Capitolo 31

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Appena arriviamo al suo appartamento scende dalla moto con gambe tremanti "tu sei completamente pazzo" cerco di trattenere un sorrisetto guardando la sua faccia sconvolta "perché?" "potevamo schiantarci! Hai preso quella curva a non so quanto!" "l'ho presa a.." mi interrompe "non lo voglio sapere!".

La guardo divertito... è davvero buffa mentre cerca di riprendere il contegno e darsi una sistemata.

Cristo, quanto è carina.

"però ti sei divertita" mi guarda con occhi raggianti "no!" alzo un sopracciglio e lei scoppia a ridere...la sua maledetta risata, finalmente.

''ok, ok! È stato divertente!" ammette, non avevo dubbi.

Ci osserviamo in silenzio, mentre nessuno dei due sa cosa dire... o cosa fare.

Realmente, io so cosa vorrei fare...ovvero baciarla.

Ma non voglio forzarla, non so neanche cosa stiamo facendo in tutto questo caos... sospiro "beh.. meglio che vada" annuisce stringendo le labbra "ah. già.. ok" mi volto, poi ci ripenso... devo dirle che mi è mancata.

Cerco di non ragionare troppo su quello che ho appena ammesso a me stesso, per evitare di darmela a gambe "Isa io..." "resta" sbotta.

"che hai detto?" mi fissa "ti ho detto di restare.. non te ne andare" "sei sicura?" passa qualche istante "no.. sì.. non lo so! So solo che in questo momento voglio che tu resti con me. Ti va?" dentro di me, non aspettavo che mi dicesse altro "certo che mi va".

Entriamo in casa, dove Wiskie considera me e non lei, cosa che come al solito mi fa gongolare da morire... vederla indispettita verso il gatto è davvero ridicolo.

Inoltre è diventata agitata appena ha superato la porta di casa.

Piccola, dolce Isabel, non ti mangio mica.

O forse sì.

"vuoi qualcosa?" mi chiede ed io non posso fare a meno di osservarla da capo a piedi. Voglio lei "un bicchiere d'acqua magari?" continua isterica ed io alzo lo sguardo... per ora, andrà bene "sì grazie".

Bevo un goccio per poi prendere da dentro il frigo, dietro tutte le loro cazzate, una birra... nessuno si è mai accorto della mia riserva personale.

La raggiungo mentre lancia una serie di buste con cose da mangiare sopra il tavolo, per poi sdraiarsi "che fai?" "guardiamo se passano qualche film carino alla televisione" mi siedo accanto a lei e stappo la birra.

Mi guarda incuriosita "e quella dove l'hai trovata?" le sorrido furbo "ho i miei nascondigli" "in casa mia?" rido "sì, in casa tua" scuote la testa senza rispondermi, mentre inizia a cambiare canale... almeno credo, visto che la mia attenzione viene catturata dalle sue belle gambe, decisamente troppo in mostra per la mia stabilità mentale "è.. mmm...molto corta quella gonna" si guarda, tirandola giù di scatto...come se non avessi già visto cosa c'è sotto "cazzo Jake, dimmelo che sono mezza nuda!" si alza regalandomi un'altra panoramica da capogiro "mica sono scemo!" "ci sono anche montata in moto!"mi rivolge uno sguardo accusatore.

"Giuro che non ho guardato" cazzata... e dalla sua espressione, lo ha capito anche lei "un pochino! Ma tanto niente che non abbia già visto" mi lancia il pacchetto delle caramelle "vado a cambiarmi".

Perché non me ne sto zitto?

Appena torna con addosso un obrobrio rosa deforme, le faccio un fischio giusto per prenderla in giro... anche se a guardarla bene, mi arrapa da morire anche così e lei ride offrendomi dei grissini "ne vuoi?" "se pensi di non mangiarteli tutti magari sì" "mi stai dando del pozzo senza fondo?" meglio non farla incazzare ulteriormente, così scuoto la testa "ah ecco".

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora