Capitolo 44

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Cerco di smettere di mangiarmela con gli occhi mentre va ad aprire alla porta

"Isa! perché non rispondi al telefono? Sei scappata per colpa di quell'idiota" iniziamo bene "io.. perché non entri?" "comincia seriamente a starmi sulle palle" mi appoggio al bancone, aspettando di vedere la sua faccia da culo comparire in cucina "tu già mi ci stai da tempo" appena mi vede sospira mentre Isa mi guarda esasperata ''smettila" "non meriti risposta" sbotta lui e Isa lo zittisce " la vuoi smettere anche tu?".

Continuiamo a fissarci senza muoverci ''avete finito voi due?" la guardo e vedo che si sta rivolgendo a me... cazzo, ma perché? "ha iniziato lui" "non mi interessa chi ha iniziato. Ora.. iniziamo a fare qualcosa. Jake vai a casa?" mi dice con un sorrisetto forzato.

Mi sta sbattendo fuori di casa?

"Perché dovrei andarmene?" "sì Jake.. vattene a casa!" sbotta Erick con un ghigno, rischiando di beccarsi il barattolo della marmellata in piena faccia "io lo ammazzo" sussurro ad Isa, ma non sembra fregargliene più di tanto visto che mi risponde "Jake devo copiare gli appunti e farmi spiegare delle cose. Non farò in tempo se continuiamo così" la tiro verso di me, provando di nuovo la mia tattica.

Magari sono fortunato e funziona ''faccio il bravo. Promesso. Ma voglio stare qui.. con te" la fisso intensamente negli occhi e la vedo arrossire, per poi annuire e baciarmi "ok.. sì.. va bene" grazie papà per avermi permesso di avere occhi del genere.

"Isabel!" sbotta contrariato Erick e lei si giustifica colpevole "ha detto che fa il bravo" "sì certo come no. Ora andiamo a fare qualcosa" lo seguiamo e nel mentre prendo una birra dal frigorifero, per poi sedermi davanti al tavolo in giardino

"Erick vuoi una birra anche tu?" "sì grazie" lei rientra in casa per poi tornare con una birra e un succo per lei... c'è un silenzio imbarazzato.

Gli offre la birra e lui l'accetta per poi berne un sorso "era meglio quella dell'altra sera" drizzo subito le antenne.. mi sono perso qualcosa? "di cosa sta parlando?" fa la finta tonta "è passato al locale, a bere qualcosa. E abbiamo parlato" continua a spostare fogli senza una logica precisa e giurerei che mentre la guardo male, cerca di trattenersi dal ridere.

Perché non dirmelo?

Continuo a guardarla storta finchè non mi scoppia a ridere in faccia "che ci trovi di tanto divertente?" ha le lacrime agli occhi, probabilmente l'ho fatta impazzire completamente "sei impossibile" dice tra le risate ed è un così bel suono, che fa ridere anche me "sei tu quella impossibile" si alza, per poi abbracciarmi e baciarmi.

"sei troppo carino" "non sono carino. Sono pieno di tatuaggi e.." "sei davvero carino Jake" mi prende in giro Erick e vedo che sta cercando di non ridere anche lui... "hai anche dei piercing?" mi chiede ed io annuisco con un ghigno "già" "e dove?" lancio uno sguardo ad Isa e vedo che si sta di nuovo mordendo il labbro per non ridere.

Fallendo miseramente facendo risuonare di nuovo la sua risata... bevo un goccio di birra per evitare di ridere anche io dopo aver visto l'espressione di Erick "ah.. immagino che tu Isa, abbia avuto molte occasioni di vederlo" "ci puoi contare" gli rispondo facendo scoppiare un'altra risata.

"devo ricopiare tutti gli appunti... caspita, ma sono tantissimi. Non ce la farò mai" non fa in tempo a finire di lamentarsi che Erick le strappa i fogli dalle mani "ma che fai?" le passa un plico di fogli "te li ho fotocopiati. Così non dovrai perderci una vita a riscriverli" gli occhi di Isa si illuminano neanche le avesse dato in mano il segreto dell'eterna giovinezza "IO. TI. ADORO. Grazie Erick!" si alza abbracciandolo ed io sento una fitta di... di gelosia.

Non credo possa essere altro che quella.

Merda.

Li guardo mentre lui arrossisce e per qualche istante mi rendo conto di quanto io mi debba impegnare a causa del mio carattere, per farla felice mentre lui con dei semplici fogli del cazzo ci riesce.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora