6-Wasteland

6 2 1
                                    

Dopo aver fatto colazione con una zuppa semicongelata trovata su uno scaffale, i ragazzi vennero accompagnati dalla piccola orsa Umi fuori dall'igloo, e insieme si incamminarono finalmente verso il cancello per Wasteland, la meta tanto attesa che avrebbero dovuto raggiungere con l'Asteroide.
I corpi senza vita degli abitanti della cittá non c'erano piú, e neanche la neve che era caduta quella notte; tutto si era sciolto e trasformato in brina e rugiada, comprese le creature che gli Strix avevano dissanguato.
"La tempesta non c'é piú" disse Krista, sistemandosi la pelliccia bianca sulle spalle.
"Non é poi tanto freddo stamattina" osservó Amy, accarezzando l'orsa polare.
"Bhe, ci stiamo avvicinando al deserto, la temperatura é molto piú alta laggiú." spiegó Silver.
"Ma cosí..." esclamó Xander mentre sbadigliava "ci ammaleremo con lo sbalzo termico!"
"Ma va' Xandy!" continuó Krista.
"Ci pensate?!" s'inserí Ruben "Siamo quasi arrivati a Wasteland, abbiamo quasi fatto."
I ragazzi si sentirono sereni dentro. Amy sorrise; Silver guardó Ruben e annuí lentamente, soddisfatto.
"Sei giorni quaggiú, sono tanti eh" affermó Xander.
Attraversarono anche la piazzola dove era avvenuto il combattimento la sera precedente e imboccarono un sentiero roccioso, con dei fiorellini bianchi ai lati, che si insinuava tra le nevi fondenti lasciate dalla tormenta notturna.
Amy ripensó al combattimento con Deneb e, se per un attimo si era sentita ferita per ció che quell'uomo piagnucolone le aveva detto, un secondo dopo si fece forza e si meraviglió di se stessa, in quanto finalmente era riuscita a eliminare un nemico con le sole proprie forze.
I ragazzi si tolsero le pellicce, che si vaporizzarono al caldo come per sublimazione.
Umi emise un gemito.
"Che c'é Umi?" le chiese Amy.
Il cielo era biancastro ma oltre alle nubi si vedevano sempre più nitide la Stella Maggiore e la Stella Minore, che davano al cielo la colorazione arcobaleno.
In lontananza si ergeva un cancello altissimo di bronzo con le due statue dei guerrieri ai lati, accanto al quale stavano aspettando i ragazzi Uma, la piccola regina Maud e Alkaid, suo fedele e incappucciato guardiano.
"E quello chi é?" domandó Krista strizzandosi gli occhi.
Ruben le fece le spallucce.
"Il Cancello!" mormoró ad occhi spalancati Silver "Ecco il cancello del deserto, dove il Magnetar é assente."
"Quella é la muraglia?!" domandó Amy, quasi certa di conoscere la risposta.
"Proprio cosí Amy!" rispose il folletto "La Grande Muraglia che delimita il perimetro di Wasteland."
Il muro alto circa sei metri, era realizzato interamente di grossi mattoni rocciosi e ricoperto di muschi bluacei e licheni colorati.
Il cancello bronzeo non lasciava intravedere chiaramente ció che si celava oltre Antartica, se non una forte luce giallastra e delle nubi sabbiose che volavano lente.
"Guardate!"
Xander indicó la panchina dorata poco distante "La fermata dell'Asteroide di Wasteland!"
"Credo sia giá passato stamattina presto." disse Silver.
Umi si ricongiunse con la madre Uma.
"Buongiorno ragazzi! Avete dormito bene?" fece gentilmente Maud.
"Si regina, sia le camere che il cibo sono stati di nostro gradimento...non so come ringraziarvi..."
"Oh Silver, se sono sana e salva é solo grazie a voi, ho dovuto solo ripagarvi a dovere"
Silver arrossí.
"Che bel cancello!" osservó Krista con le mani sui fianchi.
I ragazzi si avvicinarono ulteriormente al bronzeo cancello e alla regina, e qualcosa si mosse spontaneamente ai lati di questo.
Il guardiano incappucciato mosse il braccio e fece cenno ai ragazzi di arristarsi.
Le grandi statue dei due guerrieri, ovvero la donna dai capelli lunghi con l'arco e l'uomo con la spada, come animati, puntarono improvvisamente le armi verso gli ospiti.
"E questi chi sono?!" chiese Ruben impaurito.
"Bhe..." spiegó Maud "sono statue che rappresentano due dei quattro defunti sovrani di un secolo fà...proteggono il portale."
"Waw!" ammiró Xander, fisso con lo sguardo sulla spada del guerriero.
"Sono ben fatte direi" disse Ruben con aria da intenditore.
"Chi sono precisamente?" chiese Amy.
Silver intervenne:
"A destra c'é Wasat dell'Ovest, e a sinistra Castor del Nord."
"Prorio cosí!" continuó Maud "Ad ogni cancello del Westerlund c'erano due statue dei sovrani, a seconda della regione intermedia in cui il portale era situato!"
"Infatti...se mi permettete Maud" disse Silver rivolto ai Gemini "Antartica é la regione situata tra Nord ed Ovest, ed é per questo che ci sono le statue d..."
"Si abbiamo capito Sil!" parlottó Krista.
La ragazza aveva intuito una cosa: Silver stava cercando di ottenere attenzioni dai ragazzi, specialmente da Amy, che il giorno precedente aveva accennato al fatto che fosse attratta dagli uomini colti e sapienti.
"Eddai Kry, non fare la maleducata" disse Amy a voce bassissima.
Krista sbuffó, poi guardó Silver e gli chiese scusa.
"Dunque, se siamo tutti pronti proporrei di entrare!"
Xander ruppe quel silenzio imbarazzante che si era creato.
"Non fare lo sparone, le decisioni le prende la regina" gli fece il fratello.
"Si, ma..."
"Il ragazzo ha ragione! Affrettiamoci" esclamó la piccola donna dalle ali di libellula.
"Allontanatevi!" ordinó la voce calda e profonda dell'uomo incappucciato.
"Ah perdonatemi.
Il mio nome é Alkaid, e sono il piú fedele servitore di nostra maestá. Saró io ad accompagnarvi dentro nel deserto."
"Oh il piacere é tutto nostro signor Alkaid!" disse sorridente Amy.
Mentre i ragazzi e Silver si allontanavano di qualche passo dal cancello, Alkaid bizzarramente si inginocchió davanti ad Amy e le prese una mano.
"Ma cosa...?" pensarono contemporaneamente Krista e Xander.
"Non é una cosa da tutti i giorni vedere una ragazza carina come voi..."
L'uomo bació la mano di Amy; lei arrossí sulle gote.
Ruben roteó gli occhi.
"Krista..." sussurró Xander toccandola con il gomito "non disperare, lo fará anche con te...in fondo siete quasi uguali"
"Ma no scemo, mi rifiuto!" controbatté Krista.
"Che sono tutte queste confidenze?!" bofonchió irritato Ruben.
Alkaid si rialzó da terra. Krista notó una specie di collana che si intravide sotto le vesti nere dell'uomo, con un piccolo ciondolo color caramello in fondo; ne rimase stranamente attratta.
La regina Maud si mise di fronte al cancello e soffió: una nube celestina con cristalli di ghiaccio fluttuanti, investí un grosso lucchetto di bronzo senza serratura per la chiave.
Il lucchetto scomparve e piano piano anche il grosso catenaccio avvinghiato al cancello si trasformó in brina e cadde a terra.
Per magia, le statue di Wasat e Castor vibrarono, posizionando l'arco e la spada verso l'alto. Dalla punta della freccia e della spada iniziarono a zampillare delle scintille bianche.
I Gemini e Silver sorrisero stupefatti.
Amy guardó la statua bronzea della regina arciera, e vide che portava una fascia a tracolla con un piccolo corno sulla schiena che fungeva da faretra per le frecce.
"Ma quella é...la Cornucopia..." disse a bassa voce la ragazza, ripensando a quando Virginia aveva mostrato loro il corno dell'abbondanza al villaggio di Spatifillo.
"É molto bella la statua, vero?!" intervenne Alkaid alle spalle della ragazza.
"La regina Wasat era una donna estremamente bella e brava con l'arco. Si dice che con una sola freccia fosse in grado di abbattere anche venti nemici!"
Il cancello si stava aprendo, e un'aria calda e secca sventoló i capelli e le vesti dei ragazzi. Lo strato di nevischio e brina che ricorpriva il suolo di Antartica si andava progressivamente a trasformare in sabbia dorata, mentre il cielo da bianco e candido prendeva vigore tingendosi di tutti i colori dell'arcobaleno, dominato dalle due falci di Luna calante.
"...commise solamente un errore quando era in vita" continuó Alkaid guardando il viso di Wasat riprodotta nel bronzo.
"E cioé?" domandó curiosa Amy.
L'uomo incappucciato sospiró.
"Si innamoró del capo dei Centauri!"
Amy sbarró gli occhi e ripensó a quando Silver le disse che il Sagittarius aveva avuto una storia d'amore con la regina Wasat.
"...e per giunta i centauri sono sempre stati nemici giurati dei fratelli della regina."
"Che brutta cosa..." disse Amy quasi intristita.
"Eh giá!"
Ruben si avvicinó ad Amy e la prese per un braccio.
"Non dare confidenza agli sconosciuti."
Lei rimase ammutolita; non sapeva cosa rispondere.
"Ma lui é un servitore della regina..." continuó Amy.
"Si ma non si tratta cosí una giovane ragazza!"
"Ma Ruby, é stato gentile! Mi ha anche baciato la..."
Ruben sbuffó.
Xander era fisso ad ammirare la statua di Castor, il passato sovrano del Nord.
"Che bella spada! É lunga e sottile" disse al gemello.
"Si, molto bella" condivise Ruben, pensando ancora ad Alkaid che baciava la mano di Amy.
"Poi se ci fai caso" continuó Xander "questa spada é come un tridente rovesciato, guarda la sua elsa Ruben!"
"Che verme..." borbottó il ragazzo, non prestando attenzione al gemello.
"Ma mi ascolti quando parlo?"
"Pensate che Castor riusciva a creare maremoti col solo agitare della spada" disse Silver ai due gemelli.
"Quindi i quattro regnanti erano anche dei guerrieri..." ipotizzó Xander.
"Si, e anche molto valorosi" aggiunse il folletto.
"Insieme, solamente loro quattro, erano in grado di decimare un esercito nemico di migliaia di uomini!"
"Incredibile" fece Krista.
"Tutto merito della Pietra suppongo!" disse Ruben.
"Bhe sai" prese parte Alkaid "non é che basti una pietra potentissima per abbattere un nemico...servono anche fermezza, coraggio e buona volontá!"
L'uomo incappucciato diede una leggera pacca sulla spalla di Ruben.
Il cancello coi cristalli di neve di bronzo si spalancó completamente, ma oltre non si vedeva altro che una luce gialla.
"Allora Gemini, é ora di varcare la porta per il Westerlund" sopraggiunse la giovane voce della regina.
"Alkaid!"
Lui annuí lentamente.
Maud a cavallo di Uma e la piccola Umi si scansarono e Alkaid andó davanti ai ragazzi.
"Allora...spero di rivederci prima o poi Gemini, fate buon viaggio e che i vostri animi siano forti!"
"Grazie regina Maud!" ringrazió Silver a nome del gruppo.
Le orse emisero dei versi per salutare i ragazzi.
"Mi mancherai Umi!" esclamó Amy.
Il cancello aperto attendeva i Gemini. Alkaid lo superó, e fece cenno ai ragazzi di seguirlo.
"É giunto il momento" disse a bassa voce Xander al fratello. Quest'ultimo lo guardó deciso.
"Oltre a questo cancello troveremo Propus e la Place-corp?" chiese Krista al folletto.
"Non lo so Kry..." sospiró lui.
Varcarono finalmente il cancello di bronzo; una luce giallastra li accecó e un caldo afoso li agguantó improvvisamente.
Alle loro spalle il cancello si stava richiudendo, mentre davanti ai loro occhi una tempesta di sabbia infuriava minacciosa. Stava venendo verso i sei.
"Ci penso io" disse Alkaid, davanti al gruppo.
L'uomo agitó il braccio e la bufera sabbiosa si estinse.
Ora il deserto di Wasteland era visibile: un'immensa distesa di sabbia dorata copriva il suolo fino all'orizzonte, e le dune silenziose regnavano sovrane.
Tuttavia la sabbia non era l'unica cosa presente a Wasteland: dei bizzarri cartelli stradali disseminavano il terreno d'oro del luogo e inoltre c'erano delle alte e bianche pale eoliche che vorticavano lentamente una su ogni duna.
"Cartelli stradali?!" fece Krista.
"Pale eoliche?!" continuó confuso Xander.
"Bhe...se non altro é pittoresco no?!" esclamó Ruben "Un bel quadretto d'arte moderna."
"Si é carino e tranquillo." lo appoggió Amy.
"Io sento un caldo tremendo!" si lamentó il folletto togliendosi il cappello "Di questo passo mi scioglieró..."
Ruben si chinó in ginocchio e toccó la sabbia del luogo. Era bollente.
"Perché é cosi caldo qui?" domandó il ragazzo.
"Lo so io Rub." rispose il folletto "É caldo perché Wasteland si trova proprio nella regione di Posto piú esposta ai raggi delle grandi stelle."
I gemelli alzarono gli occhi alle due stelle a mezzaluna, ma dovettero abbassare subito lo sguardo.
"É vero!" esclamó Krista toccandosi gli occhi "Ora non vedo piú niente!"
"Procediamo?" chiese gentilmente Alkaid.
"Ma non sappiamo dove dobbiam..."
Xander non fece in tempo a pronunciare la frase che si inginocchió per terra come privo di sensi.
L'Alpha Geminorum brillava di azzurro.
"Xander che...?"
Krista si mise la testa tra le mani; anche la Gamma, la Delta e la Beta Geminorum iniziarono a splendere e i ragazzi si accasciarono a terra.
"Che avete ragazzi?" chiese preoccupato Silver.
Un lampo pervase le menti dei Gemini.
La vista e l'udito li abbandonarono per qualche secondo.
Ebbero una visione: il deserto di Wasteland era una distesa verde e rigogliosa.
Al centro del luogo c'era una rosa bianca tutta luminescente.
La visione cessó.
Le pietre sulla fronte dei gemelli smisero di brillare e loro riacquistarono le forze e i sensi.
"Cosa é stato?" chiese Alkaid.
"Avete di nuovo avuto quelle visioni?" domandó Silver aiutandoli a rialzarsi.
I ragazzi annuirono.
"É come se le forze mi fossero mancate per un istante e...ho visto qualcosa!" continuó Krista.
"Si...io l'ho giá provata una sensazione simile." affermó Xander, grattandosi la nuca.
"Tutti noi Xander!" disse Ruben.
Silver rifletté portandosi la mano sul mento.
"E se..." sussurró "la loro anima in questi istanti stesse tentando di modificarsi?!
Se fosse cosí dunque, il 'Percorso di Ripristino' starebbe funzionando. Ma Propus mi ha detto che..."
"Ad ogni modo Alkaid..." intervenne Xander guardando il guardiano nero incappucciato "non sappiamo dove dobbiamo andare di preciso."
"Si, la mappa termina con Wasteland" l'appoggió Silver, prendendo dalla sua borsetta verde il rotolo di pergamena.
Rimasero per un minuto in silenzio a scrutare il caldo deserto, quando il folletto, le sopracciglia aggrottate, intento a studiare meglio la mappa di Nekoluna, la giró.
Sul dorso della pergamena non c'era scritto nulla, cosí a Silver venne un'idea: prese una fogliolina matura di Leaphantom e la sfregó sulla mappa.
"Ma che fa?" chiese Krista.
Dal dorso della mappa, come era successo con il messaggio di Propus, si levó uno strato sottilissimo di polvere grigiastra che nascondeva un messaggio scritto con stelline e fasi lunari.
I cristalli sulla fronte dei Gemini brillarono e magicamente anch'essi poterono comprendere l'alfabeto in cui il messaggio era scritto:
"Quando le sorelle piú splendenti del cielo cadranno allo Zenit,
il passaggio per il Paradiso vi apparirá chiaro."
"Ma che diavolo significa?" esclamó Ruben con le mani tra i capelli.
"Mh..." rifletté Xander con la mano sul mento.
Amy rimase perplessa, mentre Krista mise le braccia conserte.
"Analizziamo il messaggio!" disse la ragazza col kimono nero "Lo Zenit é il punto di intersezione tra la volta celeste e l'asse che passa per un osservatore sulla Terra..."
"Giusto Kry, non me lo ricordavo" esclamó sorridente Xander.
"Giá..." disse Ruben ad occhi spalancati.
Amy invece era confusa; Silver guardava con attenzione il messaggio e Alkaid era girato di spalle.
"E il Paradiso é senz'altro la Place-corp..." dedusse Xander.
"Quindi" intervenne Ruben "se ció che dite corrisponde al vero, dobbiamo solo capire chi sono le sorelle piú splendenti del cielo!"
"Mh..." rifletté Silver.
Amy, che non sembrava minimamente interessata a voler decifrare quel messaggio, alzó gli occhi al cielo per due secondi.
Qualcosa poi le balenó in mente, come una lampadina.
"Ma certooo!" gridó Amy.
"La Stella Maggiore e la Stella Minore...sono loro le sorelle!"
"Giusto Amy, ottima intuizione!" ammiró Xander.
"E io che pensavo foste tu e Krista..." disse scherzoso Ruben.
Krista rise.
"Che scemo!"
"Dunque" prese la parola Silver "quando allo Zenit, stando a quello che dice Krista, osserveremo la Stella Maggiore e quella Minore, stando a quello che dice Amy..."
Respiró profondamente e andó avanti.
"Raggiungeremo la Place-corp, cioé il Paradiso...stando a quello che dice Xander!"
"Si ma..." intervenne Ruben "sono solo deduzioni, non sappiamo veramente se..."
"Dai dai Ruben, fidati di noi!" gli disse Krista.
Ruben si domandava come facesse Krista a sentirsi sempre sicura delle proprie azioni, e un po' la invidiava.
"E quando é che la Stella Maggiore e Minore si trovano allo Zenit?" chiese Amy.
Silver chiuse gli occhi e posizionó gli indici sulle tempie bagnate di sudore.
"Dunque...me lo ricordavo...lo avevo studiato..."
Alkaid guardava la scena con la coda dell'occhio, impaziente di voler conoscere il luogo di arrivo dei Gemini.
"al CENTRO!" gridó il folletto.
Silver aprí di scatto gli occhi.
"Dobbiamo andare al centro del deserto! É proprio lì il punto in cui le due stelle sono piú vicine a Posto!"
"Intendi dire che il piano in cui giacciono é perpendicolare alla linea che passa per..."
"Oh Santo Cielo! Si Xander!" gridó Silver.
"Xandy se fai cosí lo disorienti" sussurró Amy all'orecchio del ragazzo, che accennó una risatina muta.
Una luce bianca attiró l'attenzione di tutti e sei, compreso Alkaid che voltó la testa, lasciando che quel bagliore venisse riflesso nei suoi occhi verdi smeraldo.
La mappa girata che il folletto teneva tra le mani, era ora illuminata completamente da una luce bianca e accecante; piano piano il foglio di pergamena splendente si levó autonomamente dalle mani di Silver e si accartocció, diventando una sfera di luce bianca.
Uno schizzo di scintille e tra le mani del folletto cadde un oggetto dorato rotondo: era una bussola.

GeminiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora