I ragazzi e il folletto, guidati dal capo della Place-corp Propus, si ritrovarono in una stanzina minuscola illuminata da qualche candela agganciata alle pareti e da una lampada al neon sul soffitto.
"Su Posto le luci al neon vanno forti!" scherzó Ruben.
"Che facciamo quà?" domandó Krista.
"L'immatricolazione!" rispose Propus "Dovrete scrivere il vostro nome sul Firmamento!"
Al centro della stanzina c'era una scrivania di legno con una candela accesa e una pergamena con una penna d'oca adagiate sopra.
"Vi risparmio la lettura di questo papiro infinito." disse Propus porgendo la penna a Xander "Almeno ho imparato una cosa: mai commissionare qualcosa a Promezio che riguardi lo scrivere!"
"Suppongo che tu debba firmare!" suggerí Silver al ragazzo con il kimono blu a pesci dorati.
"Ma manca l'inchiost..."
"Oh non ti preoccupare Xan, fa da sola!" spiegó l'uomo alato al ragazzo.
Non appena Xander cercó di decifrare la scrittura d'oro a stelle e lune, queste si tramutarono in lettere, ma non ebbe alcun'intenzione di leggere quel papiro.
Si rigiró la penna d'oca sotto gli occhi, poi inizió a scrivere il suo nome e cognome in fondo alla lunga pergamena scritta fitta fitta.
Un inchiostro dorato fuoriuscí dalla punta della penna; quando ebbe marcato il proprio nome sul "Firmamento", passó la penna ad Amy, e tutti firmarono.
"Dunque..." sopraggiunse Propus schiarendosi la voce; prese la pergamena e strizzó gli occhi.
"Xander Naos Aster...
Ruben Arturo Aster,
Krista Lavanda Windrose e
Amy Emeraude Windrose.
Da questo momento in poi" disse guardandoli negli occhi "siete delle Protostelle!"
"Fantastico" sussurró Ruben accennando un sorriso finto.
"Fa' finta che ti interessi, Ruby" lo spronó Silver.
"Fate parte ufficialmente della Place-corp!" continuó Propus.
"Delle Protostelle?" fece Krista.
"Si Kry...lo ho appena inventato." rispose Propus.
"É meraviglioso" esclamó Amy "posso chiedervi una cosa?"
"Si Protos...cioé Amy?!"
"Cosa faremo ora?
Voglio dire...ora che siamo dell'organizzazione, come ci renderemo utili?"
Propus sorrise.
"Il vostro compito é il piú importante di tutti, ma avremo modo di discuterne alla Sala delle Riunioni."
I quattro gemelli, ora matricole della Place-corp, Silver e Propus, uscirono da quella stanzetta semibuia e riattraversarono il corridoio disseminato di quadri per ritrovarsi nell'immenso atrio bianco del castello.
"Che ore sono Sil?" chiese Amy al folletto.
"Oh non saprei Amy!" rispose questo.
"É l'ora Omicron!" intervenne Propus, conducendo il gruppo verso una porta bianca, difficilmente distinguibile dalla parete marmorea.
"L'ora Omicron?" esclamó Xander.
"Di giaaa?" urló Silver "Ma Propus, é impossibile! Siamo entrati a Wasteland all'ora Teta! Come é poss...?"
"Il tempo nella Foresta degli Specchi scorre diversamente caro Silver!" rispose l'uomo dai corti riccioli dorati.
"Quindi...siamo stati delle ore in quella foresta senza rendercene conto?" domandó Krista.
"Esatto."
"Fra non molto le luci di Mebsuta e Mekbuda si spegneranno." sopraggiunse Silver guardando dalle vetrate colorate la luce che filtrava.
"E non abbiamo neanche pranzato!" continuó Xander.
Propus aprí una porta di legno bianca, e tutti entrarono in una stanza non molto grande.
Il luogo era di forma esagonale, le pareti erano di un azzurrino spento e il soffitto era di vetro e formava una cupola aguzza: sembrava proprio di essere entrati all'interno di un cristallo.
Al centro c'era un lungo tavolo bianco rettangolare, con moltissime sedie strane, su cui c'erano sedute creature altrettanto strane. I troni su cui adagiavano le creature erano dei morbidi petali di rosa bianca, e queste erano esseri colorati di forme differenti: tra di essi spiccavano la vecchia tartaruga Torio, il pipistrellino viola Kripto e Iridio, il grande occhio arcobaleno.
"Non guardateli in faccia o sará la fine" bofonchió Propus ai ragazzi.
Le bestie bisbigliavano rumorosamente e guardavano i ragazzi camminare, come un animale cacciatore che osserva la sua preda avvicinarsi.
C'erano anche un gigante bianco, due piccoli folletti alati e altre creature simili ad animali.
Silver con la coda dell'occhio notó qualcuno che riconobbe al cento per cento.
La strega Nekoluna, gatto tartaruga dagli occhi verdi e le pupille dorate, era seduta su uno dei petali bianchi, proprio in mezzo ad atri due gatti, uno nero e uno grigio.
Propus si sistemó a capotavola e incitó gli altri a sedersi sui petali liberi attorno a lui.
Amy e Xander alla sua destra, Ruben, Krista e Silver alla sua sinistra.
"Mi sento in imbarazzo, da morire..." parlottó Xander all'orecchio di Amy.
"Respira profondamente e fa' come se non ci fosse nessun'altro" lo rassicuró l'amica.
Non appena Silver si sedette, una creaturina piccola, vestita di foglie verdi e con due ali da libellula trasparenti, gli punzecchió la spalla.
"Silveeer!" gridó il folletto dagli occhi verdi chiaro e la voce altissima.
"Seleniooooo!" esclamó Silver abbracciando la creaturina, alta si e no venti centimetri.
"Quanto tempo amico mio!" disse il folletto vestito di foglie.
"Come va, tutto bene Sel?" chiese Silver.
"Alla grande Sil!" rispose l'altro.
I due si misero a parlare, e Ruben non poté fare a meno di ridere, guardando quella scena. "Sel e Sil, che buffi."
"E ciao anche a te Radon!" disse Silver ad una fata seduta vicino al suo amico di vecchia data Selenio.
"Chi sono Sil?" gli chiese Krista.
"Selenio e Radon, principe e principessa del Regno delle Fate della Notte, ad est!" spiegó Silver.
"Oh, mi ricordo, ci eravamo passati con l'Asteroide!" disse Krista.
Silver annuí.
"No..." mormoró Amy, guardando i due folletti darsi la mano "sono carinissimi...e se penso che stanno insieme io...mi si sciogle il cuore!"
Amy non stava piú nella pelle. Gli occhi le brillarono alla vista dei due folletti.
In cima al tavolo, proprio dall'altro versante rispetto a Propus, c'era un drago azzurro a tre teste, ognuna delle quali guardava in una direzione differente.
"Dunque, miei prodi!" intervenne Propus, che venne tuttavia ignorato.
Si schiarí la voce, tentando di richiamare a sé l'attenzione di tutte quelle creature, all'apparenza una quindicina, non contando le tre teste del drago a capotavola.
"Miei prodiii!" gridó il capo, ammutolendo tutti.
"Dunque...siamo riuniti quì oggi per ufficializzare l'entrata dei Gemini nella nostra Organizzazione.
Il motivo per cui sono stati condotti al quartier generale, é perché venga loro mostrata l'entrata dell'Inverno, quindi..."
"Ehm...scusa Propus..." disse una voce maschile sibilante "Inferno, non Inverno."
"Si...già...lo stavo per dire!" balbettò impacciato il capo.
I quattro ragazzi guardarono Silver, per tantare di tranquillizzarsi, il cuore che batteva all'unisono nel loro petto ad una velocitá altissima.
"Non avrá esagerato dicendo Inferno?" pensó Ruben.
"Tranquilla Kry" disse Silver stringendo la mano alla ragazza, che aveva una brutta cera.
Lei accennó un sorrisetto.
"Perció prima...dobbiamo rispondere a tutte le domande che ci porranno i ragazzi!
Dunque...avete delle domande?!"
Propus guardó a turno il volto dei quattri gemelli, impietriti e messi in soggezione.
Xander ingurgitó la saliva rumorosamente.
"Perdonami Propus!" intervenne quella vocetta dalla "s" sibilante.
"Oh dimmi pure, Promezio!"
"Non sssarebbe meglio che prima, venisse sssspiegato loro tutto dall'inizio?!"
"Dall'inizio?!" ribattè l'uomo alato.
"Si dall'inizio!" confermó la creatura.
"Mi raccomando, non addormentatevi." sussurró Propus ai Geminu, facendo l'occhiolino a Krista.
"Ok...procedi tu allora! Ti lascio la parola Promezio." sospiró il capo.
"Innanssssitutto, vi do il mio benvenuto Gemini.
Mi presento: il mio nome é Promezio, membro Pi dell'organizzazione."
I ragazzi gli sorrisero impacciati; ora capirono chi era stato a scrivere il "Firmamento".
La creatura che parlava non era altro che un serpente a strisce rosse e nere ed anelli gialli; aveva due grossi occhiali tondi e neri e un grosso libro arancione con un Pi greco disegnato sopra (π), sul quale era seduto.
"Ma é un...serpente corallo!" affermó Xander "Fortee..."
"Mioddio che impressione..." sussurrò Amy.
"In questa sede mi sembra opportuno che vi parli della nossstra storia, della ssstoria di Posto, e dell'organizzazione."
Promezio alzó il capo da rettile verso il soffitto, e spontaneamente lo fecero anche i gemelli e Silver.
Quel soffitto vitreo trasparente e appuntito, simile ad un cristallo, da cui si osservava il cielo splendente di stelle, si illuminó leggermente.
Tutti i presenti alzarono lo sguardo, e quando la luce bianca, che penetrava nella sala come un potente raggio di luna, si spense, il cielo era cambiato.
Le costellazioni non c'erano piú; un nero profondo e infinito tingeva la volta celeste, punzecchiata sporadicamente da qualche flebile e lontana stella.
"Sono le immagini del passato..." spiegó Propus ai ragazzi.
"Sembra di stare all'osservatorio dei nostri genitori..." ammiró Ruben.
"No...molto meglio..." rettificó incantata Krista.
Sullo sfondo di quello che sembrava un magico planetario, delle luci si accesero; una miriade di stelle di ogni colore e intensitá andarono a convergere in un punto, che emanava una potentissima luce multicolore.
"Quando milioni e milioni di anni fà..." prese a parlare Promezio "nacque l'Universo, in primis si generó il Chaos, disordine totale, voragine oscura che risucchia ogni cosa.
Il nulla e lo spazio vuoto pian piano vennero riempiti e presto squarciati da una luce accecante.
Chaos generó la Notte e l'Erebo, l'oscuritá, per poi essere annientato da un bagliore divino."
Sullo schermo sopra la testa dei ragazzi la luce multicolore prese una forma definita, come un ammasso di stelle.
"Ma é la..." mormoró Ruben.
"Una Nebulosa Uovo?!" continuó Krista.
"No..." intervenne Propus "é Genesis!"
"Nel punto dell'Universo di massssimo splendore, la luce e l'energia cosssmica si cristallizzarono in una gemma, il Seme della Luce, che sconfisse il Chaos e stabilí il Cosmo tra lo spazio!"
"La Gemma Geminorum" disse Xander a bassa voce.
"Il Seme di Luce creó gli astri vaganti, e diede ad uno di essi la possibilitá di diventare un Pianeta.
La Gemma si stabilí in esso, dando forma alle montagne, generando Ennosigeo, l'oceano, il cielo e la vita."
La bellissima immagine dell'Universo mutó, per mostrare la genesi di Posto.
"Purtroppo peró..." sibiló Promezio "dove la luce del Sacro Diamante non arrivó, ovvero nei meandri del pianeta, nacque il Tartaros, realtá tenebrosa e sotterranea, nel quale presero vita numerose creature demoniache, tra le quali gli Strix e il Ficusss, nati dall'unione tra l'Erebo e la Notte."
"Il Ficus" sussurró Amy, guardando stregata l'immagine di un luogo oscuro, ricoperto di rovi spinosi.
"Quando i regni dell'Isola di Posto vennero unificati tutti sotto un grande impero, il Seme di Luce venne affidato, dopo varie battaglie per la sua conquista, alla famiglia reale.
Accadde poi un fatto terribile..."
I gemelli e Silver guardavano seri e incuriositi il soffitto di cristallo, immersi magicamente nel mondo che proiettava.
"...Il Ficus salí in superficie, infestando tutto il pianeta e facendo cadere la principessa in un sonno mortale, desideroso di conquistare l'Universo e ristabilire il Chaos, da cui tutto aveva avuto origine."
"Ma é una cosa tremenda!" esclamó Amy.
Oltre il vitreo soffitto della stanza, si osservó la scena della pianta demoniaca, che infestó pian piano tutta la superficie del pianeta, mare compreso; all'interno di un groviglio di rovi spinosi, si vide la figura di una ragazzina dai lunghi capelli corvini che giaceva in una bara di cristallo.
"Ma chi é?" chiese Ruben a Propus.
"Quella é la principessa e futura regina di Posto, Teia!" rispose questo.
Promezio riprese a parlare.
"Cento anni duró il sonno della principessa. Il tempo pareva essersi fermato, congelato, quando...
un giovane e nobile guerriero, Iperione, fú in grado di far schiudere la Rosa dei Venti e di prelevare il Diamante Incantato, con cui risveglió la principessa Teia e ricacció il Ficus nel Tartaros."
"Ma...é fenomenale!" esclamó Xander, gli occhi puntati sul giovane ragazzo castano che impugnava una spada.
"Iperione e Teia si sposarono e cosí il ragazzo venne incoronato re.
Ma la storia non finisce quí.
I sovrani diedero poi alla luce i quattro sovrani gemelli Castor, Pollux, Alhena e Wasat, e in loro onore rinominarono il cristallo sacro come la "Gemma Geminorum", ovvero la 'pietra dei gemelli'."
"I quattri passati sovrani erano...gemelli?!" fece incredula Krista, squadrando gli altri.
"L'impero di Posto venne suddiviso in quattro regni e la pace sembró durare per qualche tempo, quando..." sopraggiunse Promezio, senza mai prendere fiato "il figlio del Ficussss, colui che noi chiamiamo Onix, insieme ai suoi fratelli, i 118, intento a impadronirsi della Gemma Geminorum, arrivó dichiarando guerra ai quattro sovrani.
Una lunghissima guerra che si concluse con l'uccisione dei sovrani stessi!"
"Si..." disse malinconico Ruben "questa parte l'abbiamo sentita parecchie volte."
L'immagine sul soffitto mostrava una moltitudine di guerrieri armati e di creature demoniache che si scontravano in una zona verde e rigogliosa: il Westerlund.
I quattro guerrieri gemelli si stavano battendo con forza, quando si vide la scena in cui una figura nera avvolta dalle tenebre, agitó un braccio e fece risalire dal terreno i rovi del Ficus.
"Non voglio...non voglio guardare!"
Amy abbassó lo sguardo.
La pianta demoniaca afferró gli arti dei quattro sovrani, disintegrandone le armature, e succhió loro via l'essenza vitale, conducendoli lentamente alla morte.
"I quattro fratelli in punto di morte invocarono la Gemma Geminorum, che fuoriuscí dalla Rosa dei Venti, e pronunciando l'Exponentia Genesis, fecero si che la pietra si frantumasse e scomparisse."
In quell'attimo si vide un diamante splendente spaccarsi in quattro parti e scomparire, e il Westerlund trasformarsi in una distesa arida e desertica.
"Dopo di questo arriviamo noi!" affermó Xander.
"Non proprio Xander!" disse il serpente corallo.
"In seguito a questo nacque la Place-corp, ovvero noi che sediamo a questo tavolo; e dopo una lunga guerra di parecchi anni, riuscimmo finalmente a sigillare Onix in una quercia fatata, l'Albero Omega, che sfortunatamente venne poi trascinato dal Ficus nel Tartaros!"
"Quindi la Nowhere-corp si trova...nel Tartaros?!" chiese un po' scossa Krista.
"Noi tutti ne siamo convinti!" rispose Propus, guardando le altre creature che sedevano al tavolo.
"É quí, che arrivate voi.
I Gemini, coloro che porteranno la luce e distruggeranno per sempre Onix e il Ficus!"
Lo schermo di cristallo sul soffitto si spense e i ragazzi abbassarono il capo, e si sgranchirono il collo.
Un leggero brusio si alzó tra le creature nella sala.
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Gemini
Fantasy♊️Quattro ragazzi; quattro personalitá. Xander, Ruben, Krista ed Amy, due coppie di gemelli, si ritrovano magicamente in un mondo misterioso costretti a fronteggiare le forze del male. Per quale motivo proprio loro quattro sono stati scelti dalla...