Capitolo 12

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Un paio di ore dopo raggiungo, a fatica, la consapevolezza che forse ho davvero bevuto troppo... e cazzo, quando io bevo troppo divento più scontroso e stronzo del solito, perché mi rendo conto di come sia costretto a ridurmi per silenziare i pensieri.

E di quanto faccia schifo la mia inutile esistenza... Victoria mi prenderebbe a calci da quanto si incazzerebbe nel vedermi così... ma, lei non c'è più.

Quindi, che si fottano tutti quanti.

Mi volto verso il resto della banda e noto solo ora che si stanno avviando verso casa "ehi! Ma dove cazzo andate?" urlo mentre cerco di staccare la ragazza dal mio braccio "a casa!" mi risponde Cole, senza neanche voltarsi ... non possiamo rimanere un altro pò? Se andiamo a casa sarò costretto a dormire, per poi svegliarmi a causa di un incubo.

"dai aspettate! Restiamo un altro pò..." scoppio a ridere non so neanche io bene il motivo, mi pulsa la testa a livelli inumani e vorrei restare ma allo stesso tempo tutta questa gente inizia a darmi fastidio.

Alzo la testa e noto che Isabel si è voltata verso di me "no Jake, non aspettiamo, perché sono sfinita e ho sonno! Finisci di fare i tuoi sporchi comodi fino a domani mattina all'alba, senza problemi... Ancora è notte.. forse riesci a portarti a letto anche questa!" alzo un sopracciglio, cercando di non scoppiare di nuovo a ridere... e quello cosa accidenti era?

Perché è così indispettita?

''scusa, che ha detto quella?'' chiede la tipa accanto a me ed io scrollo le spalle ''è arrabbiata con me'' dico ridendo ''perchè?'' scuoto la testa ''non ne ho idea... ma, sarà meglio che vada a parlarci'' realmente voglio solo avvicinarmi a lei, per divertirmi un po'.

Saluto la tipa che mi guarda sorpresa, ma fortunatamente non mi viene dietro "aspetta" urlo a Isabel, ma si girano tutti... ''chi ti deve aspettare?" mi chiede lei ed io prima di mordermi la lingua sbotto un "tu" mi do uno schiaffo mentale e mi correggo "... voi. Vengo a casa pure io".

Alzo lo sguardo verso gli altri e noto l'espressione divertita di Trevis e Jace... ho sbagliato, sono ubriaco... non volevo realmente che mi aspettasse lei... sono esasperanti.

Ci avviamo verso casa ''perché sei incazzata?'' le chiedo mentre la guardo camminare con le braccia incrociate al corpo, senza neanche guardarmi ''non sono incazzata'' ''secondo me sì'' si volta di scatto verso di me, fulminandomi ''non. sono. Incazzata... non ne vedo proprio il motivo'' scoppio a ridere e lei mi guarda ancora peggio.

Non so perché sto ridendo così tanto, di solito divento ancora più scontroso... credo sia merito suo, è così buffa e carina che è impossibile non sorriderle.

''io credo di saperlo il motivo...'' si ferma di colpo e quasi le vado addosso ''ah sì? e quale sarebbe?'' mi chiede alzando un sopracciglio e cazzo, un flash di lei mentre geme per i miei baci sul collo mi colpisce in pieno.

E sono costretto a trattenere l'istinto di baciarla ''sei gelosa'' la guardo sfidandola e lei scoppia a ridere, guardando ogni punto possibile accanto a me... ma non me.

Scuote la testa così forte che rischia le si stacchi ''tu sei pazzo, ormai ne sono certa'' mi avvicino ancora di più e lei si sposta '' e tu sei gelosa''... le prendo un ciuffo di capelli tra le dita, ridendo del suo scatto per allontanarsi ''non sono gelosa, sei ubriaco... non sai quello che stai dicendo'' probabilmente no.

''io sono ubriaco e tu sei gelosa... del sottoscritto'' alza gli occhi al cielo ''sei impossibile.. e comunque non sono gelosa, non ne vedo il motivo'' ''sì lo sei'' ''no, non lo sono'' ribatte sempre più infastidita, facendomi ridere di gusto.

E poi, sei arrivata tu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora