E poi, sei arrivata tu

Capitolo 16

"che hai?" è tarda serata e siamo diretti di nuovo a casa... la domanda mi esce spontanea perché ha uno sguardo strano, da quando siamo venuti via dalla spiaggia "niente, perché?" "eri pensierosa. Vabbè fai come se non ti avessi chiesto niente" sto per mettermi il casco quando lei parla di nuovo "stavo pensando al fatto che ve ne volete andare tutti... Io non ho mai visto il tramonto su una spiaggia della California e pensavo che saremmo restati. Tutto qua!" " sei qui da più di un mese e ancora non ha visto il tramonto in spiaggia?" fa di no con la testa e osservandola meglio, vedo che ha lo sguardo non triste.. ma leggermente dispiaciuto. E cazzo, probabilmente qualche strano alieno si è impossessato di me, perché istantaneamente me ne frego di quello che vogliono fare gli altri... io devo far vedere il tramonto ad Isabel... voglio farla sorridere di nuovo.

Voglio sorrida ancora una volta grazie a me.

Mi guarda e posso notare l'esatto momento in cui inizia a farmi gli occhi da cerbiatta... mi avrebbe convinto comunque ma cazzo, così è giocare sporco...mi è impossibile dirle di no... è furba. Molto furba.

Sa bene quali sono le sue armi e su di me, funzionano tutte.

È un arsenale ambulante in pratica.

"Se mi guardi così però giochi sporco'' mi volto verso Jace che insieme a Nat mi stanno guardando incuriositi... lo sguardo di Nat tra l'altro non è molto rassicurante "Jace rimango qua... torno più tardi" mi guarda con un sorrisetto e io vorrei toglierglielo a cazzotti ''ok, ma Isabel?".

Ora Nathalie mi strozza qui davanti a tutti.. che ci provi, io farò vedere quel dannato tramonto ad Isabel anche con il collo spezzato "resta con me. Vuole rimanere ancora in spiaggia e per me non ci sono problemi" "Jace perché non rimaniamo anche noi con loro?" domanda la stronza con sguardo da angioletto.. che tra l'altro non le riesce proprio "ma se fino ad ora volevi andare a casa" le risponde lui e lei lo guarda male... sa che mi sta dando man forte, non è scema "sì, lo so ma magari.." "Nathalie, metti quel casco e stai zitta. Ciao ragazzi ci vediamo appena tornate".

Non le da tempo di rispondere e parte con la moto... faccio un sorrisetto soddisfatto a Nathalie e lei mima un ''sei morto'' certo, certo... ciao tesorino.

Mi volto verso Isabel e all'improvviso mi sento come un gatto davanti ad un topo... un topo particolarmente attrante "allora? Dove andiamo?" mi domanda "prima andiamo a mangiare... Ho visto che quel chiosco ha dei panini fantastici".

Arrivati davanti al chiosco leggiamo il menù e anche se da parte mia non c'è imbarazzo perché non mi imbarazzo per niente vedo lei che continua a sistemarsi freneticamente il suo fiocco tra i capelli...lo porta praticamente sempre ''cosa ordinate?'' chiede il tipo al di là del bancone e ovviamente lo chiede ad Isabel, senza considerarmi di striscio.

Ehi stronzo è con me, non vedi? Smettila di guardarla con quello sguardo da coglione.

Mi trattengo dal dirlo mordendomi la lingua ''tu cosa prendi Jake?'' si volta verso di me senza considerarlo e io gongolo come un bambino... cosa cazzo mi sta succedendo? ''io prendo un hot dog.. sono buonissimi qua'' lei si morde il labbro indecisa ''ok mi fido.. ma niente cipolla per me'' la guardo divertito ''non ci mettono la cipolla tranquilla... se non la vuoi perché vuoi essere baciata, basta dirmelo'' praticamente diventa dello stesso colore del ketchup in meno di mezzo secondo ''oh..io... no..ma che stai dicendo... non è per quello'' rido della sua reazione mentre il tipo anziché preparare i panini continua a guardare Isabel. Ma che cazzo ha da guardare?

Mi avvicino al suo orecchio ''anche perché se lo volessi fare, non mi fermerebbe niente'' non si volta neanche a guardarmi mentre continua a fissare imbarazzata il menù dei panini... ma vedo anche comparirle un timido sorriso sulle labbra per poi voltarsi verso di me con uno strano luccichio negli occhi.