e là sui vari piani. E’ talmente grande che sembra un’impresa impossibile il solo fatto che un ragazzo esile come Michael possa farcela da solo.
-Michael, questo è il nostro regalo– dice con un sorriso. Lui farfuglia un “Ooh!” emozionato e i due si abbracciano. Questa scena mi fa tantissima tenerezza, sembrano due fratelli! Sono sempre stata molto sensibile a scene del genere.
Mike continua a sorridere timidamente, non sapendo cosa dire, ma poi gli viene allungato il microfono, quindi si sente costretto a fare un discorso.
-Grazie, grazie a tutti dal profondo del mio cuore, mi avete fatto veramente una bellissima sorpresa. Questa è una delle più belle giornate che io abbia mai vissuto. Ringrazio tutto il mio staff che ha reso possibile tutto questo, gli American Music Awards, i bambini di tutto il mondo, ma soprattutto i miei fans. Giuro che non sarei niente senza di voi, che ogni giorno mi sostenete e mi date la forza per andare avanti! Tutto quello che faccio lo faccio pensando a voi– e termina con un dolcissimo –I love you so much!
E’ in certi momenti che ci si sente importanti. Anche i fans di Michael che ora si trovano dall’altra parte del mondo possono sentirsi vicino a lui e sapere che fanno e faranno per sempre parte del cuore di Michael. Io mi sarei sentita in questo modo se fossi stata a casa, a Roma. Sento di amarlo ancora di più quando dice queste cose! Esplodo di felicità. Improvvisamente, proprio alle spalle del palco, su uno schermo viene proiettato un video. Appaiono, in ordine, gli amici e i collaboratori più stretti di Michael: Elizabeth Taylor, Liza Minnelli, Diana Ross, Quincy Jones, Berry Gordy, James Brown, Brooke Shields… Tutti fanno gli auguri, uno dopo l’altro, mentre Michael sorride commosso. Persone come James Brown erano sempre stati i suoi idoli, da quando era bambino, e ora fanno loro gli auguri a lui. Il ricordo più bello di questa serata penso proprio che sarà la sua faccia di fronte a tutte queste sorprese inaspettate.
Intanto sul palco sono state portate posate e piattini. Gli viene consegnato anche un coltello per tagliare la torta, come ai matrimoni, e sotto lo sguardo di tutti, gli incitamenti e le telecamere, esce fuori un imbarazzatissimo Michael che non ha idea di dove cominciare a tagliare. Quando finalmente la torta viene scomposta in ordinate fette, accade una cosa (magari stupida per gli altri, ma per noi fans, o almeno per me, è una cosa magica). Comincia a salire e scendere e distribuire fette di torta a tutti quanti, partendo dai bambini, con i loro sorrisi innocenti e meravigliati che lo fanno sentire bene. Gli accarezza la testa, dice loro qualcosa e prosegue con il giro, fino a quando non arriva a me. Averlo di fronte con i suoi occhi scuri e penetranti puntati addosso è una sensazione tanto unica quanto meravigliosa. Nella confusione gli sussurro “Auguri!” e lui mi si avvicina all’orecchio rispondendo con un: -Grazie– e mi lascia un bacio sulla guancia.Dopo la torta ce ne andiamo con una certa urgenza dal teatro, perché ormai si è fatto tardissimo. E’ stata una giornata bellissima ed emozionante! Ci hanno messo tanto, ma alla fine, grazie all’aiuto di Frank, tutti i suoi fidati collaboratori e dopo una lunga chiacchierata telefonica con i direttori del programma, sono riusciti ad organizzare una festa per il nostro Re del Pop.
Salgo una rampa di scale e, senza dover oltrepassare alcuna porta, mi ritrovo su un piano, così che per la prima volta sono catapultata direttamente nella camera da letto di Michael! Al posto di una parete c’è la ringhiera che affaccia sulla scalinata.
Ho paura di disturbarlo, ma è una faccenda importantissima. Nell’oscurità, chiamo il suo nome in un sussurro e stringo a me il pacco, pregando che non si sia già addormentato. Lui accende la luce e arriva immediatamente. Me lo ritrovo davanti con un bel pigiama rosso. Mi fa tanta tenerezza!
Quadri appesi alle pareti, moquette, poltrone, ma la cosa più bella è il letto, rivestito con uno spesso piumone coperto di brillantini argentati che brillano sotto la luce. Sopra al letto, appeso alla parete, un dipinto orizzontale: Michael, seduto al centro di una lunga tavolata con persone celebri o dello spettacolo come Charlie Chaplin, Elvis Presley, Albert Einstein, John F. Kennedy, Abraham Lincoln, Thomas Edison, Walt Disney e Little Richard.
-Claudia… dimmi.
-Scusa se ti ho disturbato… Volevo darti questo.
Gli porgo raggiante un pacchetto rigido di forma rettangolare.
-Wow! Non dovevi…Che cos’è?
Scrollo le spalle come a dire “E’ un pensierino. Aprilo”. Lui mi sorride e mi osserva con aria interrogativa, poi lentamente, con le sue dita affusolate, comincia a scartarlo, come un bambino che ha appena trovato un regalo sotto l’albero di Natale, fino a quando i brandelli di carta non sono tutti adagiati ai nostri piedi e rimane solo… il mio disegno di Michael sotto il Giving Tree, circondato da tutti i suoi personaggi Disney preferiti. E’ proprio per l’esperienza fatta qui a Neverland e il suo animo di bambino che ho deciso di regalarglielo. Nessun’altra persona potrebbe apprezzarlo come lui. Il suo sorriso diventa ancora più bello quando lo vede, si triplica. –Ohh, cute!!!– esclama. –Thank you, I really love it!
Lo vedo sorridere compiaciuto.
-Hai capito quali sono i miei gusti!
-E come si fa a non capirlo?– scherzo io. -Spero che ti piaccia.
-Molto. Veramente tanto, grazie.
Si avvicina colmando quel poco spazio che un istante prima rimaneva tra i nostri corpi; in un attimo mi ritrovo tra le sue fragili e amorevoli braccia e il suo pigiamino rosso. C’è niente di più bello? Chiudo gli occhi, catturando l’essenza di quell’abbraccio speciale fino all’ultima goccia, poi gli auguro la buonanotte.
Realizzare quel disegno è stato un bellissimo passatempo, perché l’ho fatto con tutto il mio cuore e sapevo che l’avrei donato a qualcuno che con tutto il suo cuore lo avrebbe apprezzato.
Vado a dormire con il ricordo del suo viso raggiante alla vista di un regalo tanto piccolo quanto significativo, la guancia dove un’ora prima mi ha lasciato un tenero bacio, il suo sorriso e il suo profumo che indosso come una seconda pelle e che ormai fanno parte di me.

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We are Forever
Fanfiction《E poi sei arrivato tu, con un semplice cappello Fedora, un paio di mocassini e un guanto di paillettes...》 Claudia ha da sempre avuto una passione sconfinata per Michael Jackson e un sogno nel cassetto. Così, quando le si presenta l'opportunità di...